Utente:Il grande Dildo/gelli

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Il titolo di questa pagina non è il titolo di questa pagina perché siamo dei cretini. Il titolo corretto è Licio Gelli.
Per quelli che non hanno il senso dell'umorismo, su Wikipedia è presente una voce in proposito. Il grande Dildo/gelli

Licio Gelli [...]. È nato per la metà superiore a Pistoia, nel 1919, e per la metà inferiore a Pistoia, nel 1919. Curiosamente dallo stesso parto.
Principalmente ricordato dal grande pubblico per essere stato portaborse del deputato democristiano Romolo Diecidue, ha tuttavia ricoperto anche cariche meno importanti per le quali non è noto, come ad esempio l'essere stato Maestro Venerabile e autista del Maestro Venerabile della loggia massonica segreta P2.

Biografia

Infanzia

Fin dalle elementari, Gelli si è mostrato particolarmente bravo nella geometria, impressionando gli insegnanti per via del suo modo di utilizzare compasso e squadra.

Sin dai primi anni di vita, Gelli persegue lo scopo che lo accompagnerà per tutta la vita: quello di rendersi più importante degli altri. Proprio per questo motivo, il nostro era solito prendersi a bastonate in testa in modo tale da poter essere caricato su un'ambulanza e far così accostare le macchine al suo passaggio.
Perché piduista si nasce, non lo si diventa.

Per il resto, forse a prova che è direttamente nato anche come massone, il Gelli passa un'infanzia dedita al proprio perfezionamento; il Venerabile lo riterrà raggiunto quando [...].

Il tutto dura fino ai 17 anni, quando un giorno fraintende la richiesta della madre di andare in camera a cambiarsi la camicia sporca di pan di spagna, partendo così con la spedizione delle camicie nere per la capitale spagnola Madrid.[1]
Rimane in guerra per tre anni, anche se a causa di un errore di fabbricazione della sua arma da fuoco non riesce ad uccidere nemmeno un soldato nemico. «Strano», scriverà nella sua biografia, «perché a Call of Duty il tasto R1 mi funzionava benissimo».

Gli anni della guerra

La fine della guerra e il dopoguerra

Romolo Diecidue.

Nella sua biografia, il nostro ricorda inoltre centinaia di piccoli lavori per i quali, durante quel periodo, non fu retribuito, criticando duramente chi lo incaricava di eseguire tali compiti e denunciando nel contempo una società che nel complesso non funzionava a dovere:

« Erano tante piccole cose quelle che facevo, ma nessuno mi ha mai pagato per farle. Come avrete capito, io mi sentivo superiore a tutti, quindi figurarsi come presi la faccenda. I miei "lavoretti" molte volte erano anche piuttosto frustranti e degradanti: spesso ero addirittura costretto a lavare parti del corpo estremamente personali. All'ennesimo pranzo da me cucinato e non retribuitomi, persi le staffe, così smisi di svolgere qualsiasi servigio al mio "padrone" per protesta. Smisi di cucinargli pietanze, di vestirlo, di lavarlo etcetera. Purtroppo la cosa non durò più di tre giorni, perchè non sono proprio riuscito a rimanere a digiuno, con gli stessi vestiti, con il culo bruciante per lo sporco etcetera. »
(Licio Gelli)

La P2

L'ascesa gelliana al potere

[...]

Una volta diventato Gran Maestro, Licio rende la P2 un punto di raccolta di imprenditori e funzionari statali di ogni livello, con una particolare predilezione per gli ambienti militari. Mossa alquanto strana, soprattutto se si considera che la P2 era già una raccolta di imprenditori e funzionari statali. La verità è che Gelli non aveva fatto niente, però lo aveva fatto molto bene.

