Utente:Alex48/Laboratorio segreto numero 2: differenze tra le versioni

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:'''Destino:''' resosi conto di non saper fare 2+2 senza la [[calcolatrice]], e anche di fare parecchio schifo, il Ciccione finirà a lavorare come [[muratore]] o [[boscaiolo]] in nero, senza che [[nessuno]] lo lo vada mai più a cercare.
:'''Destino:''' resosi conto di non saper fare 2+2 senza la [[calcolatrice]], e anche di fare parecchio schifo, il Ciccione finirà a lavorare come [[muratore]] o [[boscaiolo]] in nero, senza che [[nessuno]] lo lo vada mai più a cercare.


'''Il Delinquente:''' questo bulletto sempre vestito con jeans e maglietta nera, si diverte a menare gli altri bambini e ad insultarli alla prima occasione, basterà anche solo incrociare il suo sguardo o fissarlo in qualsiasi altro modo per provocare la sua furia omicida, che sarà tanto più devastante, tanto più il soggetto preso di mira è debole e senza distinzioni tra maschi e femmine. Il suo spadroneggiare lo renderà talmente detestato che ad un certo punto, di solito alle medie, verrà preso da una parte dai più grossi della scuola e opportunamente minacciato, il ché gli farà abbassare un po la [[cresta]], limitando le sue angherie agli [[sfigati]]. Una volta approdato alle scuole superiori, memore della lezione che gli è stata impartita alle medie, il Delinquente si darà una calmata.............


'''La Stronzetta:''' tipica mocciosa viziata e manesca che già a 10 anni passa interi pomeriggi a spararsi [[Soap opera]] ed altri merdosissimi programmi di [[Merdaset]]; possiede una forza fisica fuori dal comune, con la quale impone la sua contorta visione delle cose ai coetanei. Arrogante a un livello che definire insopportabile è un [[eufemismo]], la Stronzetta credendosi una ventenne si atteggerà a leader dei bambini del quartiere in cui abita, finendo per far ricadere sulla testa di [[tutti]] le conseguenze dei suoi atti di teppismo gratuito e delle altre [[cazzate]] in cui trascinerà i suoi conoscenti. Non appena inizierà ad andare alle scuole medie, inizierà a fumare come una [[ciminiera]], perché nella sua testa crede che il passaggio di scuola le abbia fatto ottenere la veneranda età di trent'anni, aumentando di conseguenza i suoi modi arroganti; a scuola andrà malissimo, ma questo non le importa perché lei è una gran figa e può fare come cazzo le pare.
:'''Destino:''' essendo intelligente quanto una [[trota]] la Stronzetta riuscirà nella straordinaria impresa di farsi bocciare per bene 3-4 volte di fila in prima superiore all'[[alberghiero]]; a questo punto credendo che la vita sia facile, abbandonerà la scuola finendo a lavorare come cameriera saltuaria da [[qualche parte]], a vent'anni si farà mettere incinta da quel bell'imbusto de suo [[fidanzato]] finendo per fare la casalinga mantenuta a vita. Nessuno dei suoi ex amici d'infanzia o di scuola la incontreranno mai più, neanche alle feste di quartiere, i motivi sono due: il primo è che le rode il [[fegato]] vedere quelli che tormentava fare con una laurea in mano e senza pensieri quello le faceva vent'anni prima e poi perché rosica all'idea che [[qualcuno]] veda i suoi figli farla diventare matta come lei faceva diventare matti gli altri.




