Teoremi degli autobus

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« Ne ho viste di cose che voi umani non potreste neanche immaginare. »
(Roy Batty dopo aver preso l’autobus)
« AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAHHHHHHHHHHHHHH!! »
(Bruce Dickinson dopo aver perso l’autobus)
« Non posso farcela! »
(MacGyver sul fatto di prendere l’autobus)
« Ho molto da imparare da loro su come inculare la gente. »
(Rocco Siffredi sui controllori)
« Sei il primo mio pensiero che al mattino mi sveglia, l'unico desiderio che la notte mi turba... »
(Max Pezzali sugli autobus)
« Coraggio! Coraggio! In questo posto selvaggio! »
(Jovanotti alle persone rassegnate alla fermata)

L’autobus può essere considerato l’unico mezzo che permette a un ragazzo senza patentino (o ai coglioni che il patentino ce l’hanno ma non hanno qualcosa su cui montarci) di evadere dal paesino, in cui la cosa più eccitante è la Messa della Domenica, per andare nella città più grande a divertirsi come un truzzo nei posti più fighi. Ma come è ovvio questi mezzi di salvataggio, in uso anche durante la Seconda Guerra Mondiale, non adempiono sempre con successo al ruolo per il quale sono stati inventati, ovvero trasportare la gente da un posto all’altro investendo i vecchi, ma svolgono con pieno successo il loro compito originale: far bestemmiare in tutte le lingue conosciute e non (comprese la supercazzola e l‘aramaico antico) i poveri sfigati che subiscono i trattamenti di quel mezzo. È bene perciò informare il mondo sui pericoli che si possono correre nel prendere l’autobus e quindi impedire al truzzo di non andare in discoteca e al sedicenne metallaro di bere il suo consueto ettolitro di birra, bevanda riconosciuta patrimonio dell’umanità al pari della stecca di John Holmes e alle tette di Elisabetta Canalis.


Teoremi alle fermate

Pur di non farti salire farebbero questo ed altro.

Questo è il posto classico dove avvengono le disavventure con gli autobus: questi sono alcuni dei teoremi più validi.

  • L’autobus è sempre in ritardo.
  • L’autobus salta la fermata a causa della sagra del paese o del mercato.
  • Gli orari sono sbagliati o non sono scritti.
  • L’autobus giusto non si ferma, neanche se spari un bengala, con la scusa che l’autobus è pieno (anche quando c’è spazio per Attila con tutti i suoi unni).
  • Passano solo autobus fuori servizio.
  • Se siete accidentalmente sprovvisti di biglietto, da una dimensione parallela a casa tua comparirà, nella stessa fermata in cui devi salire, il simpaticissimo controllore; questa presenza ovviamente salirà sul tuo stesso autobus in modo che tu debba per forza rinunciare a salire, anche se stavi aspettando da due ore, per poter evitare una fraterna inculata da parte di quest'ultimo o, nel più fortunato dei casi, una condanna fino alla morte.
  • Se dovete andare in un luogo preciso, all'ora precisa prevista per l'arrivo del pullman, l'autobus esegue una deviazione a caso.

Ora, dopo aver imprecato in tutte le lingue contro la madre dell’autista e dell’autobus (meglio nota come Optimus), la cosa più sensata che uno può pensare sarà “Proseguo, tanto quando lo vedo lo prendo alla fermata più vicina”… Sbagliato!! Questo è l’errore più grande che tu possa fare, perché dopo possono accadere cose inimmaginabili come:

  • L’autobus passa col rosso pur di non farti salire.
  • Supplicare in spagnogallese l'autista di aprire le porte anche se 10 centimetri fuori dalla fermata non servirà, anzi, farà solo proseguire il bus a una velocità maggiore di prima.
  • Se state aspettando un autobus, ne vedrete sempre uno col numero uguale sfrecciare sulla corsia opposta.
  • Se, annoiati, decidete di proseguire fino alla prossima fermata anziché rimanere fermi sulla propria, perché siete certi che il bus non passerà poiché è sempre in ritardo, a metà tragitto vedrete il vostro mezzo preferito passarvi di fianco, e non potrete far nulla per farlo fermare.
  • L’autobus da te tanto agognato arriverà quando tu sei già arrivato a destinazione.

Teoremi negli autobus

Il sogno di qualsiasi uomo che ha provato l'esperienza dell'autobus.

