Wolfgang Amadeus Mozart: differenze tra le versioni

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*Pare che Mozart fosse sordo.
*Pare che Mozart fosse sordo.
*Pare che Mozart in realtà non sapesse suonare il pianoforte.
*Pare che Mozart in realtà non sapesse suonare il pianoforte.
*Pare che Mozart abbia inventato altre 5 note oltre alle solite 7 del pentagramma e sono: dì, crì, mimì, e chicchirichì, tutte cancellate dal pentagramma subito dopo la sua morte.
*Pare che Mozart abbia inventato altre 5 [[Note musicali|note]] oltre alle solite 7 del pentagramma e sono: dì, crì, mimì, e chicchirichì, tutte cancellate dal pentagramma subito dopo la sua morte.
*Pare che Mozart andasse molto bene in moto.
*Pare che Mozart andasse molto bene in moto.
*Pare che Mozart odiasse la musica.
*Pare che Mozart odiasse la musica.

Versione delle 11:09, 14 giu 2008

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« È stato uno dei miei migliori allievi. »
(Paolo Meneguzzi)
« Sarebbe ganzo se aprisse i nostri concerti. »
(Rolling Stones)
« È bravo ma deve ancora crescere molto come stile e qualità. »
(Albano)
« Mozart? Ah,quello dei cioccolatini!  »
(Gigi D'Alessio)
Mozart senza parrucca


« Ma chi l’ha scritta stà stronzata? »
(Anna Tatangelo)


« Non ho capito ancora a cosa serve stà chiave di violino: io la uso a cazzo di cane nei miei testi, tanto nessuno li leggerà mai. »

.

« Questo qui non avrà mai successo, io di talenti me ne intendo.  »
(Pippo Baudo)

Johannes Chrysostomus Wolfgangus Theophilus Mozart (nome d’arte di Bandalupo Amedeo Pestalozzi - Salisburgo, 27 Brumaio 1756 – Vienna, 5 Freddocane 1791) è stato un compositore e cantautore austriaco, precursore di molti generi musicali, quali l'Hip Hop, il Industrial Metal ed il Punk neosatanico.


Vita

I primi anni

Il padre, Gianpiergianfranleopoldo Mozart (Mirko per gli amici) era stato a sua volta un compositore, ma di quelli scarsi, mica come suo figlio. Si classificò 5° alla gara di rutti della sagra della soppressata di Gaborrano e questo fu il premio più alto di una carriera veramente oscena Tormentato dall’esser stato una pippa, Mirko decise che si sarebbe rifatto sul povero Mozart. Per questo fin da piccolo lo inserì in tutti i tornei e le scuole in cui un bimbo può essere inserito. Già all’età di cinque anni Mozart venne iscritto:

  • alla scuola di piano
  • alla scuola di canto
  • alla scuola di mimo
  • alla scuola di clavicembalo sordo, uno strumento inutile ma il padre pensò: “cazzo, meglio esagerare!”
  • alla scuola di calcetto
  • alla scuola di ricamo
  • alla scuola guida

Alla fine, avendolo iscritto a tutte le scuole possibili e immaginabili tranne che alla scuola dell’obbligo, Mirko dovette fornire al piccolo Mozart anche un Tutor della CEPU, che non gli avrebbe insegnato a coniugare bene i congiuntivi ma a sbagliarli con personalità. Ben presto, già all’età di otto anni Mozart era padrone nell’uso del pianoforte, e inoltre, grazie all’invadenza di suo padre, dei seguenti strumenti:

  • il banjo
  • l’ukulele
  • lo xilofono
  • il flauto ad un foro, che emetteva un unico suono, simile al fischio di un arbitro.
  • Il pianoforte a 3 tasti, che non si usava quasi mai
  • il piffero sbilenco, una variante del flauto traverso, difficilissimo da suonare: basti pensare che neanche colui che l'aveva inventato sapeva suonarlo
  • Il pianoforte malfermo, altro strumento complesso e rognoso perché si reggeva solo su due gambe di cui una più corta dell’altra.
  • la cornamusa
  • il gong
  • le nacchere

Aveva inoltre un’infarinatura sull’uso del liuto a 36 corde e della chitarra bigotta, una variante della chitarra classica ancora più classica.


