Antilocapra
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Antilus capram | |
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[[File:|220px]] Probabile aspetto dell'animale | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Pascoli erbosi e succulenti |
Regno | Animalia |
Phylum | Spesso lungo e lanoso |
Classe | Molta |
Ordine | Cavaliere dell'erba medica |
Famiglia | Cornidi |
Genere | Antilus |
L'Antilocapra di montagna, nome volgare di Antilus Capram Montis, è una specie estinta nel violinocene, dalle fattezze di una capra bipede rettilodattile a pecora. Il nome in italiano è dovuto a un errore del traduttore, un paranoico con la fobia dei serpenti, innamorato di tale Madia Antilonia, che pare non gliel'abbia mai data.
Morfologia
Le possenti zampe dalla forma reptiliana le consentono di saltare e percorrere i duri e impervi sentieri di montagna. I forti arti anteriori le permettono di smembrare la cacciagione, nonché di sollevare un massimale in panca pari a 125kg. La lunghezza è dovuta allo sviluppo nel corso dei secoli della particolarità emarginativa conosciuta come individualità fra gli individui. L'antilocapra è definito infatti come l'animale "braccino" per antonomasia e se gli chiedi in bar non offre mai. Alla nascita i cuccioli assomigliano notevolmente agli esemplari giovani della nostra capra domestica ( Capra capra capra capra capra sgarbina) salvo poi sviluppare sucessivamente la caratteristica posizione a novanta.
Evoluzione
L'antilocapra è un animale molto antico. La forma degli arti suggerisce che si sia evoluto parallelamente ai dinosauri e che per un motivo ancora sconosciuto sia sopravvissuto alla scomparsa dei grandi rettili, dovuto al grande debito ecologico scatenato dalla comparsa, ascesa e discesa in campo dell'Arcoresauro.
Negli ultimi decenni, si sono stati fatti dei ritrovamenti nei maggiori rilievi Europei, quali le Alpi, il Tibet e Tua sorella. Purtroppo non è mai stato ritrovato un esemplare integro, per cui una corrente d'aria della destra darwiniana, nel saggio "Una grandissima presa per il culo" flatula la teoria sulla quadrupedicità dell'antilocapra anche in età adulta. I grandi giacimenti di ossa di Antilocapra, sparsi in Europa nelle Alpi Scozie, le Beozie e soprattutto negli uffici di pianificazione dei palinsesti televisivi, sono ancora sfruttati (per altro la richiesta è in aumento) come materiale per spappolare le palle di simili di specie.
Estinzione
È stato appurato che la maggiorparte degli individui si estinse parallelamente all'introduzione dell'arte di appendere (nata immediatamente dopo la scoperta del fuoco) che comparvero nelle cucine delle caverne del violinocene. L'immagine accanto rappresenta un fallogramma (immagine GIF preistorica)scoperto negli anni sessanta nella famosa grotta di tua sorella, risalente a quando ti facevi ancora le seghe spiandola in bagno, che diede un importante impulso alla comprensione dell'estinzione dell'antilocapra. Si narra che si aggirino ancora in branco nelle Alpi venete, probabilmente per affinità con la caratteristica del braccino.
Comportamento
Essere nobile e pieno di sé. Animale schivo e introspettivo, ama meriggiare pallido e assorto misurando i campi solo e pensoso mentre sale il limitare di gioventù, cosa che rende molto difficile vederlo e poterne studiare le abitudini di gruppo.