Giuseppe Parini: differenze tra le versioni

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[[File:Parini figo.jpeg|right|thumb|250px|La foto profilo FB di Parini]]
[[Categoria:Personaggi]]{{incostruzione}}
'''Giuseppe Parini''' (A casa sua, [[23 maggio]] [[1729]] - in un lupanare, [[15 agosto]] [[1799]] - sala rianimazione, [[16 agosto]] [[1799]] - esplosione nucleare presso Lomazzo, [[1 luglio]] [[2048]]) altresì noto con gli pseudonimi '''Ripano Eupilino''' per le poesie, '''Darisbo Elidonio''' per l'''Arcadia'' e '''BigCockDevastator''' su [[PornHub]], è stato uno [[scrittore]], [[insegnante]], abate, [[abaco]] e baco [[Italiani|italiano]], anche se secondo alcuni psicolabili era un trattore volante e per i suoi rivali uno scemo; ma anche per chi non era suo rivale.

[[File:Giuseppe Parini.jpg|right|thumb|280px|Giuseppe nella sua posa sexy]]
L'ebete Giuseppe Parini(Bosisio, 23 maggio 1729 – Milano, 15 agosto 1799) è stato un poeta, librettista ,traduttore italiano e un pornostar internazionale. Membro dell'Accademia dell'Orcodi*, fu uno dei massimi esponenti del Neoclassicismo,dell'Illuminismo italiano e del voyeurismo.
== Biografia ==
== '''L'infanzia e gli studi''' ==

Giuseppe Parini nacque in Brianza, a Bosisio (oggi Bosisio Parini,domani Bellnomedimerdacheavevamo provincia di Lecco), sul lago di Pussyano da Francesco Maria Ludovica Francesca Roberta Eleonora Martina Sara Parini (il padre,forse), modesto commerciante di riviste osè, e da Angiola Maria Luca Anselmo Brenda Caspani(la madre,altrettanto incerta), sorella del [[ArcinDucaVescovosuaMaestàgranSignoreDiointerraOnorevole]] venditore di banane (quelle dal bollino blu,e non solo) di un paese vicino. Grazie al lavoro del padre,dello zio e della provincia di nascita, Giuseppe(per gli amici Abhdullahcèlhadaquàalha,e per quelli di Maria... non lo so) intraprese la carriera iniziale dello scrittore di storie hot. Quella del poeta era una famiglia di estrazione popolare e numerosa: i genitori, non potendo permettersi preservativi, con il padre eccitato dalle sue riviste e la madre dalle storie del figlio,crearono una squadra di calcio con relative sostituzioni,tribunari,staff e qualche tifoso. Per questo mandarono via Giuseppe dato che non potevano mantenere il figlio agli studi. Lo affidarono, a dieci anni, alle cure di una prozia Anna Maria Lattuada pedofila ovviamente,che abitava a Milano. Da qua il ragazzo smise di scrivere storie per passare ai fatti. Giuseppe divenne un grande porno-attore(alcuni scienziati lo considerano come prozio di [[Rocco Siffredi]]). Iscritto alle classi inferiori delle Scuole Arcimbolde, gestite da padre [[Claudio Bisio]] e sorella Cortellesi.
Nel 1741 la prozia lasciò in eredità al nipote dodicenne una modesta rendita annua sui beni immobiliari,una [[Ferrari]],un Iphone6,un [[Tricerobbilatheurus Carnevicolbolo]],una navetta spaziale e la ricetta della [[coca-cola]] snobbata da Giuseppe che la considerava proprio una merda; a condizione che divenisse sacerdote. Il giovane, che aveva problemi di salute e di vista,desiderava continuare gli studi, si avviò così al sacerdozio (verrà ordinato nel 1754 e ricevuto al tavolo nel 1756 con sdegno dei clienti) proseguì gli studi senza grande profitto,era un cane e [[ameba]] come risulta dai registri della scuola che nell'anno 1749-1750 così riportano:{{Cit| Parinus Joseph: ut strunzum, subdole per alitorum pesantis; ut gran figliarum dae troium|Il professore di latino}}.

