Claus Schenk von Stauffenberg

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« Eccomi finalmente giunto tra voi, eroiken kameraten in armi, fortunati difensori delle più afanzate trincee! Falsificando furbescamenten la mia data di nascita sono riusciten ad arruolarmi folontario ed ora, per la gloria della patrien, sono pronto a gettare il mio cuore di biondo liceale diciottenne al di là dell'ostacolen! »
(Claus Schenk von Stauffenberg al suo arrivo al fronte)
« Mi sorge ein dubbien: ke mi abbiano fregaten? »
(Claus Schenk von Stauffenberg, dopo aver perso un occhio, una mano e due dita in combattimento)

Claus Philipp Maria Schenk Graf von Stauffenberg, per gli amici Claus, se solo avesse avuto degli amici, è stato un ufficiale tedesco.
Fu sia la mente che il braccio dietro all'attentato contro Adolf Hitler del 20 luglio 1944. Purtroppo, essendo Stauffenberg monco di un braccio, l'attentato fallì e il Führer se la cavò con una strinatura ai baffi abbrustoliti e una lieve incazzatura.
Successivamente, Stauffenberg e i suoi complici proclamarono un colpo di stato e liberarono la Germania dal giogo nazista per un tempo che gli storici contemporanei stimano attorno a una quindicina di minuti.

La carriera militare

Claus Schenk von Stauffenberg, che d'ora in poi per brevità chiameremo Claus Schenk von Stauffenberg, nasce nel 1907 a Jettingen-Steppach, una cittadina della Bassa Baviera oggi nota come Catanzaro. È l'ultimo esponente del nobile casato dei von Stauffenberg, che annovera tra gli altri il conte Peter Yorck von Wartenburg, morto durante la battaglia di Katzbach, e il feldmaresciallo August Neidhardt von Gneisenau, morto per le complicazioni dovute a una colonscopia fin troppo invasiva.

Forgiato da una rigida educazione teutonica, Claus si arruola nell'esercito appena maggiorenne, e cioè a quattro anni (in Germania non hanno mica tempo da perdere). È il primo del suo corso a imparare a fare la cacca nel vasino, impresa che gli vale la promozione a caporale.
La sua ambizione bruciante lo porta a bruciare le tappe: viene eletto sottotenente nel 1929, tenente nel 1930 e, in seguito a un investimento immobiliare sbagliato, nullatenente nel 1931.

Fiero interventista, una settimana prima dello scoppio della seconda guerra mondiale è già in Polonia a lanciare bombe a mano sui civili. "Volevo prendermi avanti col lavoro," dirà ai superiori.
Nel giugno 1940 è in luna di miele ad Atene e, già che c'è, fa il suo dovere di soldato e conquista da solo la Grecia. Ottiene per questo il grado di tenente colonnello e una bellissima calamita da frigo a forma di svastica.

Nel 1943 Claus viene inviato in Africa col preciso compito di insegnare agli ascari la differenza tra fontanella e orinatoio, e si guadagna la fama di ufficiale tutto d'un pezzo. Ma ancora per poco.
Il 7 aprile, durante un attacco aereo della Royal Air Force, Claus viene ferito mentre, a petto nudo e con un bersaglio dipinto sul petto, si aggirava per la trincea urlando a gran voce che "è da codardi nascondersi mentre il nemico ci spara addosso".
Al suo capezzale viene chiamato il famoso chirurgo Ferdinand Sauerbruch, appezzato autore di Come cauterizzare un moncherino e altri utili espedienti per intrattenere i vostri ospiti. Il luminare è costretto a lavorare in una situazione di emergenza (gli unici strumenti a sua disposizione sono una smerigliatrice angolare e una bottiglia di acqua ossigenata) e con una fastidiosa sbornia da Braulio. Stauffenberg si salva, ma perde:

Nell’ottobre del 1943 Claus viene promosso colonnello per meriti di guerra e riceve da Hermann Goering i complimenti per il suo travestimento.

« Sembra proprio Capitan Harlock! »
(Martin Bormann)

Il gombloddo

Stauffenberg in Operazione Valchiria di Spike Lee.

A causa delle sue condizioni, von Stauffenberg viene trasferito in ufficio e ottiene l'incarico di vice-fermacarte, lavoro che porta avanti col consueto stoicismo. Nonostante il demansionamento, continua a prestare servizio nell'esercito per amor di Patria.
Patria era la segretaria tettona del quarto piano.

Dentro di sé, però, rosica come neanche Walter Mazzarri e Antonio Conte messi assieme. Gradualmente, si fa strada in lui la consapevolezza che Hitler sta portando la Germania alla rovina, e che soprattutto quei suoi baffetti a spazzola FANNO CAGARE!
In una lettera alla moglie Nina del novembre '43 scrive:

« Mi raccomando, quando vai a fare la spesa ricordati le arance e l'insalata. Prendi la iceberg e non la gentile che lo sai che poi mi resta sullo stomaco. Occhio che il signor Heissmeyer è furbo e se può ti ciula sul prezzo. »

La lettera, abilmente criptata per renderla incomprensibile al nemico, contiene in realtà il seguente messaggio:

« Sento il dovere di fare qualcosa per salvare la Germania; noi tutti, ufficiali dello Stato Maggiore, dobbiamo assumere la nostra parte di responsabilità. »

Claus si avvicina così a un gruppo di ufficiali insoddisfatti del governo Hitler. I capifila sono il generale Erwin Rommel, detto la volpe del deserto per le sue vittorie militari in Africa, e il generale Ludwig Beck, detto la pantegana di città perchè l'unica vittoria da lui riportata è quella contro l'igiene intima. Tra gli altri congiurati, ricordiamo Hans Titubantenberg, Erich Senzapallenberg e Georg von Cagasotten, tutta gente fidata.

Dopo una sofferta riunione a base di birra e salsicce, il gruppo arriva a una decisione: Hitler deve morire.
Ah, i tedeschi! Loro sì che hanno un'opposizione come si deve!

L'ideologia di Stauffenberg