L’infanzia a Salisburgo

La notizia della nascita di Wolfgang venne data dal padre Mirko in una lettera del 9 Piovesempre 1756 ad un amico di Augusta, Johann Lotter: "Ti informo che il 27 gennaio, alle otto della sera, la mia cara moglie ha dato felicemente alla luce un bambino."

La risposta di Lotter non si fece attendere: "E sti cazzi? Io ho cinque figli ma mica me la tiro come fai tu!"

I coniugi Mozart, che si erano sposati il 21 Copriti-fa-freddo del 1747, portavano una sfiga paurosa: avevano infatti avuto in precedenza altri cinque figli, ma erano tutti morti in tenerissima età: Johann Leopold Joachim, morto a 12 anni di indigestione, Maria Anna Cordula morta a 6 anni per noia, Maria Anna Walpurgis investita da un camion, Johann Carl Amadeus morto a 15 anni per aver trattenuto il respiro troppo a lungo, Maria Francisca de Paula morta a 6 anni per aver messo le dita nella corrente (!).

Come abbiamo già detto finora Mozart era proprio un mostro al pianoforte, un incrocio tra Keith Jarrett e Memo Remigi.

Anche molte altre persone che conobbero il piccolo Mozart rimasero sbalordite dalle sue capacità, lasciandone trepide testimonianze:

File:Il primo pianoforte di Mozart.jpg
Il primo pianoforte di Mozart
  • È un genio assoluto! Destinato a diventare il migliore!
  • Questo ragazzo ci farà dimenticare tutti!
  • Ma come cazzo li porta i capelli? Essere bravo non lo autorizza a conciarsi come un troione!!

Naturalmente non mancavano le critiche a volte davvero pretestuose e gratuite come quelle che gli rivolgeva l’eterno rivale Antonio Salieri che disse:

  • Ha suonato divinamente all’ambasciata del Re Piermarcello Sfrallazzo ma io non ci ho fatto caso: un residuo di prezzemolo che aveva tra i denti mi ha distratto in continuazione: ciò è molto disdicevole.

Frattanto Mozart aveva comprato un cane, Ubaldo, un pastore maremmano proveniente da una famiglia di pastori luterani dal pelo bianchissimo che gli resterà vicino fino agli ultimi anni di vita.

Mozart in Italia

Tra il 1763 e il 1756, la famiglia Mozart viaggiò per l'Europa. Tra le tappe: Monaco di Baviera, Francoforte, Marcodebole, Parigi, Londra, Afragola, Cicciano, Pollena, Casavatore dove, al suo primo concerto pubblico, Mozart fu messo alla testa di un corteo di manifestanti, contrari alla costruzione degli inceneritori. E poi ancora Milano, Bologna, Lodi, Parma e tante altre città, tanto che oggi una città su tre può esibire una targa che attesti il suo passaggio del tipo: qui soggiornò Mozart, qui dormì Mozart, vicino a quest’albero Mozart si fermò a pisciare, in quest’albergo Mozart si fermò, prese una camera, si ciulò la cameriera, spese 36 paoli di frigobar e il giorno dopo sparì senza pagare. Insomma per quasi 10 anni Mozart cazzeggiò in lungo e in largo per il belpaese, mangiando solo spaghetti e mozzarelle ma senza scrivere neanche una nota. Stufo di quel tour di piacere che non stava portando a nulla, quell’invadente del padre lo portò a Roma, lo chiuse in Vaticano e lo costrinse ad applicarsi a scrivere delle opere, minacciandolo di farlo diventare come Farinelli se non avesse fatto il suo dovere.

Mozart e i Kiss.