{{Cit|Parini Giuseppe:[[Leopardi Giacomo]] in confronto è il [[David di Michelangelo]]|Professore ed.fisica}}


Gli scarsi risultati negli studi sono dovuti sia al fatto che, era cieco,cerebreleso,inchiacchiato perchè non sapeva cucinare e non aveva il caricabatteria dell'Iphone. A causa delle difficoltà economiche, il giovane fu costretto a dare lezioni private e a copiare carte per vari studi legali e illegali, sia soprattutto ad una sua spiccata insofferenza verso i metodi rigidi e antiquati d'insegnamento.
Degli anni trascorsi in quella scuola conservatrice anche se prestigiosa, della quale furono allievi anche Pietro Verri , Cesare Beccaria , [[Cicciolina]] e [[Chuck Norris]] gli rimasero più che altro la lettura personale dei classici [[greco-latini]] ,[[Anglo-Franco-Italo-Antonio]] e i famosi scritti in burundese di moda all'epoca(fra i più importante [[Abubeahdbibuhuh]] e la commedia [[Vugliu banana banana]]. Negli anni successivi fu chiamato dalla Simona Ventura per andare sull'Isola dei Famosi. Giuseppe già sfigato,triste e affamato perchè non aveva ancora imparato a cucinare,non accettò.


== '''Membro dell'Accademia dei Trasformers''' ==

Grazie ad un provino ad [[Hollywod]],il Parini venne accolto nel cast del film [[Trasformers]] dove conosciuta la bella [[Megan Fox]] si innamorò ed ebbe una storia con lei. Ai giornali di [['''Cioè''']] l'attrice attribuiva questo colpo di fulmine allo sguardo sexy(foto in alto). Secondo [[Chi]] ,l'amore,era sessuale per le grandi dote dello scrittore pornostar;d'altronde Signorini di pacchi ne mastica parecchi. I due però non ebbero fortuna. La Megan amante della coca-cola lasciò il marito scoprendo che aveva buttato la ricetta,ora per colpa sua segreta. Alcune fonti vicino all'attrice dicono che a Parini puzzava davvero l'alito. Parini ora è triste. solo con le amanti e un pupazzetto di [[Pikachu]]. Prova a fare qualche lavoretto qua e là:


== '''I lavori part-time''' ==

*inviato di striscia la notizia
*benzinaio
*ghostbuster
*ghosthunter
*ghostfucker
*ghostdriver
*il film ghost
*meccanico
*olimpiadi di atletica
*olimpiadi di nuoto
*tutte le olimpiade per I diversamente abili (venendo batutto anche qua)
*cameriere
*cuoco a venezia(causa del suo esilio a milano l'intossicamento da ostriche marce servite come fresche)
*colf
*golf
*wolswagen.

== '''Il giorno''' ==


Ultimo di dieci [[fratello|fratelli]], tutti gran bastardi, nasce da due genitori commercianti, gran bastardi anch'essi.<br />
Il giorno è la più importante,meno dimenticata,divisa in atti,moltiplicata al cubo opera di Parini.
Sin dal concepimento fu vittima di infamie, e infatti durante la gestazione la madre beveva [[vodka]] in quantità slave, dal momento che erano già nati 9 figli normali e quindi uno tardo che facesse cose stupide ma divertenti ci stava. Il tentativo non riuscì.<br />
Appena nato fu messo in incubatrice nonostante fosse nato normalmente dopo 9 mesi di gestazione.<br />
Lo fecero uscire dopo quattro anni.<br />
Non è un caso che la prima parola detta da Giuseppino fosse: "aiuto"!


