Teoremi degli autobus: differenze tra le versioni

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# Naturalmente sei entrato nel punto più trafficato dell’autobus dove tutti salgono o scendono, e per non essere investito dalla folla che vuole uscire ti tocca scendere anche a te, col rischio che l’autista parta da 0 a 100 in 0,78 secondi.
# Naturalmente sei entrato nel punto più trafficato dell’autobus dove tutti salgono o scendono, e per non essere investito dalla folla che vuole uscire ti tocca scendere anche a te, col rischio che l’autista parta da 0 a 100 in 0,78 secondi.
#L’autobus è talmente rumoroso che non puoi ascoltare in pace la musica, cosicché ti tocca alzare il volume dell’[[Ipod]] a livelli che neanche i [[Panthera]] ai loro concerti si sognano.
#L’autobus è talmente rumoroso che non puoi ascoltare in pace la musica, cosicché ti tocca alzare il volume dell’[[Ipod]] a livelli che neanche i [[Panthera]] ai loro concerti si sognano.
#Immancabilmente ti arriva il vecchio che non ha mai preso un autobus in vita sua ( e un po’ lo capisci) a chiederti l’informazione. Tu naturalmente gli rispondi in scream poiché hai ancora gli [[Airon Meiden]] nelle orecchie e di conseguenza vedi l’intero autobus che si gira verso di te.
#Immancabilmente ti arriva il vecchio che non ha mai preso un autobus in vita sua ( e un po’ lo capisci) a chiederti l’informazione. Tu naturalmente gli rispondi in scream poiché hai ancora gli [[Iron Maiden]] nelle orecchie e di conseguenza vedi l’intero autobus che si gira verso di te.
# Ovviamente quando si libera un posto in cui sedersi arrivano puntualmente un gruppo di vecchiette over 900 provenienti dal mercato che non sapendo che cazzo fare prendono l’autobus e quindi ti tocca lasciare l’agognato posto anche per una fermata per non subire torture degne di [[Saw]] da queste innocentissime vecchie, e quindi ti ritocca entrare nella bolgia dei senza sedile.
# Ovviamente quando si libera un posto in cui sedersi arrivano puntualmente un gruppo di vecchiette over 900 provenienti dal mercato che non sapendo che cazzo fare prendono l’autobus e quindi ti tocca lasciare l’agognato posto anche per una fermata per non subire torture degne di [[Saw]] da queste innocentissime vecchie, e quindi ti ritocca entrare nella bolgia dei senza sedile.
# Quando non hai il biglietto la possibilità che i controllori salgano sale al 666%.
# Quando non hai il biglietto la possibilità che i controllori salgano sale al 666%.

Versione delle 16:54, 6 set 2009

« Io ho visto cose che voi umani non potete neanche immaginare. »
(Roy Batty dopo aver preso l’autobus)
« AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAHHHHHHHHHHHHHH!! »
(Bruce Dickinson dopo aver perso l’autobus)
« Non posso farcela! »
(Mac Gyver sul fatto di prendere l’autobus)
« Ho molto da imparare da loro su come inculare la gente. »
(Rocco Siffredi sui controllori)
« Sei il primo mio pensiero che al mattino mi sveglia, l'unico desiderio che la notte mi turba... »
(Max Pezzali sugli autobus.)
« Coraggio! Coraggio! In questo posto selvaggio! »
(Jovanotti alle persone rassegnate alla fermata.)

L’autobus può essere considerato l’unico mezzo che permettere a un ragazzo senza patentino (o ai coglioni che il patentino ce l’hanno ma non hanno qualcosa su cui montarci) di evadere dal paesino in cui la cosa più eccitante è laMessa della Domenica per andare nella città più grande a divertirsi come un truzzo nei posti più fighi. Ma come è ovvio questo mezzo di salvataggio in uso anche durante la Seconda Guerra Mondiale non adempiscono sempre con successo al ruolo per il quale in teoria sono stati inventati, ovvero trasportare la gente da un posto all’altro investendo i bimbiminkia, ma svolgono con pieno successo il loro compito originale: far porconare in tutte le lingue conosciute e non (comprese la supercazzola e l‘aramaico antico) i poveri sfigati che vivono grazie alle tratte di quel mezzo. Perciò mi sento grazie alla mia esperienza da coglione (il perché vedi sopra) di informare il mondo di Nonciclopedia (se siete truzzi, emo, bimbiminkia o amanti del Latino potete trovare informazioni più accurate su questo mezzo alla voce suicidio e fare alla lettera le istruzioni scritte) sui pericoli che si possono correre nel prendere l’autobus e quindi impedire al truzzo di non andare in discoteca (anche se l’autobus lo devono prendere in faccia e non salirci dentro) e al sedicenne metallaro di bere il suo consueto ettolitro di birra, bevanda riconosciuta patrimonio dell’umanità al pari della stecca di John Holmes e agli occhi di Elisabetta Canalis.


Teoremi sulle fermate

Questo è il posto classico dove avere disavventure con gli autobus: questi sono alcuni teoremi che accadono sempre.

  1. L’autobus è sempre in ritardo come è vero che Chuck Norris in questo momento ti sta calciorotando.
  2. L’autobus salta la fermata a causa della sagra del paese o del mercato.
  3. Gli orari sono sbagliati o non sono scritti.
  4. L’autobus giusto non si ferma, neanche se spari un bengala, con la scusa che l’autobus è pieno ( anche quando c’è spazio per una sardina).
  5. Passano solo autobus fuori servizio.

