Compito in classe

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Anche solo guardare una foto come questa può causare attacchi d'ansia e diarrea.
« Se becco il genio che li ha inventati »
(Alunno su compiti in classe.)
« In bocca al lupo! »
(Professore (con sorriso sadico) su compito in classe.)
« Crepi! (Lei, non il lupo) »
(Alunni su citazione precedente.)

Il compito in classe (o verifica) è l'arma che i professori usano per esercitare la loro autorità sugli alunni. Ne esistono di infinite tipologie e possono essere più o meno spaventosi. La capacità di un compito di far tremare gli alunni è un parametro influenzato anche da fattori come la materia, la vastità dell'argomento, la bastardaggine del professore, la possibilità di vendergli fumo, il periodo dell'anno scolastico, la situazione dei voti, ecc... A volte uno solo di questi fogli dall'apparenza innocua può fare la differenza tra la bocciatura e la promozione.

Tipologie

I professori hanno inventato (e continuano ad inventare) millemila tipologie diverse di compito in classe. La solfa in realtà non cambia di molto. La seguente lista include solo alcuni dei più diffusi.

  • Compito "Surprise" (o L'improvviso «Separate i banchi!»): è una delle tipologie più odiate. Annulla tutte le possibilità di preparazione e costringe tutti (tranne pochissimi secchioni) alla scelta tra copiare o lo sfacelo. Ma poiché non si è avuto neanche il tempo necessario per preparare i bigliettini, è necessario copiare da chi sa (in media 2 per ogni classe), sperando di riuscire a finirci seduti vicino e che sia un secchione di indole misericordiosa. Visto che le probabilità che queste congiunture favorevoli si verifichino sono bassissime, se si ha un professore dichiaratamente tendente a questo tipo di verifica o pericolosamente in cerca di rispetto è necessario o avere sempre con sè un set completo di biglietti comprendenti tutto il programma della sua materia o sapere sempre su cosa ha blaterato nelle ultime lezioni. Dato che anche queste due soluzioni sono molto poco pratiche da applicare l'annuncio di un compito a sorpresa dà regolarmente luogo a scene come la seguente.
- Professore in cerca di rispetto: “Oggi un bel compito in classe a sorpresa!”
- Alunno medio: “Oh cazzo.”
- Alunno polemico: “Questo è anticostituzionale! Guardi che noi studenti abbiamo dei diritti!”
- Alunno teppista: “Ah sì? E allora io le buco le ruote della macchina”
Sembra folle [1] ma ci sono professori che provano un insano godimento nel correggere i compiti e perciò ne fanno centinaia.
  • Compito pianificato secoli prima ( o «Adesso scegliamo le date dei compiti di tutto il quadrimestre»): pianificato a inizio quadrimestre e larghissimamente annunciato permette agli studenti di scegliere con calma come organizzarsi. Attenzione, però! Non bisogna lasciarsi trarre in inganno dall'apparente innocenza di questa tipologia. Proprio perché lo ha annunciato con largo anticipo il professore potrebbe sentirsi autorizzato a partorire il compito più lungo e bastardo del secolo. Si raccomanda di non sottovalutarlo.
  • Compito di Routine: è il classico compito annunciato una o due settimane prima dal professore che proprio non riesce a fare a meno di propinare almeno 20 compiti a quadrimestre. È una rottura ma, almeno in teoria, l'argomento non dovrebbe essere spaventosamente ampio e se proprio va male ci sono millemila altre possibilità di recuperarlo. Però il professore potrebbe pensare che visto che non c'è tanto da studiare si può andare nello specifico con le domande. E se le insufficienze si accumulano son cazzi...
  • Test a crocette: è forse la tipologia che ispira maggiore fiducia agli studenti. In effetti ha le potenzialità per essere veramente facile e perfetto per copiare, ma come per ogni altra tipologia, un professore bastardo può rendere anche il più innocuo questionario un lunghissimo inferno di risposte trabocchetto che si somigliano tutte e in cui ci si può scordare di copiare.
  • L'OltreCompito (o «Oh cazzo, siamo fottuti»): è più di un compito in classe, è il suo superamento, è la sua evoluzione più diabolica e titanica. Di solito arriva senza largo preavviso a Maggio, quando tutti gli alunni si affannano a mettere a posto le medie e distrugge tutto il lavoro fatto per strappare un 6, un 7 o un 8. È in pratica il modo di mettere gli studenti alla prova su tutto ciò che sanno su una data materia. TUTTO. Il programma è così vasto che servirebbero due mesi solo per avere un'idea di ciò che c'è da studiare. In pratica è il gemello segreto degli esami universitari e della matura, solo che fa il triplo dei danni perché propinato a fanciulli ancora non pronti per tali sforzi. Pochi sono gli insegnanti che osano mettere in pratica questa tipologia (anche perché i rischi di ripercussioni sono alti), chi ha l'ardire di segliere questa tipologia lo fa per preparare gli studenti agli studi universitari e alla maturità (anche se fanno solo le medie o i primi anni delle superiori), o perché è in crisi e vuole vedere se il suo lavoro è servito a qualcosa, o perché fa un solo compito in classe in tutto l'anno e vuole essere certo che i suoi pupilli abbiano assimilato tutto.
  • L'AggiustaMedia: è il classico compito riparatorio di fine anno, che i professori che hanno conservato un briciolo di umanità (o più banalmente non hanno voglia di fare corsi di recupero durante l'estate) concedono agli alunni sull'orlo del debito, o in bilico tra due voti. Può essere fattibile e atto ad alzare la media, ma ne esiste anche una versione malvagia e bastarda detta 'A Livella che non mira ad aiutare ad alzare il voto ma solo a sistemare la media, quasi sempre verso il voto più basso.

