Società Sportiva Lazio

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ROSICONE!!!


Che c'è, non ti piace quello che c'è scritto qui?! Se ti senti ferito nell'orgoglio puoi benissimo andare a piagnucolare dalla mamma oppure gentilmente qui. Qui facciamo dell'ironia su tutto, e se non ti va bene sorridi: presto riceverai un calcio rotante sui denti.

Disambiguazione – Oops! Forse cercavi Lazio campione d'Italia, vedi Serie B.
Nonquote contiene deliri e idiozie (forse) detti da o su Società Sportiva Lazio.


Società Sportiva Lazio
(Stemma)
Lo storico e glorioso stemma d'aa Lazzio
Nazione Italia
Città Roma
Fondazione 1900
Motto Tanto Semo Nadi Brima!
Allenatore Edoardo Reja
Capitano Nessuno lo ha ancora capito perché di solito dopo 3 o 4 partite viene venduto al Milan
Scudetti vinti Scudetti vinti
« AAA cercasi Lazio. BBB trovata 11 volte! »
(Tipico annuncio sul giornale locale.)
« Piuttosto che fare un favore alla Roma, torno a far prostituire mia madre! »
(Qualunque tifoso laziale.)
« Per i tifosi sono una bandiera  »
(Paolo Di Canio ex giocatore di Ternana, Juve, Napoli, Milan, Celtic, Sheffield, West Ham, Charlton, Cisco Roma. Più che una bandiera una banderuola.)
« 'Sta squadra è 'a mejo e st'anno 'o dimostramo come quanno avemo vinto 'o scudetto! Daje aquilotti!!! »
(Tifoso laziale medio che scrive sul suo diario segreto.)
« Ci toglieremo molte soddisfazioni! »
(Claudio Lotito prima di passare l'ennesima stagione con la speranza di non retrocedere.)


La SS Lazio (SchutzStaffel del Lazio, chiamata anche S.S. Quajie, Formellese o Ciociaria FC), è una società di calcio italiana fondata a Valmontone o forse a Velletri nel millenovecendo. È indubbiamente la società più antica dell'agro pontino, nota per essere piuttosto snob nonostante le proprie origini burine, trattoresche e vanghesche. Conosciuta anche come "La terza squadra di Milano", gioca le sue partite nello stadio di Old Trattor, situato in aperta campagna, munito di ampio parcheggio per i trentamila trattori che i tifosi usano per andare a vedere la partita.

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Le imprese calcistiche e societarie

Nel 1927 il fascismo aveva il vizio di prendere quello che esisteva, cambiargli nome e poi magari prendersene la paternità. Breuil divenne Cervinia, Il 1927 divenne l'Anno V EF, e cambiamenti furono imposti anche nel calcio: mentre a Milano l'Inter fu costretta a prendere la denominazione di Ambrosiana ed il Milan ad aggiungere una «o» in fondo al suo nome, a Roma il fascismo impose al Roman di far cadere l'ultima lettera dal nome, vi accorpò le altre squadre della Capitale e si prese il vanto di aver creato una squadra di calcio.

I presidenti di Roman, Fortitudo, Alba e Lazio vennero convocati con dei telegrammi per comunicare loro la decisione del partito, ma alla riunione non si presentò il presidente della compagine biancoazzurra. Quest'ultimo venne quindi immediatamente rintracciato dalla polizia presso un pascolo alla periferia di Formello, recuperato e condotto a forza anche lui al cospetto del prefetto. Il presidente della Lazio si giustificò dicendo di non saper leggere e quindi d'essere stato impossibilitato nella comprensione del messaggio ricevuto. Venne quindi messo al corrente del desiderio di creare a Roma una squadra di calcio degna della capitale, che le portasse onore e vittorie e della conseguente decisione di fondere le squadre della città.