'''La Stronzetta:''' tipica mocciosa viziata e manesca che già a 10 anni passa interi pomeriggi a spararsi [[Soap opera]] ed altri merdosissimi programmi di [[Merdaset]]; possiede una forza fisica fuori dal comune, con la quale impone la sua contorta visione delle cose ai coetanei, trascinandoli spesso e volentieri nei casini. Arrogante a un livello che definire insopportabile è un [[eufemismo]], la Stronzetta credendosi una ventenne si atteggerà a leader dei bambini del quartiere in cui abita, finendo per far ricadere sulla testa di [[tutti]] le conseguenze dei suoi atti di teppismo gratuito e senza senso. Entrata alle scuole medie, inizierà a fumare come una [[ciminiera]], perché nella sua testa crede che il passaggio di scuola le abbia fatto ottenere la veneranda età di trent'anni, aumentando di conseguenza i suoi modi arroganti; a scuola andrà malissimo, ma questo non le importa perché lei è una gran figa e può fare come cazzo le pare, riuscendo nella straordinaria impresa di farsi bocciare per bene 3-4 volte di fila in prima superiore all'[[alberghiero]].
*il delinquente
:'''Destino:''' verso i diciassette anni, convinta che la vita sia facile e che studiare non serve a niente, dopo l'ennesima bocciatura abbandonerà la scuola finendo a lavorare come cameriera saltuaria da [[qualche parte]]; a vent'anni si farà mettere incinta da quel bell'imbusto de suo [[fidanzato]], che sposerà subito dopo, finendo per rimanere chiusa in casa come casalinga vita. Nessuno dei suoi ex amici d'infanzia o di scuola la incontreranno mai più, neanche alle feste di quartiere, i motivi sono due: il primo è che le rode il [[fegato]] vedere quelli che tormentava fare con una laurea in mano e senza pensieri quello le faceva anni prima e poi perché rosica all'idea che [[qualcuno]] veda i suoi figli farla diventare matta come lei faceva diventare matti gli altri.

data la sua intelligenza pari a quella di una [[trota]] che abbocca un amo senza esca,


*il teppista
*il teppista



Versione delle 18:43, 4 apr 2016

« Benvenuti nel mio secondo super segreto laboratorio. Accomodatevi e non toccate nulla, se non volete che vi tocchi il cuore con una roncola! »
(Il benvenuto di Alex48.)


Bullo

Il bullo dei bulli, il re dei picchiatori. Inchinatevi tutti al suo cospetto.


« Cosa ci vuole fare? Lui è un bambino così vivace! »
(La madre di Hitler alla sua insegnante delle medie)
« Sò ragazzi! »
(Una maestra mentre assiste al pestaggio di un alunno da parte di tre bulli)
« È accidentalmente scivolato e ha sbattuto il naso sulla mia mano »
(Bullo sulle casualità della vita)
« Hai sgarrato e io ora sgarro te. »
(Bullo su una persona qualsiasi)


Il bullo, un essere perfettamente adatto alla vita in società, se essa fosse il ring di boxe.


Cenni storici

sguazzano alle medie e lementari


Tipologie di bullo

Esistono diverse varianti di Bullo ognuna di loro accumunate da alcuni tratti salienti:

  • avere dei genitori menefreghisti, che li viziano fin dalla nascita dandogliele tutte vinte;
  • avere sempre il portafoglio pieno di soldi che sputtaneranno in cazzate o sigarette;
  • comportarsi in maniera arrogante e strafottente nei confronti di chiunque;
  • ritenesi dei gran fighi ......
  • ostentare un atteggiamento da uomo/donna vissuti alle elementari, considerando tutti gli altri dei patetici mocciosi.


Il Ciccione: il tipico bullo; oltre ad essere schifosamente grasso, il suo corpo emana una fastidiosa puzza che è un misto tra sudore e stallatico, che lo renderà insopportabile sin dalla prima annusata. Questo individuo prende coscienza delle sue ragguardevoli dimensioni e della forza che può esercitare sin dalla scuola elementare, sfruttandola per fare il prepotente con i suoi coetanei più piccoli, riempiendoli di botte e minacce ogni volta che gli torna comodo; tutti gli altri alunni che non prenderà di mira faranno finta di essere suoi amici solo per evitare di doverci litigare, le ragazze invece lo schiferanno a tal punto da non guardarlo neanche quando ce l'hanno davanti. Pur avendo l'intelligenza di un totano fritto e prendendo innumerevoli bassi voti, i vari insegnanti che se lo ritroveranno tra i piedi tenderanno a promuoverlo in continuazione ogni anno, onde toglierselo dai piedi perché lo sopportano meno che gli alunni da lui molestati; questo andazzo però tutto dura fino alla terza media, quando finito l'inutile esame, il Ciccione viene abbandonato da tutti, amici e nemici, i quali non vorranno mai più avere a che fare con lui per tutto il resto della loro vita.