Dopo essere riusciti ad entrare miracolosamente nell'autobus, non pensate di averla fatta franca, perché ci sono situazioni molto spiacevoli che possono capitarvi. Le più consuete sono:

  • Se riesci ad entrare in autobus ancora in vita e senza aver perso qualche arto, l’autobus sarà sempre e comunque strapieno e tu sarai nell’unico punto dove non ci sono appoggi; quindi per non ruzzolare dovrai per forza aggrapparti a qualcuno, che, con la tua fortuna, sarà un bel maschio attratto da te, o un metallaro pieno di borchie che è appena stato beccato senza biglietto e ha una gran voglia di riempire di botte il primo che lo tocca. Il problema arriva quando il metallaro è anche gay e quindi non ha altro desiderio che inculare il primo che lo tocca.
  • Naturalmente sei entrato nel punto più trafficato dell’autobus dove tutti salgono o scendono e, per non essere investito dalla folla che vuole uscire, ti tocca scendere col rischio che l’autista parta da 0 a 100 in 0,78 secondi.
  • L’autobus è talmente rumoroso che non puoi ascoltare in pace la musica, cosicché ti tocca alzare il volume dell’Ipod a livelli che neanche i Panthera ai loro concerti si sognano.
  • Immancabilmente ti arriva il vecchio che non ha mai preso un autobus in vita sua a chiederti l’informazione. Tu naturalmente gli rispondi in scream poiché hai ancora gli Iron Maiden nelle orecchie e di conseguenza vedi l’intero autobus che si gira verso di te. Per tua fortuna tra la gente che ti guarda ci sarà anche Steve Harris che, ammirato dai tuoi acuti che al confronto fanno sembrare che Bruce Dickinson rauco, ti assumerà come nuovo "vodkalist" della sua band.
  • Ovviamente quando si libera un posto in cui sedersi, arrivano puntualmente un gruppo di vecchiette over 90 provenienti dal mercato, che, non sapendo che cazzo fare, prendono l’autobus: ti tocca lasciare l’agognato posto per non subire torture degne di Saw da queste "innocentissime" vecchie e, di conseguenza, entrare nella bolgia dei senza sedile.
    Un bus che impenna. All'occorrenza sa fare anche quello.
  • Quando non hai il biglietto, la possibilità che i controllori salgano sale al 666%.
  • Finalmente riesci a sederti ma tanto è ora di scendere alla tua fermata.
  • Quando sei in un autobus sicuramente ce ne sarà un altro che ti serve dietro di te; quindi tu da coglione scenderai per prenderlo. Ma non sai che alla guida del mezzo c'è Kimi Raikkonen che finalmente ha la grande possibilità di superare qualcuno: egli supererà l'autobus di prima anche se fermo in una curva a senso unico che costeggia un dirupo con un carrarmato, guidato da Rambo, che sopraggiunge in senso contrario. Quindi ti tocca rientrare nel mezzo che avevi lasciato, ma quest'ultimo avrà fatto un'accelerata tale da causare un buco nero.
  • Se ti capita di vedere l'autobus da te tanto bramato davanti a quello in cui stai viaggiando è inutile prenotare la fermata, poiché il simpatico essere che sta guidando il tuo mezzo, anche se si fermeranno all'unisono, aprirà le porte solamente dopo che l'altro sarà ripartito alla velocità di un assolo dei Dragonforce.
  • Più hai bisogno di arrivare in fretta perché devi andare ad un appuntamento con una ragazza strafiga più l'autobus si fermerà anche nelle fermate in cui di solito non si ferma nessuno e che invece oggi sono piene come all'acclamazione del nuovo Papa.
  • Quando entri in un autobus dove non c'è neanche lo spazio per legare due molecole di stronzio, alla fermata successiva dovrà scendere ovviamente il passeggero seduto nel posto più chiuso. Per farlo uscire dovrà per forza scendere dall'autobus una marea di gente che non riuscirà a risalire a causa di un'accelerata dell'autista tale che a mala pena il nostro Goku potrebbe sopportarla.
  • Quando, finito di lavorare o di studiare, o almeno fatto finta di provarci, entri in un autobus,la variazione di temperatura tra l'interno e l'esterno del veicolo[1] è tale da farti beccare quaranta di febbre il giorno dopo. Che è domenica.

Teoremi sui controllori

Niente biglietto eh?

Come se non bastasse, oltre all'autista e al suo diabolico mezzo, è presente un'altra categoria di personaggi simpatici chiamati controllori. Codesti esseri, risultati a livello di simpatia solo secondi agli avvocati, hanno l'arduo compito di setacciare l'intero bus alla ricerca di pericolosi evasori, e dopo averne trovato uno, di punirlo con una ammenda che varia da millemila euro, fino alla non vita.
I tratti distintivi di un controllore, per quanto riguarda il vestiario, sono: una camicia blu e una valigetta dal contenuto pressoché sconosciuto. A questo punto, dato che abbiamo riconosciuto il nemico, passiamo alle tattiche per contrastarlo.