Come affrontare il Mostro

Come tutti coloro che hanno almeno la licenza elementare sanno, due sono i modi per affrontare un compito in classe: studiare o copiare. Per la verità ci sono almeno un altro paio di ipotesi come disegnarci qualcosa di divertente sopra o lasciarlo bianco e intonso commossi dal candore e dalla purezza del foglio. O si può scegliere di non affrontarlo affatto prendendosi una piccola vacanza perché (ufficialmente) colpiti da un malanno provvidenziale o perché si viene guarda caso colpiti (mezz'ora prima che il compito inizi) da un malore che costringe a far ritorno alla propria abitazione.

Studiare

È necessario in questo caso armarsi di tempo e pazienza quasi infiniti. Visto che la difficoltà di un compito in classe dipende da infinite varianti bisogna valutarle tutte per quanto deve durare la clausura. E bisogna concentrarsi [2]. Detto ciò ci si arma di matite, penne, righelli, evidenziatori, post-it, fogli di brutta e di tutto il materiale da cancelleria disponibile in casa. Non sembra, ma già questo può avere effetti positivi perché può far sentire cazzuti, diligenti e secchioni. A volte può essere utile qualcosa per restare svegli e reattivi, come caffè o qualcuno munito di un bastoncino a punzecchiarvi in continuazione. Insomma ci si può sbizzarrire e inventare raffinate forme di autotortura, basta un po' di fantasia. A questo punto ci si ribocca le maniche e ci si mette al lavoro. In un numero variabile di ore e con una quantità variabile di fatica si raggiunge una conoscenza dell'argomento sufficiente per un compito decente (si spera).

Copiare

   La stessa cosa ma di più: Nonbooks:Copiare il compito in classe.
   La stessa cosa ma di più: Nonbooks:Fregare il professore al compito in classe.

Per copiare è assolutamente indispensabile saper laggere e scrivere. Detto ciò, ci sono tantissimi modi per copiare ma le due principali categorie sono:

  • copiare da un compagno
  • copiare e basta

Copiare da un compagno

Colui che, a causa di uno spropositato susseguirsi di voti che neanche sommati raggiungono il 10, ha perso irrimediabilmente la propria autostima ed è convinto di fare schifo ma che più schifo non si può, può supplicare in ginocchio il proprio compagno secchione di fargli copiare il suo compito. Il secchione chiederà in cambio qualcosa come una fornitura per un anno di merende o una protezione da tutti i bulli della scuola. In questo caso è importante valutare bene se il gioco vale la candela. In alternativa è possibile copiare senza permesso, per esempio, dal proprio compagno di banco (a patto che abbia voti decenti, altrimenti non avrebbe senso copiare) fregandosene se ha una calligrafia illeggibile.
Come si fa a copiare? Questa è una domanda da rivolgere a Nonciclopedia[3]. Allora, per copiare è necessario essere assolutamente certi di non essere visti. Questo per svariati motivi:

  • se se si è visti dal professore si è automaticamente e insindacabilmente fregati.
  • se si è visti dal compagno sbagliato ci sono buone probabilità di essere ricattati fino alla fine della propria carriera scolastica o che costui simpaticamente spifferi tutto.

Quando ci si è assicurati di ciò (guardando a destra e a sinistra come se si dovesse attraversare la strada) si sbircia sul compito del compagno. Ma attenzione a non farsi cadere i bulbi oculari sul foglio dell'altro. Poi, se a sbirciare soltanto non si capisce una mazza, si guarda di nuovo. Se non si capisce ancora niente si fa cadere la propria Bic mordicchiata da bocciato (o, in alternativa, la quattrocolori da secchione patentato) e, mentre si tira su la testa con la lentezza di un bradipo che sta digerendo, si fa cader lo sguardo sulla data della sconfitta di Napoleone che non ci si ricorda assolutamente. Dopo aver visto che è nel 1815[4] lo si scrive sulla verifica.

Data della caduta dell'Impero Romano d'Occidente? Oddio, che vuoto di memoria. Come si fa?

« O, povero me, mi si è slacciata la scarpa! Mi dovrò abbassare per riallacciarla! »

E si riutilizza così il metodo di prima con piccole variazioni ogni volta e usando un po' di creatività.

Copiare e basta

Quando si tratta di nascondere i bigliettini le ragazze possono essere avvantaggiate.

Dicesi copiare e basta il prepararsi le risposte e fare copia e incolla sulla verifica. Questo metodo azzera i rischi di essere trascinati nel baratro dell'insufficienza nel caso in cui il compagno da cui si copia faccia schifo nella verifica. Ci si prepara dunque dei bigliettini che vengono poi nascosti e consultati durante la verifica seguendo alcuni accorgimenti.