Qui incominciò a scrivere il Miserere, un’ opera inizialmente a 3 voci: ma Mozart voleva strafare e lo trasformò in un testo a 15 voci dove specialmente nel finale tutti urlavano e nessuno ci capiva un cazzo. Perfino papa Clemente XIV ascoltandolo bestemmiò tutti i santi proprio nella Cappella Sistina, ma su questo episodio il Vaticano operò sempre una secca smentita. Cacciato dal Papa per quest’opera sgraziata, Mozart tornò a Milano dove, ciliegina sulla torta, Striscia la notizia gli conferì il Tapiro d’oro per la pomposa figura di merda al Vaticano. Eppure proprio a Milano Mozart avrebbe avuto un’occasione di riscatto. L’Arcimarchese Fernando Lando d’Austria, stufo di fare il puttaniere in giro per il mondo aveva deciso di mettere la testa a posto e di prendere in moglie Maria Francesca Bernarda P’ Este, Regina di Modena. Allora non c’era ancora Gigi D'Alessio e se volevi qualcuno che cantasse al tuo matrimonio dovevi accontentarti di quello che passava il convento. La scelta ricadde su Mozart. Anche stavolta Mozart arrivò preparatissimo all’evento ma anche stavolta volle strafare. L’opera che preparò era lunga 1146 pagine (scritta a quattro mani con un giovanissimo Peppino di Capri), che l’inesperto compositore si sforzò di imparare tutte a memoria. Risultato fu che il giorno delle nozze dopo le prime 17 pagine eseguite correttamente Mozart cominciò ad improvvisare per un tragico vuoto di memoria inserendo, tra gli altri, testi dei Ricchi e Poveri e di Riccardo Fogli. La folla voleva linciarlo. Alla corte dei conti Cagacazzi-Sforza, Mozart si giocò il tutto per tutto, inscenando il don Giovanni. Ma il padrone di casa volle che l’opera fosse riferita a lui e venne rinominata quindi il don Giacchino. La parte di Giacchino sarebbe dovuta essere interpretata da un baritono ma per una improvviso attacco di dissenteria del baritono la parte venne affidata al solito coro di castrati, lo stesso del Miserere!! 18 voci bianche che urlavano come galline nell’aia steccarono penosamente per tre atti mentre il pubblico si allargava il culo dalle risate ripiegando vergognosamente sul buffet. Vennero lanciati degli ortaggi, ovviamente, ed alcuni colpirono il soprano che esausta mandò tutti a cagare mentre il tenore cercava di improvvisare al violino per sostituire i vari componenti dell’orchestra che fuggivano via e il contralto raccontava barzellette zozze per intrattenere il pubblico. Un disastro.

Gli ultimi anni di vita

Secondo la leggenda Mozart sarebbe morto per avvelenamento da mercurio, probabilmente dopo aver mangiato un termometro per una scommessa. Mozart spirò nella notte tra il 5 Freddocane e il 6 Hoilculoghiacciato del 1791 squattrinato e dimenticato da tutti. Frattanto Ubaldo, il suo pastore maremmano, spirò 2 mesi dopo e c’era più gente al funerale del cane che a quello di Mozart.

Aneddoti

  • Pare che Mozart fosse sordo.
  • Pare che Mozart in realtà non sapesse suonare il pianoforte.
  • Pare che Mozart abbia inventato altre 5 note oltre alle solite 7 del pentagramma e sono: dì, crì, mimì, e chicchirichì, tutte cancellate dal pentagramma subito dopo la sua morte.
  • Pare che Mozart andasse molto bene in moto.
  • Pare che Mozart odiasse la musica.

Opere

Opere liriche

  • Der Dzinspritzchenzlauternfalten (Canzoni belle)
  • Concerto per violino ed organetto storpio K 25
  • Concerto di flauti e scorregge in Si bemolle
  • Le nozze di Sfigaro
  • Le nozze di Sfigaro parte 2 – il divorzio
  • Le nozze di Sfigaro parte 3 - l’impunito
  • Il Flauto Magico e il suo sequel M’hanno ciulato il flauto magico
  • Così fan Tutte, pure chilla zoccola 'e sorete!
  • Concerto per viole e orgasmo K 27

Sinfonie

  • Sinfonia in Mi minore bemolle stanco K16
  • Sinfonia in Do rata e fritta K22
  • Sinfonia in Re minore 333 - “la trita e ritrita”
  • Sinfonia in Sol bemolle “delle guallere a tracolla” K56
  • Sinfonia K444 “sono alla frutta” in Re maggiore, suonata con otto quartini, 5 terzini e 6 tramezzini.
  • Sinfonia in Sì - La – Do K 45 detta “La contessa cosce a compasso”
  • Sinfonia in Chicchirichì bemolle n.34571/bis detta anche quattro note sullo spartito
  • Sinfonia in crì crì n.367899 detta anche Ho fatto del mio meglio, ma perché non ho fatto l’idraulico?!
  • Improvviso opera 3
  • Fantasia opera 5
  • Scherzo opera 7
  • Burla opera 22
  • Stronzata colossale opera 26

Canzoni neomelodiche