Il Golpe Borghese

Nel 1970, Aleksandr Isaevič Solženicyn vince il premio Nobel per la letteratura. Licio Gelli e la P2 prendono invece parte al Golpe Borghese, il colpo di stato voluto dall'estrema destra: avrebbero dovuto occuparsi del rapimento dell'allora presidente della Repubblica Giuseppe Saragat. Il colpo di stato viene però cancellato all'ultimo momento, e un Gelli delusissimo criticherà duramente gli organizzatori del piano:

« È stato un piano ridicolo, mal organizzato, pensato da un idiota e annullato all'ultimo minuto senza che nessuno ci avesse spiegato il motivo: insomma, non sfigurerebbe in una di quelle ridicole commedie all'italiana dirette da un regista con poco talento, per Dio! »
(Licio Gelli, 12 anni prima dell'uscita del film "Attenti a quei P2" di Pier Francesco Pingitore)

La strategia della tensione e lo scoglimento della P2

La nuova P2

Gelli inizia Silvio Berlusconi alla P2.

[...]

Da lì in avanti comincia il momento di massimo splendore della loggia, che da lì fino al 1981 influenzerà tantissimo le maggiori cariche dello stato. Gli affiliati all'organizzazione riescono inoltre ad insediare la loggia in potentissimi stati quali Germania, Inghilterra, Stati Uniti, Russia e Giappone, anche se qualche giorno più tardi, a causa di un pessimo lancio di dadi, la P2 perderà tutto il potere e tutti i territori fino ad allora conquistati. Tutto questo a RiSiKo!. Nella realtà, invece, gli affiliati optano per l'insediamento della P2 in stati come Uruguay, Brasile, Venezuela, Argentina e Romania. Tuttavia, alla domanda "tra il 1976 e il 1981, in quali stati vi trovavate di preciso?", Gelli ha risposto un emblematico "eravamo tutti in uno stato di felicità e serenità, del tutto ignari dello scandalo che sarebbe venuto fuori di lì a breve".

La fine della P2 e lo scandalo

Il 17 marzo 1981, nell'ambito del presunto rapimento di Michele Sindona, venivano fatti indagare tutti gli edifici con numero civico dispari. La Giole, una fabbrica di Gelli, viene dunque fatta perquisire dal colonnello Bianchi e fra i suoi archivi viene trovata una lista di 932 appartenenti alla P2: 932 uomini e 121 negri. Il colonnello, malgrado le intimidazioni, pubblica la lista. E adesso erano cazzi.

[...].

Attualmente vive ad Arezzo, e rispetto a quando hai iniziato a leggere l'articolo, l'ora della sua morte si è avvicinata.

Le condanne

Condanna per la P2

Condanna per la strage di Bologna

La stazione di Bologna fotografata una settimana prima della tragica esplosione.

Nel 1980, un ordigno esplosivo di 23 kg esplode nella stazione di Bologna causando la famosa strage, un avvenimento terroristico di catastrofiche proporzioni: 85 morti, 220 feriti e la partenza rimandata di due treni. Le molteplici piste tutte abbastanza fuorviranti, fanno pensare ad un altro degli attentati terroristici tipici della strategia della tensione. Alcuni ritenevano Gelli e la P2 collusi con l'accaduto, ma il Venerabile ha sempre dichiarato di non c'entrare nulla:

« Io non c'entro niente con il piano. [...]. E con questo non voglio dire che sono felice che sia avvenuta quella strage, lo voglio solo far intuire. »
(Licio Gelli)

Proprio perché non c'entrava niente, Gelli tenta di depistare le indagini e nel 1995 viene condannato a 10 anni per calunnia aggravata dalla finalità di terrorismo.

Condanna per bancarotta fraudolenta

Film

Attenti a quei P2, The Gelli Compass, Il silenzio degli omertosi

Da usare

-Licio Gelli: Credi io sia uno stolto? Certo che lo sapevo. Speravo solo che lui non lo sapesse.

Note

  1. ^ Probabilmente colpa dei fottuti messaggi subliminali inneggianti all'arruolamento
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