Alle [[Scuola elementare|elementari]] lo mandarono a studiare da un religioso psicolabile che costrinse il bambino a studiare a memoria tutta la vita dei santi compreso [[Padre Pio]], non ancora esistito. A 11 anni, quando stava per nascere la passione per la [[figa]], una prozia stronza lo costringe a prendere i voti altrimenti non gli avrebbe dato l'eredità. Non potrà mai nemmeno masturbarsi perché [[Gesù Cristo]], infame pure lui, quella vicenda la prese sul serio: vigilerà sul povero Parini fino alla morte perché ''ei'' non compiesse [[Masturbazione|atti impuri]]; le [[Testicoli|palle]] di Giuseppino col tempo raggiunsero le dimensioni delle uova di uno [[struzzo]], e diventate ormai incapaci di trattenere [[sperma]], lo invieranno verso il cervello rendendo Parini il maniaco ipersessuale delle Odi composte in senilità.
Si suddivise inizialmente in Il risveglio,Il mezzodì,La notte. La notte fu poi divisia in I vespri,La sera,Le attività a letto. Allora l'ultimo atto era quello più amato dal pubblico teatrale. Il Giorno narra di un giovin Signore nella sua attività giornaliera...e per farla breve che di scrivere tutte le cose seriamente non ne ho voglia,Parini fa sarcasmo ,sembra elogiarlo invece ne risalta la monotoneità e dice che il giovin Signore è uno sfigato perchè fa festini dorme viene imboccato e tutto così monotono ecc ecc ecc troppo lungo. Uno dei più sentiti racconti nel giorno è La vergine cuccia.


[[File:NONNA1.jpg|left|thumb|Il piccolo Parini faceva leggere le proprie opere ai parenti. Qui la reazione della nonna alla domanda: ''"Nonna ti è piaciuto?"’']]
La vergine cuccia
Nel [[1754]], dopo essere diventato [[sacerdote]], viene scelto (guardacaso proprio lui) dal vescovo per svolgere una pericolosa missione evangelica a [[Chernobyl]]; tornerà dopo un anno a [[Milano]] visibilmente cambiato, anzi, trasformato, dal momento che gli era spuntata la coda e la pelle era diventata giallo ocra. La trasformazione gli permise di entrare nell'Accademia dei Trasformati, dove avvenivano accese discussioni soprattutto grazie a [[Cesare Beccaria]], che sputava fuoco quando parlava. Oltre a Beccaria facevano parte dell'Accademia tutti quegli intellettuali mutati biologicamente come i fratelli Verri, che per un tragicomico caso del destino si trasformarono in bacon, Giancarlo Passeroni, dotato del potere di leccarsi il gomito, Domenico Balestrieri, metà uomo metà aspirapolvere e il fondatore Giuseppe Imbonati, il terribile Giuseppe Imbonati.


Dopo il ritorno a Milano diventa precettore, a casa del conte Gabrio Serbelloni e della duchessa Maria Vittoria Mazzanti Viendalmare, della contessina Pia Serbelloni Mazzanti Viendalmare, alla quale insegnerà (male) cose assolutamente inutili come lanciare bottiglie per il varo di una nave. Gabrio Serbelloni si accorge che stava pagando un assoluto inetto e lo caccia a pedate.
Questa merita, perchè è una cagnetta o cagna, molto cagna,che per un piccolissimo pestone si mette a miagolare, piangere, chiedere aiuto per un piccolissimo e involontario colpetto subito da un servo.Questa cagnetta morde il servo che ha una reazione scalciandola lievemente via. Questo servo era fedele da 10 anni al Signore ma per questa stronza di una cagnetta di m***a vien cacciato e sputtanato dalla padrona con tutti gli altri nobili e questo povero servo non verrà mai più preso in lavoro, per questa cagnetta che sembra quasi sorridere della notizia ed essere felice per la vendetta subita...questa cagnetta più che vergine era una gran troia!