Se siete sprovvisti di biglietto e avete paura di essere braccati da un branco di controllori assettati di sangue, ma sopratutto avete paura di fare una clamorosa figura di merda davanti a tutto l'autobus, potete attuare le seguenti tattiche: tenete sotto rigoroso tiro con un Ak-47 tutte le persone che potrebbero rivelarsi il pericoloso nemico e auguratevi di non essere finiti in un autobus di impiegati e avvocati; appena vedete il controllore salire, potete fiondarvi, travolgendo metà delle persone che sono sul bus, su una delle porte e cercare di sfondarla usando qualsiasi cosa troviate sul mezzo, prima di essere raggiunti dalla frase "biglietto, prego".

Difficilmente queste tattiche funzioneranno, leggiamo sotto perché:

  • Il controllore ha la magica capacità di salire l'unico giorno dell'anno in cui ci siamo dimenticati di comprare il fottuto biglietto, comportando così, dopo l'inevitabile multa, la nascita del desiderio di sterminare l'intero genere umano e fede personale in Dio precipitata ai limiti storici.
  • Controllare ad ogni fermata se è presente il fastidioso incomodo non funzionerà: salirà comunque e sempre dalla metà dell'autobus in cui ci siete voi, quindi ogni tentativo di scappare dalle porte si rivela inutile, poiché troppo lento da attuare.

Teoremi sugli autisti

Un autista soddisfatto del suo operato: averti fatto perdere l'autobus.

Ora presentiamo la figura principe, il nemico con il quale chi vuole viaggiare in autobus deve lottare, il Padrone del Bus o comunemente chiamato autista. Costui può essere facilmente catalogato come la figura più odiata nell’autobus, battendo di gran lunga il truzzo e i bimbiminkia che si mettono ad urlare e secondo solo ai famigerati controllori. Di solito sono sempre vestiti con una camicia a righe verticali grigia e occhiali da sole anche con la nebbia, per nascondere gli occhi iniettati di sangue e di felicità quando riescono a far perdere l’autobus a qualcuno. Ecco come l’autista si diverte a provocare il panico a chiunque cerchi di mettere piede nel suo mezzo di distruzione di massa:

  • L’autista anche se vede quintana persone che cercano di scendere e chiedere di aprire la porta posteriore perché impossibilitati ad uscire da quella centrale, fingerà di non ascoltare a meno che le ragazze più fighe non si offrano per rapporti sessuali completi.
  • Se l’autista vede una qualsiasi persona correre fino alla fermata, pur facendo il record del mondo di 100 metri per riuscire a prenderlo, egli accelererà fino alle soglie dell’ipervelocità e passerà con il rosso pur di farglielo perdere.
  • Quando l’autista si accorda con i controllori per farli salire ad una fermata, egli disattiva le macchinette dei biglietti appena parte, così da inculare il maggior numero di gente possibile.
  • Egli si diverte a chiudere le porte in faccia a coloro che cercano di salire oppure cerca di incastrare tra esse gli ignari passeggeri, fino a fargli perdere qualche arto.

Curiosità

L'abuso della sezione «Curiosità» è consigliato dalle linee guida di Nonciclopedia.

Però è meglio se certe curiosità te le tieni pe' ttìa... o forse vuoi veder crescere le margherite dalla parte delle radici?

  • La prima causa di infortunio è dovuta alla amputazione del braccio destro con cui si è cercato di fermare un autobus.
  • La seconda sono dovute ad amputazioni di arti incastrati tra le porte degli autobus.
  • Il 95% delle ragazze confessa che il primo rapporto sessuale lo ha avuto con un autista di autobus che non apriva la porta posteriore per scendere.
  • Il 15% lo ha avuto con il controllore che gli doveva fare la multa.

Non ho sbagliato i conti (casomai ho errato i marchesi) ma il 10% delle ragazze ha avuto la prima scopata con ambedue insieme.

  • Se pensi di giustificare un ritardo all'insegnante dicendo che è dovuto al controllore che è salito in autobus e tu sei dovuto scendere diecinquici chilometri prima, rinuncia, poiché il/la prof che ora ti sta per interrogare su quante volte non hai fatto il biglietto è il controllore a cui sei sfuggito.

Voci correlate

Note

  1. ^ Ad esempio se in maggio ci sono cinquanta gradi in surgelatore e settedici all'ombra, in autobus, invece, i pinguini indossano il maglione. Al contrario in inverno: se all'esterno pure l'idrogeno comincia a congelarsi, nell'autobus troverai delle brasiliane tutte nude che ti ballano la salsa, ma che non te la danno