Amanda Knox
Chi è
Amanda Knox, nata a Fort Knox (USA) dall'unione tra Amanda Lear e il suo dildo viola, viene adottata da Jack lo squartatore dopo il trasferimento della madre in Francia al seguito di Mohamed Dalì. Appresi i necessari rudimenti dal patrigno, si trasferisce a Perugia dove comincia un brillante percorso di studio all'Università per stranieri. Nei rari momenti liberi dai testi universitari, si dedica al volontariato e in particolar modo al tentativo di integrazione dei numerosi ragazzi di colore che affollano il capoluogo umbro. Data la mancanza di tempo, si industria per recuperarli in gruppetti più o meno numerosi.
Nonostante l'amore che nutre nei confronti degli afroamericani, si innamora di un italiano bianco affiliato al Ku Klux Klan, Mauro di So-so-so-solletico, del quale diviene la fidanzata storica.
Base dei suoi corsi di recupero per emarginati è l'appartamento che Amanda condivide con l'amica del cuore[citazione necessaria] Meredith, la quale, insensibile, pare non interessata a partecipare alle sessioni. Al contrario, Mauro di So-so-so-solletico, risulta essere particolarmente ingrifato favorevole all'idea.
Il fattaccio
È proprio durante uno degli incontri interazziali che si consuma il fattaccio: Amanda è intenta a simulare un angolo retto davanti alla TV mentre tre ragazzi di colore cercano di risolvere il quesito con la Susi[citazione necessaria]; Mauro di So-so-so-solletico, intanto, si dirige verso la camera di Meredith - la coinquilina di Amanda - con in mano un pene vassoio con té e biscotti.
Immaginatevi l'orrore che assale Mauro (di So-so-so-solletico) quando, aprendo la porta, vede la ragazza inglese che - con furia - si sta infiggendo una serie di coltellate.
Ripone il pene il vassoio e corre a soccorrerla, ma per la poveretta non c'è più niente da fare.
A nulla valgono nemmeno i tentativi degli altri quattro prontamente accorsi.
L'accusa
Spesso si abusa dell'aggettivo kafkiano, ma qui non ci si può esimere.
Il GIP incaricato per le indagini non trova niente di meglio che incolpare Amanda e i quattro ragazzi per il suicidio di Meredith.
Con quali motivazioni, poi? Uno degli indizi forti sui quali poggia l'accusa è il ritrovamento di tracce di residui organici appartenenti ai quattro uomini sul corpo della vittima, nonché i graffi delle unghie di Meredith sul viso angelico di Amanda.
La difesa
Fortuna ha voluto che la difesa degli imputati fosse assunta dall'avvocato Carlo Taormina, reduce dai successi nei processi[citazione necessaria] di Cogne e di Garlasco dove è riuscito ad ottenere per i suoi due assistiti, rispettivamente, una condanna ad appena trent'anni di lavori forzati, e l'impiccagione con tanto di sapone in bocca; questo sì che è un lieto fine come si deve! Taormina ha smontato punto per punto le accuse, fino a coprire di ridicolo le tesi del GIP. Ecco il testo delle fasi salienti della sua arringa conclusiva:
La sentenza
La scontata assoluzione di Amanda è documentata nella seguente foto, che la ritrae festeggiata dai professori al ritorno in Ateneo.
La sentenza (Il ritorno della)
Richiesto a furor di popolo, il 3 ottobre è nelle migliori sale cinematografiche di tutto il mondo l'attesissimo sequel: Il secondo tragico Amanda Knox, regia di Salvo Sottile, starring: Amanda Knox, prima donna indiscussa, sostituita dalla controfigura solo per le scene d'azione e di sesso (e forse neanche queste); la sciarpa di Raffaele Sollecito, scritturata come co-protagonista; il Giudice; l'avvocata Giulia Bongiorno; il fenomenale bastone nero di Rudy Guede; il vibratore rosa shocking a forma di coniglio di Amanda Knox, come Prova Definitiva nº1. Camei: il PM, non richiesto e non considerato; la verità, a cui è stata rifilata la parte di soprammobile scenico, dietro il ficus nell'angolo buio in fondo a destra; Silvio Berlusconi, come outsider e coach nella scena del sesso di gruppo. Infine, per gli occhi più attenti, per i veri intenditori del cinema d'autore, un Carneade della cinematografia "real horror": Raffaele Sollecito in arte "Babbi l'orsetto", come comparsa non retribuita.
la dignità di Meredith Kercher, già criticata da TV Sorrisi e Canzoni per la sua legnosità nella recitazione, non ha superato i provini ed è quindi stata esclusa dal film.