Si casca giù dalla sedia e si finge di avere un attacco di epilessia e, mentre si viene rianimati dalla ragazza più bella della classe, ci si avvinghia e lei e si prendono i biglietti precedentemente messi sotto il banco. Dopo averli letti, si fa la verifica, e si prende 10.
Inconvenienti: ok, prenderai 10 ma verrai espulso dalla scuola per atti osceni.

Nascondere il bigliettino nelle mutande e poi, mentre ci si gratta facendo finta di aver prurito, leggere i biglietti. Nessun professore oserà indagare.
Inconvenienti: se si è maschi c'è il rischio di essere fraintesi dalla propria vicina di banco.

Nascondere il biglietto in un pacchetto di fazzoletti e quando si tira fuori un fazzoletto si legge il biglietto. In alternativa si possono trasformare i fazzoletti in altrettanti biglietti.
Inconvenienti: qualcuno (o peggio il professore) potrebbe chiedere un fazzoletto.

Nascondere il biglietto nei calzini e leggerlo mentre ci si allaccia le scarpe o quando si accavallano le gambe.
Inconvenienti: meglio non allacciarsi le scarpe più di tre volte o si verrà presi per deficienti.

Esistono infiniti altri modi per copiare e sarebbe impossibile elencarli tutti. Ognuno ha il suo.

Tipi di studenti durante il compito in classe

Il Secchione

Il Secchione : il classico studente che dice che ha studiato, ed effettivamente non prende mai un voto più basso del 9.

Il secchione represso

Il Secchione represso: diversamente dal secchione "normale", dice sempre: <<Non ho studiato, non so niente>> prima del compito, e poi prende sempre un voto tra il 7 e il 9.

Il casinaro fighetto

Il Casinaro fighetto : quello che si crede il "figone" di turno e fa casino per tutto il mese, e quando c'è il compito si deprime perché non sa niente.

Il ragazzo/a normale

Il ragazzo/a Normale: quello che studia mediamente e nella norma, e prende un voto che oscilla dal 5 al 7.

Il Metallaro

Il Metallaro: il tipo con più sotto-razze. Ora ne osserveremo nel dettaglio le più diffuse:

Il Blackster: legge il compito, lo esamina in silenzio, bisbiglia delle frasi inerenti al Diavolo sottovoce, disegna un enorme pentacolo rovesciato sul banco e comincia a cantare in growl. Ma non succede niente.

Il Glam Metaller: legge il compito, lo esamina in silenzio, lo posa, fa un sospiro e tira fuori un phon ed una spazzola dallo zaino, e comincia a cotonarsi i capelli, fregandosene del compito.

Il Christian Metaller: legge il compito, lo esamina in silenzio, poi lo posa, prende un crocifisso e si fa tutto il rosario settordici volte. Passa l'ora così, sperando in un miracolo.

Doom Metaller: si deprime e non fa altro fino alla fine del compito.

Industrial Metaller: legge il compito, lo esamina in silenzio, lo posa e comincia a bestemmiare in tedesco, poi comincia a canticchiare canzoni dei Rammstein fino alla fine dell'ora.

Gothic Metaller: legge il compito, lo esamina in silenzio, comincia a canticchiare canzoni dei Nightwish. Passa così tutta l'ora.

Il Punk

Il Punk: legge il compito, si leva il chiodo dei Misfits, sputa a terra, prende la penna marchiata Ramones, disegna il simbolo dell'anarchia sul foglio, e risputa a terra.

Il Disegnatore

Il disegnatore: non ha studiato, ma prende la penna e comincia a disegnare personaggi di anime e manga sul foglio del compito. Da non confondersi con i Funboy o le Fungirl.

Il Fun boy/girl

Fun boy/girl: fa la stessa cosa del disegnatore, ma urlando KAWAI!, BAKA!, DESU! senza motivo, e senza sapere il significato di codeste parole.

Consigli utili[citazione necessaria]

Tecnica utile per impietosire professori e genitori.
  • Simulare pianti e/o attacchi di panico prima e durante un compito può servire a impietosire e a far sentire in colpa i professori.
  • Se si viene scoperti a copiare è possibile fuggire, piangere a dirotto implorando pietà, baciare i piedi del prof e giurare che non accadrà MAI più o anche morire. Gli effetti variano a seconda del prof con cui si ha a che fare.
  • Chi ha particolare fegato può affermare che agiva sotto l'effetto di ipnosi.
  • Potrebbe essere una buona idea migliorare la propria capacità di vendere fumo. Non tutti i professori ci cascano, ma se non si sa più cosa scrivere tentar non nuoce.
  • Nel caso fosse andato molto male è sempre opportuno avere pronta una scusa plausibile per i genitori. Non si sa mai.

Voci correlate

Note

  1. ^ In effetti lo è.
  2. ^ A tal proposito forse è il caso di lasciar perdere Youporn Almeno oggi, non credi?
  3. ^ Questo non lo trovi sulla malefica.
  4. ^ Credo.