Tromba marina (strumento musicale): differenze tra le versioni

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== Voci correlate ==
== Voci correlate ==
* [[Antonio Vivaldi]]
* [[Antonio Vivaldi]]
*[[I Cesaroni|Alessandro Cesaroni]]: un diplomatico e musicista italiano del Quattrocento, appassionato (secondo le sue lettere) di ''Tromba' Marina''. Galeazzo del Ronconi, <del>cornista</del> cronista dell'epoca, ci segnala che il Cesaroni compose molto per il detto strumento, ma delle sue partiture non è rimasta alcuna traccia nota.
* ''Alessandro Cesaroni'': un diplomatico e musicista italiano del Quattrocento, appassionato (secondo le sue lettere) di ''Tromba' Marina''. Galeazzo del Ronconi, <del>cornista</del> cronista dell'epoca, ci segnala che il Cesaroni compose molto per il detto strumento, ma delle sue partiture non è rimasta alcuna traccia nota.
* [[Monocolo]]. Ma anche [[narvalo|monodonte]], il mitico bestio con un dente solo. Un Monodonte con il monocolo monotonamente suona il monocordo monopode... [[No comment]].
* [[Monocolo]]. Ma anche [[narvalo|monodonte]], il mitico bestio con un dente solo. Un Monodonte con il monocolo monotonamente suona il monocordo monopode... [[No comment]].
* [[Lovecraft|H.P.Lovecraft]]
* [[Lovecraft|H.P.Lovecraft]]

Versione delle 22:43, 8 gen 2010

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Per quelli che non hanno il senso dell'umorismo, su Wikipedia è presente una voce in proposito. Tromba marina (strumento musicale)

La tromba marina è uno strumento musicale a una sola corda, montata su un grottesco apparato a forma di cono gigante, dell'altezza di circa due metri. Malgrado si chiami tromba, non è affatto uno strumento a fiato ma fa parte della famiglia degli archi, e non ha nulla a che fare con il mare: si ritiene che il nome adugi, in realtà, sottintesi sessuali (vedi Storia).

Storia

L'unico pezzo veramente noto per questo strumento è il concerto RV 558 di Antonio Vivaldi, che sulla partitura autografa reca la scritta Due Violini / Tromba Marina, di pugno del bell'Antonio, con le ultime due parole sottolineate in rosso.

Tuttavia, nessuno ha mai veramente ascoltato questo concerto. Esiste una leggenda.

Sembra che all'epoca (all'incirca nel millesettecentoqualcosa) il Comm. Aristide Dal Pont, marito della nota violinista Marina Dal Pont, notasse il promemoria sulla partitura e, brandendo un lungo coltellaccio arrugginito, chiedesse al prete rosso, notorio donnaiolo, ragione di cotale annotazione. L'audace risposta del compositore veneziano, fu che esisteva veramente uno strumento con quel nome. L'incredulo pretese di vederlo.

Vivaldi prima prese tempo, fino a trascinare il sospettoso marito nel tramezzo del teatro, un luogo dove stavano accumulati gli oggetti più assurdi, una stanza dei rifiuti musicali. Dopo alcuni istanti, puntando un dito a caso, Vivaldi sostenne di aver individuato la tromba marina, afferrò un oggetto mostruoso, altissimo, vagamente triangolare con una stringa attaccata e alla richiesta dei suonarlo ne avrebbe tratto un sola, lunghissima e orripilante nota.

* TLOONNNNNNNNNNNNNNNNNNNNNNNNNNNNNNNNNNG! *

"Al solo sentire il suono emesso dal raccapricciante relitto, l'Aristide smarrì il senno, crollando a terra come fulminato e mettendosi subitaneamente a grugnire e rotolar nel fango (il quale notoriamente abbonda nei tramezzi), finendo per perdere alla fine ogni sembianza umana, simile a porco o a bestia ispida: infine, mandando acute strida, correndo a quattro zampe, egli abbandonò la sala concertistica, le calli e la città di Venezia istessa, rifugiandosi nelle lande più interne ove, a detta dei villici chioggiotti, ancor oggi vive e ivi si nutre." (Cronache venedighe, Pampùss von Trottenheim, 1754).

In seguito, lo strumento è stata utilizzato occasionalmente come coloritura timbrica nelle musiche per la scena: ad esempio, nel balletto dell'opera Serse di Jean Baptiste Lully.