Evitato come la peste da tutti si ritrova a fare da precettore al figlio di Giuseppe Imbonati; no, non a quello normale, Michelino, a quell'altro, quello che aveva preso dal padre le psicosi e la violenza per futili motivi: il piccolo Carlo Imbonati. Parini non servì come precettore, bensì come giocattolo per il piccolo Carlo, che si divertiva con lo scrittore comasco lanciandolo contro i muri o usandolo per bizzarri esperimenti. Parini riuscirà a scappare solo dopo 9 anni, uscendone completamente devastato psicologicamente, tanto da iniziarsi a considerare la seconda reincarnazione di [[Maurizio Costanzo]].


Fuggito, cerca un lavoro statale e lo trova, ma sfortunatamente per lui come regista di opere [[Teatro|teatrali]] nell'ospizio per malati di [[Alzheimer]]; durò solo sei mesi, dopo i quali fu rinchiuso in gattabuia per aver spaccato una bottiglia in testa ad un vecchio reo di dimenticare continuamente la stessa battuta.
Dal [[1769]] diventa professore delle scuole palatine, e fino all'arrivo dei francesi non si segnala nulla di interessante a parte una rissa tra Parini, [[Dante Gabriel Rossetti]], [[Alfredo Pedullà]] e un [[coccodrillo]] avvenuta per motivi sconosciuti.


Arrivano nel [[1796]] i [[Francia|francesi]] e nel [[1799]] Parini si spegne, poi gli cambiano le pile e torna a funzionare.<br />
== '''La composizione delle Odi''' ==
Oggi dirige un ristorante vietnamita a [[Parigi]] insieme ad altri personaggi famosi creduti morti come [[Elvis]], [[Hitler]], [[Sergio Mattarella]] e [[Pippo Franco]].


== Opere ==
{{cit|Va per negletta via
Non ignor l'inutil puzza di merda


[[File:Meme Robert Downey Jr.jpeg|left|thumb|250px|In effetti rompeva il cazzo]]
La calda feciata è comun origine,
* '''Alcune poesie di Ripano Eupilino'''; opera pubblicata sotto pseudonimo da Giuseppe Parini temendo facesse cagare, ottiene un successo clamoroso, tuttavia gli enormi incassi non vanno a Parini ma ad un [[benzinaio]] della Val Brembana che si chiamava appunto Ripano Eupilino. Dopo aver scoperto l'enorme somma persa Parini tenta il suicidio, chiudendosi in una gabbia di [[Leone|leoni]] affamati; tuttavia quei leoni erano [[vegani]] e il tentativo fallisce.
* '''Dialogo sopra la nobiltà'''; opera che Parini pubblica col suo vero nome, sperando di fare denaro e non ripetere gli errori del passato. Non calcolò tuttavia che gli insulti contro i nobili, corredati di [[bestemmia|bestemmie]], imprecazioni, disegni osceni e molto altro alto avrebbero attirato le loro ire. Infatti assoldarono dei sicari che gonfiarono Parini come una zampogna.
* '''Il Giorno'''; non sapendo che fare Parini decide di spiare un [[nobiltà|aristocratico]]; da tale spionaggio nasce quella terrificante opera nota come ''Il Giorno'', in cui descrive al rallentatore e minuziosamente ogni minuto della giornata del nobile, partendo dalla pisciata mattutina, con annessa sgrullata, per arrivare al pranzo, la passeggiata a Parco Sempione, la limonata a Parco Sempione, la scopata a Parco Sempione, il ritorno a casa, la cagata, e infine la serata al Fabrique di [[Marcelo Burlon]] dove il nobile sboccia l'Armand de Brignac. La narrazione si blocca alle 02:34 quando il nobile si accorge di essere spiato e gonfia Parini come una zampogna. L'opera è terribilmente lenta, noiosa, Parini se ne rende conto e la pubblica col nome di [[Vittorio Alfieri]].
[[File:Paperino con rigonfiamento sulla pancia che somiglia ad una erezione.jpg|right|thumb|250px|Il Parini senile era davvero un pervertito, si eccitava per tutto. Qui è ritratto dopo aver visto una vertebra di moffetta lievemente somigliante a una vagina]]
* '''Le Odi'''; cominciate a scrivere subito dopo la pubblicazione del Giorno, che costrinse Alfieri, ritenutone l'autore, a scappare in [[Inghilterra]] per sfuggire ai critici infuriati, le Odi rappresentano il terrificante calo d'ispirazione di Parini, che non sapendo più cosa scrivere si mette a descrivere poeticamente ogni cosa vedesse o accadesse, anche le più stupide ed inutili, e si ricordano:
** ''La salubrità dell'aria''; ode in cui Parini descrive il mutamento dell'aria a seguito di una [[scorreggia]], versificando accoratamente sul culmine dello spargersi del fetore di [[uovo]] marcio, in cui ''«l'aere divenne si mesto/ che dal sonno divenni desto/e dissi pel fetor che mi destò:/oibò, qualcuno sotto si cacò?»''
**''Il bisogno'', Parini descrive i torcimenti dello stomaco dovuti alla [[diarrea]], giunta a bussare al porte del [[culo]], e la disperazione perché il cesso era occupato dallo [[zio]]. Famosissimo il verso in cui Parini si rivolge allo zio: ''«APRI DEVO CACARE NON CE LA FACCIO PIÙ»''.
** ''La caduta''; scritta a 56 anni, Parini si lamenta delle sue palle, scese di venti centimetri. L'ode descrive il movimento ballonzolante dei testicoli, la possibilità di utilizzare la lunghissima sacca scrotale come lazo e della previsione che utilizzerà questa come fune da bungee jumping quando raggiungerà i 100 centrimetri.
** ''L'evitazione''; dolorosa rimembranza di quando chiuse la zip dei [[jeans]] tranciandosi il prepuzio.