Ora, dopo aver imprecato in tutte le lingue contro la madre dell’autista e dell’autobus (chiamata Optimus), la cosa più sensata che uno può pensare è “Proseguo, tanto quando lo vedo lo prendo alla fermata più vicina”… Sbagliato!! Questo è l’errore più grande che tu possa fare perché dopo possono accadere cose inimmaginabili come:

  1. L’autobus passa col rosso pur di non farti salire.
  2. Supplicare in spagnogallese l'autista di aprire le porte anche se 10 centimetri fuori dalla fermata, non servirà, anzi, farà solo proseguire il bus a una velocità maggiore di prima.
  3. Se Starete aspettando un autobus, ne vedrete sempre uno col numero uguale sfrecciare sulla corsia opposta.
  4. Se, annoiati, decideste di proseguire fino alla prossima fermata anzichè rimanere fermi sulla propria, perché siete certi che il bus non passerà poiché sempre in ritardo, a metà tragitto vedrete il vostro mezzo preferito passarvi di fianco, e non potete far nulla per farlo fermare.
  5. L’autobus da te tanto agognato arriverà quando tu sei già arrivato a destinazione.


Teoremi negli autobus

Dopo essere riusciti ad entrare miracolosamente nell'autobus, non pensate di averla fatta franca, perchè ci sono situazioni molto spiacevoli che possono capitarvi. Le più consuete sono:

  1. Se riesci ad entrare in autobus ancora in vita senza aver perso qualche arto, l’autobus sarà sempre e comunque strapieno e tu sarai nell’unico punto dove non ci sono appoggi, quindi tu per non ruzzolare ti devi per forza aggrappare a qualcuno, che con la tua fortuna sarà un bel maschio attratto da te o un metallaro pieno di borchie che è appena stato beccato senza biglietto ed ha una gran voglia di riempire di botte il primo che lo tocca. Il problema arriva quando ilmetallaro è anche gay, quando non ha altro che desiderio di inculare il primo che lo tocca.
  2. Naturalmente sei entrato nel punto più trafficato dell’autobus dove tutti salgono o scendono, e per non essere investito dalla folla che vuole uscire ti tocca scendere anche a te, col rischio che l’autista parta da 0 a 100 in 0,78 secondi.
  3. L’autobus è talmente rumoroso che non puoi ascoltare in pace la musica, cosicché ti tocca alzare il volume dell’Ipod a livelli che neanche i Panthera ai loro concerti si sognano.
  4. Immancabilmente ti arriva il vecchio che non ha mai preso un autobus in vita sua ( e un po’ lo capisci) a chiederti l’informazione. Tu naturalmente gli rispondi in scream poiché hai ancora gli Iron Maiden nelle orecchie e di conseguenza vedi l’intero autobus che si gira verso di te.
  5. Ovviamente quando si libera un posto in cui sedersi arrivano puntualmente un gruppo di vecchiette over 900 provenienti dal mercato che non sapendo che cazzo fare prendono l’autobus e quindi ti tocca lasciare l’agognato posto anche per una fermata per non subire torture degne di Saw da queste innocentissime vecchie, e quindi ti ritocca entrare nella bolgia dei senza sedile.
  6. Quando non hai il biglietto la possibilità che i controllori salgano sale al 666%.
  7. Finalmente riesci a sederti ma tanto è ora di scendere alla tua fermata.

Teoremi sui controllori

Come se non bastasse, oltre all'autista e al suo diabolico mezzo, e presente un altra categoria di personaggi simpatici chiamati controllori. Codesti esseri, risultati a livello di simpatia solo secondi agli avvocati, hanno l'arduo compito di setacciare l'intero bus alla ricerca di pericolosi evasori, e dopo averne trovato uno, di punirlo con una ammenda che varia da [millemila] euro, fino alla non vita. I tratti distintivi di un controllore, per quanto riguarda il vestiario, sono, una camicia blu e una valigetta dal contenuto pressoché sconosciuto. A questo punto, dato che abbiamo riconosciuto il nemico, passiamo alle tattiche per contrastarlo.

Se siete sprovvisti di biglietto e avete paura di essere braccato da un branco di controllori assettati di sangue, ma sopratutto avete paura di fare una clamorosa figura di merda davanti a tutto al autobus, potete attuare le seguenti tattiche; tenete sotto rigoroso tiro con un Ak-47 tutti le persone che potrebbero rivelarsi il pericoloso nemico ( vedi descrizione sopra) e auguratevi di non essere finiti in un autobus di impiegati e avvocati; appena vedete il controllore salire, potrete fiondarvi, travolgendo metà delle persone che sono sul bus, su una delle porte e cercare di sfondarlo usando qualsiasi cosa che trovate sul mezzo, prima di essere raggiunti dalla frase "biglietto, prego " Difficilmente queste tattiche funzioneranno, leggiamo sotto perché.

  1. Il controllore ha la magica capacità di salire l'unico giorno dell'anno in cui ci siamo dimenticati di comprare il fottuto biglietto, comportando così, dopo l'inevitabile multa, la nascita del desiderio di sterminare l'intero genere umano e fede personale in Dio precipitata ai limiti storici.
  2. Controllare ad ogni fermata se è presente il fastidioso incomodo non funzionerà: salirà comunque e sempre dalla metà dell'autobus in cui ci siete voi, quindi ogni tentativo di scappare dalle porte si rivela inutile, poiché troppo lento da attuare


Teoremi sugli autisti

Voci correlate