Quest'oggetto è stato usato nel teatro musicale dal XV secolo fino alla metà del XVIII secolo, sia per far musica che altre cose (da Cronache venédighe).

Nomi alternativi

Sembra che l'epiteto venga dal nome di alcuni istituti religiosi. La cosa è probabile: infatti la maggior parte degli esemplari che possediamo ci viene da istituti religiosi femminili; del resto, in tedesco la tromba marina è chiamata Nonnengeige (letteralmente violino delle suore), con altri possibili sottintesi sessuali[1].

Ufficialmente classificato, al tempo del re francese Francesco I, nell'ambito della Musique de l'Ecurie (vedi anche collegamento in lingua francese per maggior dovizia di particolari, completate dalle illustrazioni di Fragonard), venne utilizzata ben più raramente all'epoca di Luigi XVI - che la riteneva uno strumento contro natura.

Fattezza, suono e timbro

Derivata dal monocordo medioevale, la tromba marina possiede una sola corda. Ciò nonostante, secondo il trattato di organologia[2] di Michael Praetorius, lo strumento poteva arrivare ad avere una corda più lunga: secondo i casi la corda poteva essere simpatica o antipatica, a seconda dell'umore dello strumento e delle condizioni atmosferiche.

L'altezza supera i 2 metri. La cassa di risonanza, ricavata dal guscio di uno shoggoth, somiglia a quella di un'arpa, con un manico nel prolungamento della tavola.

L'unica corda, sfregata da un archetto solido, è fissata ad un cavalletto: la particolarità di quest'ultimo consiste nell'avere un solo piede fisso (monocordo monopode). L'altro, leggermente distanziato, percuote la tavola (o cassa) armonica in base alla vibrazione assegnata dall'arbitro: questo effetto di percussione è chiamato tromba, per via dell'analogia con questo strumento. Né si tratta dell'unica analogia: la tromba marina è suonata sugli armonici naturali della corda, in modo tale da rifarsi alla stessa scala incompleta e talvolta naturalmente stonata, delle trombe dell'epoca, fino a raggiungere l'effetto noto nell'ambiente come "pistone musicale". La somiglianza, in effetti, è sorprendente.

Antiche credenze

In tempi antichi si pensava che le trombe marine fossero dei mostri marini. Nel 1687 il pirata-esploratore inglese William Dampier riportò su carta l'avvistamento di una tromba marina, scrivendo[3]: «Una tromba appare come un piccolo pezzo sfilacciato di nube o di tessuto, che pende come un pennone dalla parte più nera di esso. Di solito pende inclinandosi. Quando la superficie del mare comincia a muoversi, vedrete l'acqua, per circa cento passi di circonferenza, schiumeggiare e girare in tondo prima piano, poi più velocemente, fino a quando vola verso l'alto a formare un oggetto conico, altissimo. Così continua per mezz'ora più o meno, fino a quando l'aspirazione cessa. Allora tutta l'acqua che stava sotto la tromba cade di nuovo in mare, provocando un gran frastuono - insolitamente in do diesis - e movimento disordinato del mare». Si sperimentarono vari metodi per dissolvere le trombe marine, dalle cannonate all'urlare e pestare i piedi sul ponte delle imbarcazioni, e scoppiare in lagrime chiamando la mamma; ma su quest'ultimo metodo perfino Dampier commentò: «Non ho mai sentito dire che si sia dimostrato di qualche utilità».

Voci correlate

  • Antonio Vivaldi
  • Alessandro Cesaroni: un diplomatico e musicista italiano del Quattrocento, appassionato (secondo le sue lettere) di Tromba' Marina. Galeazzo del Ronconi, cornista cronista dell'epoca, ci segnala che il Cesaroni compose molto per il detto strumento, ma delle sue partiture non è rimasta alcuna traccia nota.
  • Monocolo. Ma anche monodonte, il mitico bestio con un dente solo. Un Monodonte con il monocolo monotonamente suona il monocordo monopode... No comment.
  • H.P.Lovecraft
  • One Piece

Note

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  1. ^ prete, suora, ... umf!
  2. ^ storia degli strumenti, che diamine!
  3. ^ Riportato in un articolo di Eiichiro Oda, in "One Piece" 1278268.

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