Utente:Marco campa/Sandbox/Avesta
L'Avesta (letteralmente: Comandamento, Discorso, Chiaccherata, Letterina e chi ne ha più ne metta) è un libro scritto da Zarathustra, almeno in parte, contenente i fondamenti dello Zoroastrismo, ma anche elementi di Cosmogonici, astronomici, sociali e anche una sorta di antico Quattro Ruote.
Storia
La trasmissione orale
C'era una volta[1], in un deserto lontano lontano, un povero barbuto di nome Zoroastro che, illuminato dalla saggezza e dal volante di Ahura Mazda, predicava quel popò di testo che verra successivamante chiamato (Ca)Ghata. Questi discorsi, che probabilmente trattavano di Ormazd, astronomia, astrologia e di come cucinare dell'ottimo curry col minimo necessario, furono per secoli tramandati a voce, e costituiscono i fondamenti dell'Avesta. Come già speigato, la storia delle trasmissione orale divenne una tradizione, e a quanto pare al testo originale si aggiunsero sempre più elementi presi un po' ovunque. La cosa continuò fino a quando...
La stesura
Dario III ordinò, alzatosi bene una mattina del 330 a.c.[2] ordinò di mettere per iscritto il testo sacro, poi, pieno di una forte e sincera fede[ma de che?], si convertì anch'egli alla religione di Zoroastro. Pochi anni dopo un re dal nome ridicolo, Vologese, unì questo casino di testi che, a suo dire, intasavano persino i bagni pubblici tanto erano numerosi. Subito dopo di lui venne Adr... Arsd... Ardasir[3] ordinò un'ulteriore raccolta per mano di Tansar, seguito Aturpat che, sotto Shapur II[4] e il suo successore (310 - 578 d.c.) organizzarono il testo in 3 parti da sette: 7 libri per le parole originali[citazione necessaria] di Zarathustra, 7 sul sapere sacro e 7 sui riti e le preghiere.
Indovinate che cosa successe dopo tutta 'sta tiritera? Gli arabi, una volta conquistata la Persia, imbastirono un bel rogo dei libri nel quale due terzi dell'Avesta andarono a farsi benedire. Di fatto, oggi è solo per miracolo che abbiamo quel quarto, trovato[5] in parte dentro cessi pubblici dell'Iran e dell'Iraq.
Lo Zend
E se questo non vi bastava, indovinate che si inventarono i sacerdoti Mazdaisti un paio di secoli or sono? Onde poter spiegare meglio alla povera gente i loro scritti, si inventarono un'astrusa arte chiamata Zend (interpretazione, lettura tra le righe, supercazzola), che consiste nel prendere una parola o una frase[6], leggerla il più possibile a bassa voce e spiegare con il maggior numero possibile di parole e di frasi astruse e inusuali la sù detta parola/frase/testo nel tentativo di fargli dire quello che gli si vuol far dire. Con le buone o con le cattive.
Tale arte prese soprattutto piede nelle grandi città, dove questi individui, altresì conosciuti come Magi, poterono divertirsi a rispondere "Puppa!" ogni volta che i fedeli non capivano, dimostrando così tutta la loro saggezza.
Interessante che tale pratica sia stata trasmessa prima agli Ebrei e poi ai Cristiani, donde prese il nome di Esegesi per eludere il copyright.
Struttura
L'accozzaglia di testi presi alla Porco Mondo che attualmente formano l'Avesta:
Yasna
Un paratico breviario per i sacerdoti, contenente anche alcuni canti (Hati), tra cui quello per l'offerta dell'Haoma[7]:... Template:Quote2 La professione di fede: Template:Quote2 E la benedizione degli angeli e di tutti i lecchini di Ormazd in generale: Template:Quote2
Visperad
Piccolo supplemento allo Yasna. Contiene piccoli inni da stadio a sfondo religioso e un manuale per preparare dell'ottimo kebab.
(Ca)Gatha di Zaratusthra
Il Ghata è il testo più antico della raccolta, e si può notare dal fatto che è scritto in una lingua più morta di quella di tutto il resto del libro, oltre che a strani giri di parole usati solo per allungare il brodo di un testo altrimenti lungo si e no tre pagine.