Diamanda Galás

Da Nonciclopedia, cioè, 'sti cazzi.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

Template:Scadenza

File:Diamanda main.jpg
Satana posseduto da Diamanda Galas
« Ho sempre pensato di essere io l'Anticristo, ma poi ho scoperto Diamanda Galas »
(Lucifero su Diamanda Galas)
« Mi sanguinano le orecchie! Mi sanguinano le orecchie!! »
(Ingenuo ascoltatore dopo aver scelto l’album sbagliato della divina cantautrice)
« Credo di essermi appena innamorato »
(Burzum su Diamanda Galas)

Biografia

I primi anni

Raffigurazione medievale di Diamanda mentre si ciba del suo piatto preferito, il maschio caucasico di mezza età

Diamanda Galas (all'anagrafe Guglielmo Gastrointerite) è un'arma di distruzione di massa, una delle incarnazioni del maligno, nonchè una virtuosa del canto e del pompino coi denti.

Diamanda, o meglio Guglielmo, naque nelle praterie della Tessalonica da uno spaccatore di pietre di lunga tradizione [1] e una pingue fattucchiera. Il padre volle il figlio da subito avviato al rinomato e difficile impiego familiare. Già durante il primo anno di scuola elementare il giovane Guglielmo fu in grado di smantellare con i denti una parte consistente delle mura della scuola, ovvero quella che dava negli spoglatoi maschili, facendo, nell'ordine, una strage ed un'orgia. L'entusiasmo di Guglielmo per la disintegrazione delle rocce scemò del resto con l'arrivo della pubertà. All'età di 15 anni le uniche pietre che ancora prendeva in mano erano quelle che usava per stordire i giocatori di calcio balilla più giovani dopo gli allenamenti, per rinchiuderli poi nello sgabuzzino e approfittare di loro a suo piacere, alimentando la sua nascente propensione per il sadismo più sfrenato e altre amenità imparate dalla mitologia greca.

Una tragica vicenda

Nel 1956 Guglielmo subì una tragica pedita che lo segnò per sempre. Essendo stato incaricato di andare a chiamare il fratello perchè era pronta la cena, lo trovò impegnato a distruggere alcune pietre particolarmente tenaci nelle profondità della miniera dove lavorava. Temendo di non essere sentito per via del forte rumore, Guglielmo urlò a pieni polmoni, provocando il repentino crollo delle pareti della galleria e l'inevitabile morte del fratello che vi si trovava all'interno. Per sottrarre l’unico figlio rimasto alla furia delle autorità locali, il fattaccio fu

coperto dall’inventiva della lungimirante madre, che accusò della tragedia il malfamato virus del HIV, che il defunto avrebbe altresì contratto dalla stessa Diamanda. Il giovane Guglielmo fu rilasciato per mancanza di prove, sotto promessa di astenenrsi in futuro dall’incesto non protetto, promessa a cui del resto non si attenne mai.

L'inizio della carriera

Segnato dalla terribile perdita, ma tuttavia tristemente consapevole dell'insolito talento, Guglielmo decise di abbandonare per sempre la promettente carriera di rompitore di pietre per l'incerto mestiere del cantore. Iniziò la sua formazione canora nella rinomata Musikschule Für Sadomasochisten di Vienna, conosciuta per essere l'unica scuola al mondo ad insegnare il solfeggio con le frustate, grande passione di Diamanda sin dalla gioventù. Ricevute abbastanza legnate, ed avendone impartite altrettante agli altri ignari studenti, decise infine di rapire e rinchiudere il rettore dell'accadamia in cantina, dove lo sottopose a pratiche innominabili finchè non gli consegnò l'agognato diploma di musica.

Mise in pratica i preziosi insegnamenti dell’Accademia del SM lavorando per alcuni anni nei peggiori manicomi di Caracas, dove il suo talento fu utilizzato con successo come alternativa all'eutanasia, abbassando la percentuale di malati mentali nel paese del 66,6 %. Ma ciò non era abbastanza per il simpatico Guglielmo, che aspirava a risultati molto più ambiziosi che aiutare quattro pazzi a fare il passo finale.

File:Diamanda b.jpg
Lo sguardo vitreo, falsamente attribuito alla presenza di spiriti maligni nel suo corpo, è in realtà dovuto agli oppiacei constantemente in circolo nel sangue della Diva

Il cambio di sesso

Guglielmo si convinse che una voce maschile mai avrebbe potuto dargli i risultati a cui aspirava e si decise ad adottare misure estreme per diventare la più grande arma di sterminio di massa della storia. Si rivolse alla capace mano del chirurgo di Cicciolina, che guarda caso durante quel periodo si stava disintossicando dalle droghe pesanti. Sfortunatamente per lui, il virtuoso del bisturi confuse durante l'operazione la fialetta di metadone con quella del disinfettante, provocando nel malcapitato una fattanza cronica.

Adirata per l'imperdonabile errore, e già preda di apocalittiche allucinazioni, Diamanda lo stecchì sul colpo con un acuto ben piazzato. Mentre stava per accingersi alla sua pratica preferita, la nascente stella della musica notò sulla mano del cadavere un anello di diamante, altresì polverizzato dall'acuto magistrale. Orgoglioso del suo fenomenale talento, Guglielmo decise di autobattezzarsi Diamanda, nonchè di celebrare l'urlo di morte del celebre chiurugo, che tanto l'aveva colpito, riproducendolo nella maggior parte delle sue canzoni.

Curiosità

  • Durante la sua strabiliante carriera, Diamanda ha collaborato con numerosi artisti importanti, tutti deceduti all'inizio delle registrazioni. Si dice che sia responsabile della morte di Elvis, John Lennon, Bigfoot, Maria Callas e Baudelaire che, sebbene già defunto, risuscitò per suicidarsi personalmente dopo la sua reinterpretazione delle Litanie a Satana. I Rotting Christ sono fino ad oggi l'unico gruppo ad aver sopravvissuto un duetto con lei (si pensa per intercessione del Maligno, loro grande fan).
  • Al contrario di quello che si crede, le terribili grida presenti nelle canzoni di Diamanda non sono affatto volute, ma solo una reazione involontaria scaturita dall'apparizione di una delle numerose allucinazioni di cui soffre continuamente.
  • Diamanda, come la mantide religiosa, la vedova nera e Lady Gaga, è solita uccidere il partner al termine del coito, per cibarsene e trarne le energie vitali necessarie per produrre i suoi capolavori.
  • La pelle di Diamanda Galas secerne una sostanza velenosa dieci volte più potente della tetradotossina e venti volte più potente del cianuro[2].

Note

  1. ^ altresì chiamato minatore
  2. ^ ma del resto non è che invogli a toccarla, quindi siamo al sicuro