La prèmiere del capolavoro giallo è stata seguita da milioni di grandi e piccini, uomini (lì per le favoleggiate tette di Amanda Knox) e donne (per lo schiacciasassi anatomico del Guede), cattolici (per punire la lascività e la depravazione di quella malafemmina guastafamiglie della Knox) e laici. Il regista Sottile, i capelli incatramati da quintali quattordici di brillantina, ha presentato la sua opera dopo un balletto introduttivo, coadiuvato da illustri esperti forensici del calibro del generale Garofano, Roberta Bruzzone dagli indiscussi meriti scientifici, Barbara d'Urso e Guendalina Tavassi del Grande Fratello.
Palpabile la tensione al momento del verdetto, quando il giudice è uscito dalla camera di deliberazione, chiudendosi la braghetta. L'augusto magistrato è assurto allo scranno giudiziario e, con gravi parole, ha annunciato la sentenza: «In nome del popolo italiano, della legge e del buon gusto televisivo: la corte, visti gli articoli 1454/bis, 498 - come emendato dal decreto legge n.121 del 19 ottobre anno domini 1421 -, 1 2 3 stella!... del Codice di Procedura Penale, vista la bolla papale Crimen sollicitationis e visto il Malleus maleficarum, specificamente alla femmina Amanda Knox, dichiara:». A questo punto, non una mosca volava nell'aula. L'unico, sommesso rumore, era il tintinnare dei calici di champagne di Salvo Sottile ("Con questa ci campiamo un altro anno! Gigi, inquadra la faccia sconvolta della madre... l'occhio della madre! Non perdetevelo!").
«Condanna Knox Amanda Marie...» e qui c'è stato un "Noooo!" di disperazione. Ma non temete: il giudice, ridendo fra sé e sé e dicendosi che è proprio sprecato a fare il magistrato, ché doveva fare il tragediografo per come sa costruire la tensione, alla fine ha decretato: «Assolve entrambi gli imputati dai reati loro ascritti ai capi A, B, C, D, F, G, H, J, Z, YWX. Così decidiamo, decretiamo e approviamo. L'udienza è tolta, andate in pace». Amanda Knox è stata velocemente trasportata in America, scortata da due ali di ghostwriter, sceneggiatori e intervistatori adulanti che cercavano di blandirla con ricchi contratti e partecipazioni a talk show; Rudy Guede non si è reso disponibile per un'intervista, asserendo che in carcere ha "visto la luce" e ora tappa buchi nelle docce del carcere in qualità di "Visir di nerolandia"; il PM ha gorgogliato incredulo: "Ma come assolta? E il coltello? E il reggiseno? E gli alibi inventati? E il vibratore?", dopodiché è stato picchiato a sangue in quanto indubbiamente comunista, filosovietico e antiamericano... tsk, tsk, questi rossi, non capiscono che se non fosse per l'America, parleremmo tutti tedesco... ingrati, pezzenti...
Dato per disperso, ancora ammanettato nella gabbia degli imputati, dimenticato dalle guardie, dal giudice e dai media nella vuota aula, un certo secondo imputato, dal nome mai neanche registrato. Un cancelliere con trent'anni di servizio ha dichiarato: "Ma sì... coso... Solletico... quello che assomiglia ad Harry Potter!". Ma, giustamente, a nessuno frega niente.
Curiosità
L'abuso della sezione «Curiosità» è consigliato dalle linee guida di Nonciclopedia.
Però è meglio se certe curiosità te le tieni pe' ttìa... o forse vuoi veder crescere le margherite dalla parte delle radici? |
- A lei Bob Dylan ha dedicato Knoxing on Heaven's door.
- Dopo l'ennesimo successo, l'avvocato Taormina si dedica ora alla difesa di Pietro Gambadilegno.
- Amanda Knox usa Firefox, legge Max e suona il sax.
- A volte al sax sostituisce il piffero.
- Sua madre, per l'orgoglio di averla come figlia, ha partecipato al programma La Fattoria.
- Anche Amanda ha partecipato alla Fattoria: faceva la vacca.