Paolo Di Canio, fuoriclasse di fascismo, festeggia il suo ennesimo cambio di maglietta

Era ovvio che la Lazio non poteva in alcun modo contribuire alla rappresentanza di Roma e il presidente venne allontanato con grande gioia dei presidenti delle altre società, che per alcuni istanti avevano temuto di dover fondere le loro compagini con una società anti-romana e pecoreccia.

Squadra di calcio di fama internazionale, conosciuta anche nell'est Europa, tra il 1961 ed il 1988 fa l'ascensore tra la serie A e la B, fermandosi nel campionato cadetto per ben 11 anni, per meriti calcistici ed extra-sportivi. In B la Lazio continua a mantenere un profilo basso: delle quattro promozioni in serie A, solo una avviene con la vittoria del campionato cadetto, mentre nelle altre riesce a risalire nel massimo campionato solo classificandosi seconda o terza. Malgrado questo, è proprio in B che raggiunge la maggiore glorificazione della sua storia, salvandosi dalla retrocessione in C negli spareggi.

La Caciotta dei Burini, il prestigioso trofeo conquistato al famoso triangolare di Norcia. Da allora ha preso i colori della squadra

Nei gloriosi anni passati nel campionato cadetto, ricordiamo delle grandi azioni di gioco della squadra prontamente raccontate dagli speaker laziali:

« Garcio dar gandone de Manfredonia, 'ngurnata ar volo de Giordano... Trongo!!!!! Lu stadio è 'ndelirio... Ladsie! Ladsie! Ladsie! »

Caratteristica peculiare di questa compagine, è da sempre la gloriosa campagna acquisti, che porta a Formello giocatori del calibro di Giggi Er Buzzicone, Gianni er Puzzone dalla Virtus Velletri e Nino er Caciottaro: il presidente Claudio Lotito infatti, firma da anni contratti milionari con giocatori del calibro di Pippo Franco, Martufello e Antonella Clerici. Tutto questo permette sempre alla squadra di piazzarsi prima in classifica già all'inizio del campionato, salvo poi perdere tutte le partite nel girone di ritorno o ritrovarsi quart'ultima in odore di spareggio per la retrocessione.

Il Prestigioso SuperPortapenne Italiano vinto dalla SS Lazio

Partecipa svariate volte, e con ottimi risultati, a prestigiose competizioni quali l'Europa LIG, la Coppa Italia e la Portapenne Cup. In queste gare i più famosi rivali della Lazio in Europa erano il Villareal, il Levski Sofia e i pluricampioni dei Bulli Rossi di Salisburgo, vincitori di 20 Coppe dei Bulloni che vantano numerosi fan in tutti i bar e pub del mondo.

Meritatissimo lo scudetto della stagione 1999/2000, vinto all'ultima giornata contro la Reggina e soffiato ad un'esterrefatta Juventus. Malgrado sugli spalti ci sia stato un po' di confusione, coi tifosi del Sora e del Latina indecisi su quale squadra tifare, alla fine c'è stato un vero tripudio in campo e 5 giorni di festeggiamenti indetti a Formello. A Viterbo e Frosinone hanno dichiarato festa cittadina, ed hanno dedicato all'evento le locali sagre della porchetta e del cocomero, destreggiandosi in gare di rutti e di trotto sulle pecore.

Incredibilmente si apre un periodo fortunato per la squadra che non è mai retrocessa in serie B.

Calcio e politica

L'aquila, simbolo della Lazio

I laziali si definiscono di estrema destra, anche se il motivo è dato da un banale equivoco: alcuni tra i più saggi del gruppo, i portatori della cultura, per ovvie ragioni divennero i capo-tifosi e scoprirono per caso dell'esistenza di un gruppo tedesco molto forte e molto duro[1], chiamato SS, esattamente come la loro squadra. Si innamorarono soprattutto delle immagini di quei severi uomini del nord, con i loro capelli corti ed il braccio teso per il saluto e decisero di prenderli come modello, anche se ignoravano il vero significato di quel gesto.

Calciatori famosi