Utente:Retorico/sandbox/1

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La linea del cambio di data, secondo la definizione dell'Istituto Geografico Mondiale, è quella linea che corre dal Polo Nord al Polo Sud seguendo la curvatura terrestre e intersecando il paralleli fondamentali con un angolo pari alla metà del raggio di curvatura diviso per Pi greco.
Come però fece notare il cartografo .... già nel XVII secolo, questa definizione è imprecisa perché il Pi greco varia a seconda della latitudine e dell'umidità nell'aria per cui la linea non sarebbe più una retta seppur curva, ma una specie di zigzag semovente.
È irrilevante che il cartografo ... fosse stato rinchiuso in manicomio fin dalla nascita.

Com'era il mondo prima della sua istituzione

Fino al 1612, anno dell'istituzione della Linea del cambio di data, era tutto allo scatafascio: circumnavigando il globo


immaginaria che suddivide il globo tra domenica e lunedì.
Magellano, barbiere,


:


Il capitano Coock, uomo di rara intelligenza, pisciava sempre col vento in poppa
« Comandante, adesso lei percorre la biscaggina di prua in senso contrario e torna a bordo, cazzo! »
(La Capitaneria di porto a James Cook che scappava durante un naufragio)


James Cook (Middlesbrough, 1728, Hawaii, 1779) fu un navigatore, esploratore, topografo, cartografo e tecnigrafo inglese del XVIII secolo. Fu il primo a scoprire che tra l'Australia e la Nuova Zelanda ci fosse il mare. Compì tre viaggi nell'Oceano Pacifico con una sola pastiglia di ecstasy tagliata male.


Biografia

Cook nacque a Middlesbrough, nello Yorkshire, ma non se ne vergognò mai, almeno fino a quando non ci andarono a giocare Ravanelli e Festa.
Dopo gli studi da cameriere si trasferì in un villaggio di pescatori del nord dell'Inghilterra dove si diceva che le turiste tedesche la dessero via facilmente anche all'ultimo garzone di bottega.
Fu qui, secondo gli storici più autorevoli, che a Cook venne voglia di navigare per terre lontane. Alcuni dicono che fosse per la splendida vista mare della quale godeva dal bar dove lavorava, altri perché aveva messo incinta un rospo di Hannover. Comunque sia, s'imbarcò sulla Freelove, una nave con un nome che era tutto un programma.
Peccato fosse il programma sbagliato. Era infatti una nave che trasportava carbone, l'equipaggio era formato da soli uomini, e a lui toccava il ruolo di mozzo di botte. Nel tempo libero dai suoi brucianti doveri Cook, oltre a far largo uso di lenitivi anali, studiò matematica, astronomia e arte della navigazione perché era ancora indeciso se diventare un esploratore o un astronauta.

Visto che era così volenteroso gli venne offerto il comando di una nave al quale rinunciò non sentendosi ancora pronto, dopo che per un mese aveva cercato senza trovarlo il pedale del freno.

I sogni ad occhi aperti del giovane Cook

Il periodo delle grandi esplorazioni geografiche era finito da un pezzo, ma Cook era convinto che ci fosse ancora qualche terra da scoprire. I neozelandesi, per esempio, che vincevano i mondiali di rugby da dieci anni, dove cacchio abitavano? E il passaggio a nord ovest, se l'era inventato Piero Angela o esisteva davvero? Se Colombo aveva dimostrato che la terra era tonda, lui non poteva dimostrare che fosse pentagonale? Sullo Stelvio era stato Coppi a passare la borraccia a Bartali o viceversa? Con la camicia azzurra si può indossare una cravatta blu?

Il primo viaggio, quando non era ancora comandante

Assodato che per il momento al timone non ci sapesse fare più di tanto, venne imbarcato dalla Royal Navy nel ruolo del due di picche per le partite a briscola. Nei ritagli di tempo sfruttò ciò che aveva imparato negli studi facendosi apprezzare per aver disegnato con sufficiente precisione la mappa dell'isola di Terranova e con precisione ancora maggiore una serie a fumetti con protagoniste delle donnine nude.


Le esplorazioni

Il primo vero viaggio (1768-1771)

Ottenuto il foglio rosa e avendo superato l'esame di teoria, la Corona inglese gli affidò il comando del brigantino Endeavour nel tentativo di toglierselo dalle palle, e lo spedì alla ricerca della Nuova Zelanda.

- Corona inglese: “Comandante Cook, vorrebbe cortesemente salire su quella nave a cominciare a navigare sempre più lontano da qui fino a scoprire la Nuova Zelanda?”
- Cook: “Maestà, ma l'hanno già scoperta centocinquant'anni fa!”
- Corona inglese: “Ehm, sì, ma non siamo sicuri che ci sia ancora, potrebbe gentilmente andare a controllare?”
- Cook: “Sire, sarà un viaggio lunghissimo e molto periglioso, ci sono i cannibali, poi c'è buio, domenica c'è il derby...”
- Corona inglese: “Comandante, si sta rifiutando? Qui ora comando io! Lei sale su quella cazzo di nave e parte, intesi?”
- Cook: “Sissignore, sto andando.”


