Utente:Alsonot/Sandbox
Il mercante di Venezia è una commedia all'italiana di William Shakespeare.
C'era una volta
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Attenzione, da qui in poi questo articolo contiene spoiler. Ti ricordi quella volta che per sbaglio hai toccato la vagina a tua madre? Ecco, se continui a leggere te ne pentirai allo stesso modo. |
Parte prima: la bistecca e la gnocca
A Venezia, il mercante Antonio è con l'acqua alla gola per i debiti: i suoi tentativi di arricchirsi mediante il gioco d'azzardo sono cristianamente andati in fumo e le sue ultime sostanze sono investite nei suoi traffici marittimi. Il nostro, in preda alle preoccupazioni, si confida con il suo carissimo amico Bassanio:
- Antonio :
Bassanio, amico mio, sono seriamente angosciato nonché preoccupato per i miei commerci. Ho investito le mie ultime risorse monetarie e se questa spedizione dovesse andare a monte resterei senza una lira
- Bassanio :
Sì?
- Antonio :
Già, probabilmente dovrei tirare la carretta e accingermi a campare di debiti. E tu sai cosa fanno ai debitori incalliti, qui a Venezia, no? Ti torturano in piazza, ti staccano pezzi di carne, ti cagano in gola. Dopo avermi ucciso in seguito a lunghe sevizie, violenterebbero il mio cadavere e ne userebbero le varie parti come soprammobili taroccati svenduti alle fiere di paese. Ucciderebbero la mia famiglia e brucerebbero le mie proprietà per farne un falò.
- Bassanio :
Davvero? Uao, fratello. Interessante una cifra. Senti, amico, mi servono urgentemente tremila ducati per cercare di rimorchiare una donna al gratta e vinci. Ho una possibilità su tre di riuscirci, nel qual caso non te ne verrebbe assolutamente niente in tasca. Che ne dici di indebitarti con quell'usuraio ebreo che medita vendetta nei tuoi confronti perché gli hai rivolto cori razzisti e gli hai rovinato i bilanci economici, e che sarebbe disposto a qualsiasi subdolo cavillo legale pur di vederti morto o ridotto in miseria?
- Antonio :
Va bene.
Così i due si dirigono dall'usuraio in questione, tal Shylock, per mettere a punto il prestito di tremila ducati:
- Antonio :
Ehi, tu! Parlo con te, ebreo deicida barbone canaglia! Facciamo affari.
- Shylock :
Signor Antonio. Mi hai insultato, sputato in faccio, deriso pubblicamente. Mi hai abbassato i pantaloni davanti a tutta la classe per poi ridere della mia circoncisione. Mi hai fatto lo sgambetto all'asilo davanti alla maestra per poi dire che volevi liberarmi dal demonio e convertirmi alla tua religione. È un piacere fare affari con te, tant'è che non ti chiederò neanche gli interessi!
- Antonio :
Non pensavo che uno sporco giudeo checca come te potesse essere gentile. Accetto, brutto stronzo galileo!
- Shylock :
E dato che, come ti ho detto, nutro affetto nei tuoi confronti, ti offro uno scherzo tra amici. Se non mi pagherai in tempo sarò autorizzato a tagliarti una libbra di carne. E sarò io a decidere da quale parte del corpo ottenere la libbra. Ci stai?
- Antonio :
Va bene.
Sbagliare è umano, perseverare è da pirla.
Parte seconda: gli scrigni
Porzia, la donna che Bassanio vorrebbe conquistare col denaro, pur non avendola mai vista in faccia, ha appena perso il padre, il quale, onesto e amorevole nei confronti dei cari, è precedentemente defunto pronunziando alla figlia i lacrime le seguenti, commoventi parole d'addio sul letto di morte:
Parte terza:
Parte quarta:
Note
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