Arrivare vergine al matrimonio

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Lei arriverà vergine al matrimonio.
« Col mio ex non ha funzionato: lui voleva già fare sesso con me dopo soli otto mesi, per me è troppo presto. Ma tu sei diverso, mi rispetti, mi sento amata. Quando faremo l'amore per la prima volta dopo esserci sposati sarà bellissimo! »
(Ragazza che sta per essere mollata dal proprio ragazzo, di nuovo)
« Ok, se vuoi possiamo farlo da dietro. »
(Ragazza che si è appena riguadagnato il ragazzo)

L'arrivare vergine al matrimonio, o lo strenuo tentativo di riuscirci, è una sindrome psicologica attualmente quasi debellata tramite la mercificazione del corpo femminile nella società moderna[1]. È nota per essere l'unica malattia i cui untori, socialmente accettati e rispettati, dipingono come male assoluto l'unica cosa che rende la vita degna di essere vissuta senza dare alcuna motivazione credibile se non l'Inferno. Illustri esperti cominciano a sospettare che non sia altro che un'antica opera di trollaggio ante litteram.

Sintomatologia

Gli individui affetti sono solitamente caratterizzati da un'apertura mentale simile a quella di un paracarro, con la differenza che un paracarro non deriva da milioni di anni di evoluzione della specie. Caratteristica ricorrente nel loro set di comportamenti è la tendenza all'aggressività quando si fa loro notare che arrivare vergine al matrimonio per motivi morali è sensato quanto farsi asportare l'intestino crasso per finanziare una jihad in nome della Fiat.

Diagnosi e incidenza

È molto semplice distinguere un individuo sano da uno che vuole arrivare vergine al matrimonio: il secondo presenta un encefalogramma non dissimile da quello del cadavere di Napoleone Bonaparte.
Oltre i casi conclamati il morbo è presente anche in modo latente e diffuso nel senso comune che ha fatto del termine vergine sinonimo di brava ragazza. Chi non vorrebbe che la propria figlia fosse una brava ragazza ancora col sigillo di garanzia? Così a parità di culture, le ragazze sono nettamente più a rischio rispetto ai ragazzi. Quelli di costoro che vogliono arrivare vergini al matrimonio cambiano idea attorno al terzo mese di vita intrautreina, quando cominciano ad avere i primi desideri sessuali.
Per un maschio sarebbe assolutamente privo di senso: pendere anni, decine di migliaia di euro e salute per rimanere casti fino alla fatidica cerimonia per poi ritrovarsi a stare con la stessa donna per tutta la vita, pur sapendo che al giorno d'oggi il 50% dei matrimoni fallisce e che è sempre il maschio a dover pagare il mantenimento per quella viscida arpia alla quale probabilmente è anche stata assegnata la casa i figli.

A livello di diffusione geografica, i piccoli centri urbani tendono a presentare quantità preoccupanti di casi, quantità che aumenta all'aumentare dell'età media della popolazione locale. Questo dato avvalorerebbe l'ipotesi secondo cui la presenza di anziani abbia conseguenze nefaste sulla libertà sessuale a causa delle ciabatte volanti che ti tira tua nonna se scopre che ti fai le seghe. Purtroppo questo gruppo continua a sopravvivere poiché i suoi componenti sono interpretatori letterali del "crescete e moltiplicatevi".

Conseguenze a lungo termine

Le conseguenze della sindrome sono paragonabili a quelle di un terremoto di magnitudo 28 su una metropoli fatta interamente di cristallo. La specificità della malattia, inoltre, mette il partner del malato nella stessa condizione della compagnia di assicurazioni presso cui è assicurata tale metropoli. Il malato, per via della componente anosognosica dei sintomi, sarà assolutamente convinto di essere nel giusto. Non sorprende dunque il tipo di condotta che può avere il partner: nel migliore dei casi, arrangiarsi da solo; nel peggiore, abbandonare in autostrada il malato dopo averlo cornificato.

