Tia Harribel

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« Che boccie... »
(Nerd allupato su Tia Harribel.)
« POW! »
(Tia Harribel sul nerd di sopra.)
« Senti... mi chiedevo se potevamo uscire insieme oggi... »
(Coyote stark venti volte al mese.)
« Scusa... ho le mie cose...  »
(Harribel in risposta a Stark venti volte al mese.)


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Se Harribel ti guarda così...non esitare, SCAPPA PER DIO!!!


Tia Harribel (ティア・ハリベル, in italiano "Strafiga Bionda e Tettona") è un personaggio dell'anime e manga Bleach di Tito al Cubo. Membro degli espada di Aizen. La sua prima apparizione[1] avviene a Las Noches durante una rimpatriata di mafiosi e gente losca. Subito mostra il suo assoluto rispetto verso il capoccia mettendosi contro chiunque lo contraddica o semplicemente faccia finta di ascoltare[2]. Dimostrando così i suoi reali intenti verso il capo-cosca Aizen. Tra gli espada c'è qualcuno che ci prova[3], come sopra citato, ma questo non importa a nessuno, figuriamoci a lei che ha occhi solo per il boss!

La vita terrena

Tia Harribel, nel mondo reale conosciuta come Sara Poppewitz, è nata in Svervegia nell'anno millenovecentotrentadieci in Svervegia. Figlia di Venere e un nazista. La nostra Sara si dimostra già in tenera età un gran pezzo di figliola, suscitando l'invidia generale delle compagne di classe... e anche di alcuni altri.

Infatti tutti gli occhi dei fighetti della città erano su di lei, tanto era la sua bellezza che fu spesso a rischio di abusi da parte di chiunque avesse gli occhi per guardarla. Le venne in aiuto in tal senso un'altra caratteristica peculiare, oltre al bel fisico: la sua freddezza, in grado di renderla irresistibile e di PWNARE i deboli di cuore e i facilmente impressionabili, ma anche i più tosti qualore le rompessero le scatole. Raggiunta la maggiore età partecipò a Miss Svervegia, a Miss Padania e anche a Miss Italia stravincendo tutte e tre le volte.

Voci di corridoio parlano di giovani ragazze rivali di Sara trovate nei camerini col collo spezzato, ma a nessuno importa. Vinto anche il maggior concorso di bellezza italiano, viene notata da niente meno che Salvatore Aizen. Il mafioso, lì in liguria per affari, la accolse subito sotto la sua ala protettiva e lei si innamorò perdutamente di lui, essendo un bastardo colossale e anche un figaccione, al punto da seguirlo fino in Sicilia. Peccato che Salvatore morì avvelenato circa un anno dopo... Grandissima fu la disperazione di Sara che si suicidò gettandosi nel vuoto, mancando di povero il Commissario Montalbano che semplicemente passava di lì.

L'entrata negli espada: l'amore ritrovato!

Note

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  1. ^ Gioita da molti!
  2. ^ Stark per primo
  3. ^ ovviamente!