A Passion Play

Qualora tu non abbia la più pallida idea su ciò di cui si parla in questa voce, dovresti fare un salto qui.

Ebbene sì. Questo utente dichiara ufficialmente: « Non ce l'ho fatta! » « È impossibile trovare qualcosa da dire su di me che sia più demenziale della realtà stessa. Parlarne normalmente genera così tante idiozie da mettere in crisi le fondamenta stesse di Nonciclopedia. » L'utente si scusa e rimane disponibile per chiunque volesse punirlo con il supplizio dello sparticulo.

« Quanto mi piace... »

(Emo su A Passion Play)

« Tsk... che filastrocca è mai questa? »

(Il tuo personaggio di Mount&Blade su A Passion Play)

La copertina di "A Passion Play", con la ballerina che si è suicidata dopo aver letto questo articolo.

A Passion Play (tradotto in itagliano in Un gioco di passione) è un album dei Gietro Tall; fu pubblicato nel 1973 ma non lo comprò nessuno perché nello stesso anno uscì un'insulsaggine dallo sciapo titolo, Il lato scuro della luna, che chissà perchè fece tremare il mondo della musica. Tra l'altro entrambi i dischi iniziano con un assolo di cuore pulsante, ed

alcuni esperti del settore sostengono che Roger Waters abbia copiato quest'idea proprio ai suddetti G.T. dopo averli sentiti per caso durante le prove in una sua vacanza ad Edinburgo...

Ma lasciamo perdere quel gruppetto di periferia e parliamo di A Passion Play (anche perchè sarebbe questo l'argomento dell'articolo): il protagonista è un certo "Ronaldo Pellegrino" e l'album è diviso in due parti, ma noi lo divideremo in quattro parti (non per nostra follia, la storia si svolge effettivamente in quattro atti).

Parte Uno: Morte e Funerali di Ronnie Pilgrim

« Ronaldo Pellegrino è morto! »

(Federico Nonliano al funerale di Ronaldo Pellegrino.)

Il Gioco di Passione inizia con il giovane uomo qualunque che si rende conto di essere morto (prima di lui forse c'era già riuscito Capitan Ovvio) ed assiste come fantasma al suo funerale; questo si tiene a Fulham Road, una viuzza assediata da truzzi a Londra. Quel giorno c'è molta confusione, e quindi il suo viaggio è silenzioso (un bel paradosso Andersoniano!). Imporvvisamente un angelo gli cade in testa, e lui si ritrova nell'aldilà.

Parte Due: Il Giudizio

Il nostro eroe arriva quindi in un cinema , dove gli dicono che gli hanno filmato la vita! Lì gli proiettano alcune parti fondamentali della sua vita, come il premio del piacere istantaneo vinto in qualità di capitano della sua squadra di Cricket, o la volta in cui la sua sorellina perse la verginità con un cavallo di nome George con la scusa di ripassare geografia; alla fine viene giudicato, sulle note della Danza della Foresta.

Ed ora... INTERMEZZO!

Intermezzo: La Storia della Lepre che ha Perso gli Occhiali

Si può facilmente capire che è un intermezzo, non sentite la musichetta frivola e intermezzante?

In questo stacco pubblicitario la povera lepre non trova i suoi occhiali... Per fortuna vari dei suoi amichevoli antropanimali la aiuteranno a cercarli... O almeno l'avrebbero fatto se la lepre non avesse tirato fuori il suo paio di occhiali da riserva!

Parte Tre: Viaggio negli Oltremondi

Due giorni dopo il giudizio (causa compilazione scartoffie burocratiche) il nostro Ronnie, nuovamente accompagnato dalla Danza della Foresta, si aggira per il paradiso; qui dovrà mettersi a confronto con due problemi della sua vita, l'agitazione e l'insoddisfazione, rappresentate dalle frasi: "andrò ai piedi delle nostre scale" e "tortino nel cielo"...

Insomma, il paradiso non lo soddisfa, (Ma del resto chi si accontenterebbe di passare l'eternita filosofeggiando e suonando l'arpa?) e dunque va da Dio Padre & Figlio a chiedere un redirect all'inferno. La Dio SpA decide che si può fare, e lo spedisce nella sopracitata fossa dei demoni bofonchiando qualcosa sulla sua sanità mentale.

Arriva dunque al cospetto di Lucy, che si vanta

di non inchinarsi davanti ad alcuna autorità... Nemmeno a dirlo, il nostro Ronaldo si pente di essere voluto andare laggiù

.

Parte Quattro: Da Magus Perdè. La Rinascita?

A questo punto il Pellegrino decide di non essere nè abbastanza cattivo per l'inferno nè abbastanza buono per il paradiso (nè abbastanza serio da poter ragionare meglio di un paguro ubriaco, ma a questo non ci pensa). Va da un tale mago disperso e gli comunica che sarebbe tanto bello avere una terza opzione (giustamente del purgatorio non si parla nemmeno, essendo la sezione dell'inferno dove vanno i dannati con buona condotta). Senza motivo apparente si ritrova quindi su una spiaggia dello Stige, insieme ad umani ed animali in attesa di non si sa bene coFINE