Destino: resosi conto di non saper fare 2+2 senza la calcolatrice, e anche di fare parecchio schifo, il Ciccione finirà a lavorare come muratore o boscaiolo in nero, senza che nessuno lo lo vada mai più a cercare.

Il Delinquente: questo bulletto sempre vestito con jeans e maglietta nera, si diverte a menare gli altri bambini e ad insultarli alla prima occasione, basterà anche solo incrociare il suo sguardo o fissarlo in qualsiasi altro modo per provocare la sua furia omicida, che sarà tanto più devastante, tanto più il soggetto preso di mira è debole e senza distinzioni tra maschi e femmine. Il suo spadroneggiare lo renderà talmente detestato che ad un certo punto, di solito alle medie, verrà preso da una parte dai più grossi della scuola e opportunamente minacciato, il ché gli farà abbassare un po la cresta, limitando le sue angherie agli sfigati. Una volta approdato alle scuole superiori, memore della lezione che gli è stata impartita alle medie, il Delinquente si darà una calmata.............


La Stronzetta: tipica mocciosa viziata e manesca che già a 10 anni passa interi pomeriggi a spararsi Soap opera ed altri merdosissimi programmi di Merdaset; possiede una forza fisica fuori dal comune, con la quale impone la sua contorta visione delle cose ai coetanei, trascinandoli spesso e volentieri nei casini. Arrogante a un livello che definire insopportabile è un eufemismo, la Stronzetta credendosi una ventenne si atteggerà a leader dei bambini del quartiere in cui abita, finendo per far ricadere sulla testa di tutti le conseguenze dei suoi atti di teppismo gratuito e senza senso. Entrata alle scuole medie, inizierà a fumare come una ciminiera, perché nella sua testa crede che il passaggio di scuola le abbia fatto ottenere la veneranda età di trent'anni, aumentando di conseguenza i suoi modi arroganti; a scuola andrà malissimo, ma questo non le importa perché lei è una gran figa e può fare come cazzo le pare, riuscendo nella straordinaria impresa di farsi bocciare per bene 3-4 volte di fila in prima superiore all'alberghiero.

Destino: verso i diciassette anni, convinta che la vita sia facile e che studiare non serve a niente, dopo l'ennesima bocciatura abbandonerà la scuola finendo a lavorare come cameriera saltuaria da qualche parte; a vent'anni si farà mettere incinta da quel bell'imbusto de suo fidanzato, che sposerà subito dopo, finendo per rimanere chiusa in casa come casalinga vita. Nessuno dei suoi ex amici d'infanzia o di scuola la incontreranno mai più, neanche alle feste di quartiere, i motivi sono due: il primo è che le rode il fegato vedere quelli che tormentava fare con una laurea in mano e senza pensieri quello le faceva anni prima e poi perché rosica all'idea che qualcuno veda i suoi figli farla diventare matta come lei faceva diventare matti gli altri.
data la sua intelligenza pari a quella di una trota che abbocca un amo senza esca,


  • il teppista

Il Lingua Biforcuta: la violenza di questo bullo è concentrata nella sua bocca; credendosi una persona simpatica, non farà altro che rompere le scatole i suoi compagni con nomiglioli e altre cattiverie ad ogni occasione. Un maglione di colore strano, un ciuffo di capelli spettinato, uno starnuto, qualunque cosa è per questo bullo motivo di derisione, egli andrà avanti a sputtanare le persone senza sosta fino a quando qualcuno richiede all'insegnate di farlo stare zitto; a questo punto il Lingua Biforcuta, farà l'offeso sostenendo che lui lo fa solo per scherzare un po. Se invece qualcuno prova a mandarlo a cagare o gli risponde in qualsiasi altro modo allora si incazzerà, arrivando anche ad alzare le mani, qualora il malcapitato sia più debole di lui.