In vecchiaia, in quella che è definita terza parte delle Odi, Parini compone pervertitissimi versi strabordanti di inquietanti venature erotiche, disturbanti brividi sensuali e immagini oltremodo spinte che fecero chiudere lo scrittore in un centro di riabilitazione per erotomani, con un grado d'urgenza peggiore di altri ricoverati come [[Glenn Quagmire]].
Che sol bastardo fà fermentare.


{{scrittori}}
Inutile unir può al vento,la pioggia
{{Latrina|giorno=09|mese=07|anno=2017|votifavorevoli=5|votitotali=5|argomento=letteratura}}


[[Categoria:Italiani]]
Che la rende terribil fanghiglia|[[L'insalubrità dell'aria]]}}
[[Categoria:Scrittori]]
[[Categoria:Poeti]]

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La foto profilo FB di Parini

Giuseppe Parini (A casa sua, 23 maggio 1729 - in un lupanare, 15 agosto 1799 - sala rianimazione, 16 agosto 1799 - esplosione nucleare presso Lomazzo, 1 luglio 2048) altresì noto con gli pseudonimi Ripano Eupilino per le poesie, Darisbo Elidonio per l'Arcadia e BigCockDevastator su PornHub, è stato uno scrittore, insegnante, abate, abaco e baco italiano, anche se secondo alcuni psicolabili era un trattore volante e per i suoi rivali uno scemo; ma anche per chi non era suo rivale.

Biografia

Ultimo di dieci fratelli, tutti gran bastardi, nasce da due genitori commercianti, gran bastardi anch'essi.
Sin dal concepimento fu vittima di infamie, e infatti durante la gestazione la madre beveva vodka in quantità slave, dal momento che erano già nati 9 figli normali e quindi uno tardo che facesse cose stupide ma divertenti ci stava. Il tentativo non riuscì.
Appena nato fu messo in incubatrice nonostante fosse nato normalmente dopo 9 mesi di gestazione.
Lo fecero uscire dopo quattro anni.
Non è un caso che la prima parola detta da Giuseppino fosse: "aiuto"!