Motivazioni

Un tratto esclusivo di questa sindrome è la necessità dei soggetti affetti di darle una motivazione, un po' come se vi doveste giustificare per aver preso la polmonite. Perché arrivare vergine al matrimonio? Sono forse i valori di castità, purezza, amenità del genere? Motivi religiosi? Qualunque sia la risposta che vi verrà data, la verità è che sono tutte balle.

L'uomo che vuole arrivare vergine al matrimonio è ancora più pericoloso perché spara ancora più cazzate quando deve giustificarsi. In genere ha intorno ai 40 anni, è grasso, miope, bigotto e, ovviamente, non ha mai visto una donna nuda se non in qualche film, sito internet o spiaggia. Ecco il dialogo fra il 40enne che vuole arrivare vergine al matrimonio e una persona normale: "Insomma, hai 40 anni, che aspetti ad avere una ragazza o anche avere il tuo primo rapporto sessuale ?" "Niente è che voglio arrivare puro al matrimonio perché voglio che la mia purezza sia il regalo più bello per mia moglie...e poi ho avuto un sacco di occasioni ma...io ho detto di no...non posso gettare la mia verginità così...è una mia scelta..." "Sì ma lo sai che una donna, magari, si vuole anche divertire...poi con un uomo della tua età..." "No, se una donna non arriva vergine al matrimonio è una poco di buono, sicuro...divertirsi poi ? Ma certe cose non sono divertimento, il sesso è per procreare...insomma ma che domande che mi fai, tu sei figlio di una società edonistica che adora il diavolo". "Ok, sarà...intanto io vado dalla mia donna....mi attende in autoreggenti e perizoma...ciao" "vai, vai pure...." Il 40enne vergine andrà a casa a rovinarsi di seghe davanti a Chat Roulette o a qualche sito di lingerie.

Cure e palliativi

Esperto Dottore terapeuta di fama internazionale con due pazienti molto guarite.

Il metodo più semplice per guarire dal desiderio di arrivare vergine al matrimonio è anche il più naturale: aprire la finestra e guardare fuori. Infatti, uscire dal proprio universo fatto di arcobaleni e fiocchetti colorati e vedere che il mondo se ne frega della tua vita sessuale è un rimedio immediato ed efficace.
In alternativa, se il morbo è così acuto da impedire la cura, si possono alleviare le sofferenze dell'affetto e di chi gli sta vicino tramite:

  • Sesso orale: è universalmente noto e condiviso che la pratica del sesso orale sia quanto di più piacevole possa esserci per un uomo, almeno in circostanze ordinarie. Nessun'altra pratica, infatti, vanta la praticità, velocità, piacevolezza ed erotismo del sesso orale. Praticabile pressoché ovunque, essa protegge da gravidanze indesiderate, dalla noia e dalle reazioni negative derivanti dal costante rifiuto delle profferte sessuali del partner.
  • Sesso anale: per questa pratica valogono esattamente le stesse considerazioni fatte per il sesso orale. L'unica differenza è la sede anatomica e il fatto che quest'ultima necessiti di alcune operazioni preliminari e di alcune sostanze lubrificanti prima di essere pronta all'uso. Inizialmente, inoltre, la pratica può causare dolore. Ma d'altro canto alla nascita di ogni bambino il dottore lo sculaccia per farlo iniziare a respirare. Fa male all'inizio, ma poi torna utile per il resto della vita. Si potrà obiettare che il culo non è la sede anatomica adatta. A tale semplicistica obiezione si può replicare che la coppia non è la sede in cui negare all'altro atti (presumibilmente) esclusivi della coppia.

Si consiglia inoltre di rivolgersi alla Astemi Anonimi, che si è rivelata efficace nel liberare il soggetto dal 90% dei freni inibitori nel 150% dei casi.

Una prospettiva evoluzionistica

  • Prima regola dell'evoluzione: non parlare dell'evoluzione.
  • Seconda regola dell'evoluzione: non parlare dell'evoluzione.
  • Terza regola dell'evoluzione: lasciare tanta discendenza e quindi scopare tanto.

Secondo Darwin dunque chi decide di restare vergine per gran parte della sua vita è destinato ad estinguersi. Per il bene dell'umanità, speriamo presto.

Note

  1. ^ Poi dicono che sia qualcosa da condannare

Voci correlate