Destino: di norma e regola questi tizi difficilmente riescono ad arrivare alla fine delle scuole superiori, venendo quasi sempre silurati in seconda o al massimo in terza, finendo per abbandonare gli studi e sparendo dalla circolazione. Siccome non sanno stare in mezzo alla gente arriverà il giorno che qualcuno gli insegnerà a tenere chiuso il becco...........................


  • l'altolocato
  • il marocchino
  • la comparsa


La Iena: questo individuo è così chiamato per la sua innaturale abitudine di ridere ad ogni disgrazia dei suoi compagni, specialmente quando uno di loro viene riempito di insulti o sberle da qualche bullo più manesco di lui; il suo riso, se possibile, è ancora più insopportabile degli insulti ricevuti. Di corporatura esile, raramente alza le mani sul prossimo, preferendo gustarsi le risse come se fossero dei normali incontri di wrestling; è una persona assolutamente squallida, che si diverte a fiancheggiare i bulli perché così facendo crede di evitare ritorsioni, ottenendo i realtà nel solamente disprezzo da parte di tutti, anche dei delinquenti con cui fa comunella.

Destino: il suo modo di fare servile e sciacallante, farà si che nessuno voglia mai più avere a che fare con lui; alla fine delle superiori si ritroverà solo come un cane e con una sfilza di persone che appena lo incontrano o non lo cagano o gli sputano sulle scarpe, il ché lo obbligherà a trasferirsi da qualche parte magari in un'altra nazione facendo perdere le traccie.


  • il cyberbullo

La cura

Inizialmente il bullismo veniva curato con il farmaco Verga©, usato in tutti i collegi in grandi quantità. Visti i numerosi effetti collaterali, come depressione, abbandono scolastico, traumi accumulati durante la scuola e danni alle mani e la frequente inutilità del farmaco, somministrato in maniera poco oculata, si è passati nel dopoguerra alla medicina omeopatica. In particolare l'uso in vari ambienti dell' Acido-Menesbattoseticomportimaleico non sembra aver debellato minimamente la malattia, anzi pare l'abbia diffusa ulteriormente generando casi estremi.

Dopo numerose ricerche ed esperimenti prima su cavie umane e poi sulle scimmie, si è giunti all'attuale terapia.

Terapia preventiva

Il bambino viene, fin da subito, trattato con dosi di rispettoperglialtri© , da assumersi per via auricolare, al fine di minimizzare le probabilità di insorgenza del morbo del bullismo. Inoltre il bambino può essere nutrito con i due preparati Bayer affetto e cultura, purtroppo molto difficili da preparare.

Terapia curativa

Se il bambino dovesse comunque manifestare i sintomi del bullismo, la medicina moderna fornisce comunque ottimi rimedi da applicarsi il più presto possibile.

I farmaci cazziaton™ e ramanzin™, facilmente reperibili a chiunque, possono essere applicati ogni qualvolta il soggetto mostri i sintomi del bullismo, come disubbidienza o mancanza di rispetto verso altre persone.

Nel caso l'atteggiamento negativo persista si deve assolutamente ricorrere al ceffone® da applicare con forza per via cutanea, o all'equivalente sculacciaton®, meno potente e da usarsi quindi con dosaggi maggiori. Entrambi i farmaci vanno usati sempre e solo dopo le manifestazioni sintomatiche, senza mai dimenticarli o usarli inutilmente.

È inoltre buona cosa, per facilitare la guarigione, sottoporre il soggetto con forti manifestazioni sintomatiche a una dieta cognitiva privandolo di televisione, computer (favorendo così anche la cura dei fastidiosi blog da bimbiminkia) e console da videogiochi.

Cura palliativa

Se un soggetto non viene curato in tempo a dovere, allora può passare dal bullismo alla delinquenza, attualmente molto difficile da curare. Per evitare che il delinquente infetti altre persone o crei dei danni viene, quando possibile, trattato in vari modi:

  • Entra nel PDL
  • Va in carcere

Le due modalità sono scelte prevalentemente in base all'entità dell'infezione e alle disponibilità economiche del paziente, ma sono entrambe estremamente sgradevoli.

Il dibattito

Voci correlate