Alle elementari lo mandarono a studiare da un religioso psicolabile che costrinse il bambino a studiare a memoria tutta la vita dei santi compreso Padre Pio, non ancora esistito. A 11 anni, quando stava per nascere la passione per la figa, una prozia stronza lo costringe a prendere i voti altrimenti non gli avrebbe dato l'eredità. Non potrà mai nemmeno masturbarsi perché Gesù Cristo, infame pure lui, quella vicenda la prese sul serio: vigilerà sul povero Parini fino alla morte perché ei non compiesse atti impuri; le palle di Giuseppino col tempo raggiunsero le dimensioni delle uova di uno struzzo, e diventate ormai incapaci di trattenere sperma, lo invieranno verso il cervello rendendo Parini il maniaco ipersessuale delle Odi composte in senilità.

Il piccolo Parini faceva leggere le proprie opere ai parenti. Qui la reazione della nonna alla domanda: "Nonna ti è piaciuto?"’'

Nel 1754, dopo essere diventato sacerdote, viene scelto (guardacaso proprio lui) dal vescovo per svolgere una pericolosa missione evangelica a Chernobyl; tornerà dopo un anno a Milano visibilmente cambiato, anzi, trasformato, dal momento che gli era spuntata la coda e la pelle era diventata giallo ocra. La trasformazione gli permise di entrare nell'Accademia dei Trasformati, dove avvenivano accese discussioni soprattutto grazie a Cesare Beccaria, che sputava fuoco quando parlava. Oltre a Beccaria facevano parte dell'Accademia tutti quegli intellettuali mutati biologicamente come i fratelli Verri, che per un tragicomico caso del destino si trasformarono in bacon, Giancarlo Passeroni, dotato del potere di leccarsi il gomito, Domenico Balestrieri, metà uomo metà aspirapolvere e il fondatore Giuseppe Imbonati, il terribile Giuseppe Imbonati.

Dopo il ritorno a Milano diventa precettore, a casa del conte Gabrio Serbelloni e della duchessa Maria Vittoria Mazzanti Viendalmare, della contessina Pia Serbelloni Mazzanti Viendalmare, alla quale insegnerà (male) cose assolutamente inutili come lanciare bottiglie per il varo di una nave. Gabrio Serbelloni si accorge che stava pagando un assoluto inetto e lo caccia a pedate.

Evitato come la peste da tutti si ritrova a fare da precettore al figlio di Giuseppe Imbonati; no, non a quello normale, Michelino, a quell'altro, quello che aveva preso dal padre le psicosi e la violenza per futili motivi: il piccolo Carlo Imbonati. Parini non servì come precettore, bensì come giocattolo per il piccolo Carlo, che si divertiva con lo scrittore comasco lanciandolo contro i muri o usandolo per bizzarri esperimenti. Parini riuscirà a scappare solo dopo 9 anni, uscendone completamente devastato psicologicamente, tanto da iniziarsi a considerare la seconda reincarnazione di Maurizio Costanzo.

Fuggito, cerca un lavoro statale e lo trova, ma sfortunatamente per lui come regista di opere teatrali nell'ospizio per malati di Alzheimer; durò solo sei mesi, dopo i quali fu rinchiuso in gattabuia per aver spaccato una bottiglia in testa ad un vecchio reo di dimenticare continuamente la stessa battuta. Dal 1769 diventa professore delle scuole palatine, e fino all'arrivo dei francesi non si segnala nulla di interessante a parte una rissa tra Parini, Dante Gabriel Rossetti, Alfredo Pedullà e un coccodrillo avvenuta per motivi sconosciuti.

Arrivano nel 1796 i francesi e nel 1799 Parini si spegne, poi gli cambiano le pile e torna a funzionare.
Oggi dirige un ristorante vietnamita a Parigi insieme ad altri personaggi famosi creduti morti come Elvis, Hitler, Sergio Mattarella e Pippo Franco.