Dopo essersi fermato una cinquantina di volte a chiedere informazioni agli anziani che guardano i cantieri stradali, arrivò in Australia dove scoprì la barriere corallina andandocisi a sfracellare sopra con la nave. Sì riposò sei mesi nel mentre che qualcuno gliela riparava, poi ripartì alla volta della fantomatica Nuova Zelanda che, secondo i suoi calcoli astronomici, doveva trovarsi a sud, oppure a nord o in un punto qualsiasi compreso tra essi. Costeggiò la Nuova Guinea, la Papuasia e la Gonorrea, pensando di essere ancora nel porto di Sidney, poi virò a babordo tanto per variare un po' e si trovò in Indonesia dove la maggior parte dell'equipaggio morì di malaria pur di non stare più a sentire i suoi ordini:

« Barra a dritta di trinchetto! »
« Molla il bompresso! »
« Vai di bordeggio orzando a tutta randa! »
« Daje de tacco, daje de punta! »

Il ritorno fu meno glorioso della partenza, rimpatriato dalle autorità indonesiane come un marocchino qualunque.
I suoi diari furono comunque pubblicati e Cook divenne una sorta di eroe nella comunità scientifica che non riusciva a capacitarsi come un tipo tanto incompetente fosse riuscito ad andare così lontano.


Il secondo viaggio (1772-1775)

Tanta era la felicità di averlo di nuovo in patria, che appena sbarcato gli fu subito commissionato un altro viaggio, sempre con la scusa di andare a verificare che la Nuova Zelanda fosse ancora al suo posto.
Rassegnato, Cook assunse il comando della Resolution e decise di circumnavigare il globo a una latitudine molto meridionale per trovare finalmente quella cazzo di terra.

« Barra a sud e vaffanculo! »
(James Cook al timoniere all'uscite dal porto di Liverpool)

Peccato che ci fosse la Francia in mezzo ai coglioni, altrimenti avrebbe fatto davvero una bella figura.
In un modo o nell'altro riuscì a superare l'Europa e poi l'Africa, e avrebbe continuato a scendere se non fosse stato fermato da una colonia di pinguini che gli fece capire che forse era sceso troppo a sud.

« Ah, ecco perché la birra era sempre bella ghiacciata questi ultimi giorni. Barra a tribordo di sghimbescio! »
(Cook varia la rotta)

Come volle Iddio giunse in Nuova Zelanda e vide che era ancora lì, proprio dove la indicavano le mappe e telegrafò al re:

RAGGIUNTA N. ZELANDA-STOP-TROVASI ANCORA IN LOCO-STOP-RIVERENZE ET OMAGGI-STOP-JC-STOP


Rispose il re:

N. ZELANDA TROVASI ANCORA IN LOCO? BRAVO ALLOCCO-STOP-PROSEGUIRE VIAGGIO DIREZIONE EST-STOP-STARE LONTANO DA INGHILTERRA A LUNGO-STOP-IL RE-STOP-


L'Endeavour monta l'efficace invenzione di Harris per il calcolo del tempo

Cook proseguì il suo viaggio verso est scoprendo nell'ordine: la Nuova Caledonia, le calze Calzedonia, le isole Sandwich e l'arcipelago Hot dog. Arrivò fino all'Antartide e scoprì il ghiaccio, tornò a Tahiti e scoprì la figa, si spinse a ovest e scoprì il tabasco, poi l'equipaggio scoprì che era un coglione e lo buttò in mare. Oltre alle straordinarie scoperte, durante il secondo viaggio Cook collaudò un innovativo strumento segnatempo che facilitò la misura accurata delle longitudini..


Il terzo viaggio (1776-1779)

Nel suo ultimo viaggio Cook era nuovamente al comando della Resolution. Cook navigò verso nord e nel 1778 divenne il primo europeo a visitare le isole Hawaii, che lui chiamò "Isole Sandwich". Dalle Hawaii proseguì ed esplorò la costa occidentale americana attraccando presso il Nootka Sound sull'Isola di Vancouver, passando lo Stretto di Juan de Fuca. Esplorò e tracciò le mappe della costa dalla California allo Stretto di Bering. Fu inoltre il primo a raccontare del surf.

Lo stretto di Bering, nonostante gli svariati tentativi fatti, si rivelò impenetrabile. Questo viaggio fu molto frustrante per Cook che iniziò a soffrire di problemi di stomaco; secondo alcune teorie questi disturbi furono all'origine del suo comportamento sempre più irrazionale nei confronti dell'equipaggio.

Cook tornò alle Hawaii nel 1779, dove incontrò il re locale Kalani`ōpu`u e venne inizialmente scambiato per Lono, il dio hawaiano della fertilità. Tuttavia, il 14 febbraio presso la baia di Kealakekua alcuni indigeni rubarono una delle scialuppe della sua nave – questo genere di furti era abbastanza normale e solitamente alcuni indigeni venivano presi in ostaggio per ottenere la restituzione del maltolto – e Cook, in preda all'irrazionalità, ebbe un violento alterco con un folto gruppo di abitanti dell'isola, nella disputa furono esplosi alcuni colpi d'arma da fuoco e Cook venne accoltellato a morte. L'hawaiano ferito si gettò su di lui e lo uccise.

Note


Voci correlate