Opere

In effetti rompeva il cazzo
  • Alcune poesie di Ripano Eupilino; opera pubblicata sotto pseudonimo da Giuseppe Parini temendo facesse cagare, ottiene un successo clamoroso, tuttavia gli enormi incassi non vanno a Parini ma ad un benzinaio della Val Brembana che si chiamava appunto Ripano Eupilino. Dopo aver scoperto l'enorme somma persa Parini tenta il suicidio, chiudendosi in una gabbia di leoni affamati; tuttavia quei leoni erano vegani e il tentativo fallisce.
  • Dialogo sopra la nobiltà; opera che Parini pubblica col suo vero nome, sperando di fare denaro e non ripetere gli errori del passato. Non calcolò tuttavia che gli insulti contro i nobili, corredati di bestemmie, imprecazioni, disegni osceni e molto altro alto avrebbero attirato le loro ire. Infatti assoldarono dei sicari che gonfiarono Parini come una zampogna.
  • Il Giorno; non sapendo che fare Parini decide di spiare un aristocratico; da tale spionaggio nasce quella terrificante opera nota come Il Giorno, in cui descrive al rallentatore e minuziosamente ogni minuto della giornata del nobile, partendo dalla pisciata mattutina, con annessa sgrullata, per arrivare al pranzo, la passeggiata a Parco Sempione, la limonata a Parco Sempione, la scopata a Parco Sempione, il ritorno a casa, la cagata, e infine la serata al Fabrique di Marcelo Burlon dove il nobile sboccia l'Armand de Brignac. La narrazione si blocca alle 02:34 quando il nobile si accorge di essere spiato e gonfia Parini come una zampogna. L'opera è terribilmente lenta, noiosa, Parini se ne rende conto e la pubblica col nome di Vittorio Alfieri.
Il Parini senile era davvero un pervertito, si eccitava per tutto. Qui è ritratto dopo aver visto una vertebra di moffetta lievemente somigliante a una vagina
  • Le Odi; cominciate a scrivere subito dopo la pubblicazione del Giorno, che costrinse Alfieri, ritenutone l'autore, a scappare in Inghilterra per sfuggire ai critici infuriati, le Odi rappresentano il terrificante calo d'ispirazione di Parini, che non sapendo più cosa scrivere si mette a descrivere poeticamente ogni cosa vedesse o accadesse, anche le più stupide ed inutili, e si ricordano:
    • La salubrità dell'aria; ode in cui Parini descrive il mutamento dell'aria a seguito di una scorreggia, versificando accoratamente sul culmine dello spargersi del fetore di uovo marcio, in cui «l'aere divenne si mesto/ che dal sonno divenni desto/e dissi pel fetor che mi destò:/oibò, qualcuno sotto si cacò?»
    • Il bisogno, Parini descrive i torcimenti dello stomaco dovuti alla diarrea, giunta a bussare al porte del culo, e la disperazione perché il cesso era occupato dallo zio. Famosissimo il verso in cui Parini si rivolge allo zio: «APRI DEVO CACARE NON CE LA FACCIO PIÙ».
    • La caduta; scritta a 56 anni, Parini si lamenta delle sue palle, scese di venti centimetri. L'ode descrive il movimento ballonzolante dei testicoli, la possibilità di utilizzare la lunghissima sacca scrotale come lazo e della previsione che utilizzerà questa come fune da bungee jumping quando raggiungerà i 100 centrimetri.
    • L'evitazione; dolorosa rimembranza di quando chiuse la zip dei jeans tranciandosi il prepuzio.

In vecchiaia, in quella che è definita terza parte delle Odi, Parini compone pervertitissimi versi strabordanti di inquietanti venature erotiche, disturbanti brividi sensuali e immagini oltremodo spinte che fecero chiudere lo scrittore in un centro di riabilitazione per erotomani, con un grado d'urgenza peggiore di altri ricoverati come Glenn Quagmire.

Questa è una voce in latrina, sgamata come una delle voci meno pallose evacuate dalla comunità.
È stata punita come tale il giorno 9 luglio 2017 con 100% di voti (su 5).
Naturalmente sono ben accetti insulti e vandalismi che peggiorino ulteriormente il non-lavoro svolto.

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