Teatro dell'assurdo: differenze tra le versioni

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== Le origini ==
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[[Immagine:Freud.jpg|thumb|150px|Il maestro perso nella contemplazione dell'[[Io]], mentre si gode una delle specialità del luogo.]]
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Questa nobile corrente letteraria trova il suo fondamento nella [[Non c'entra|parossistica]] [[Amsterdam]] medievale, quando alcuni dei più fini drammaturghi superstiti dalla distruzione della cultura classica sfiorarono gli apici della nobile arte della drammaturgia.
Questa nobile corrente letteraria trova il suo fondamento nella [[Non c'entra|parossistica]] [[Amsterdam]] medievale, quando alcuni dei più fini drammaturghi superstiti dalla distruzione della cultura classica sfiorarono gli apici della nobile arte della drammaturgia.
Dapprincipio, il problema fondamentale degli intellettuali del tempo era rappresentato dalla mancanza di spunti culturali. La domanda principe che frullava nelle fervide menti
Dapprincipio, il problema fondamentale degli intellettuali del tempo era rappresentato dalla mancanza di spunti culturali. La domanda principe che frullava nelle fervide menti

Versione delle 06:46, 1 nov 2009

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« Questo è ciò che il popolo merita. Ma anche no. Vedo sciami imperbarici di api bordeaux che strisciano su gialla carne putrefatta. »
( Prima battuta del capolavoro "Il barbagianni incantato".)
« .................... »
(I quarantacinque minuti di silenzio del primo atto de "Il mio cane blu".)
« Ma che è stammerda, aòh?!?!? Vedemose er bagaglino, vah... »
( Capra che brucerà nell' inferno della sua ignoranza.)


Il teatro dell'assurdo, genere principe delle arti drammatiche, non è apprezzato da molti.


Le origini

Il maestro perso nella contemplazione dell'Io, mentre si gode una delle specialità del luogo.

Questa nobile corrente letteraria trova il suo fondamento nella parossistica Amsterdam medievale, quando alcuni dei più fini drammaturghi superstiti dalla distruzione della cultura classica sfiorarono gli apici della nobile arte della drammaturgia. Dapprincipio, il problema fondamentale degli intellettuali del tempo era rappresentato dalla mancanza di spunti culturali. La domanda principe che frullava nelle fervide menti

« ...e adesso che cazzo mi invento? »

ancora non trovava risposta. Il raggiungimento della sublime ed antica scuola della "tragedia in due battute" sembrava un' utopia irraggiungibile, quando l'immaginazione del giovanissimo maestro teutonico Sigmund Freud partorì un idea (che eccezionalmente non includeva culi o fighe) Utilizzare la psicanalisi come strumento drammaturgico, realizzando mediante l' intreccio di scene prive di qualsivoglia senso e contenuto collegate ad membrum canis un nuovo genere teatrale: l' assurdo.

La diffusione della nuova corrente fu decisamente rapida: la maggior parte degli intellettuali dell' epoca si radunavano sovente in teatro. Ovviamente, nessuno dei sovracitati colti riuscì mai a trovare un vero significato in una scena dove un uomo canta "Andiamo a lavorar" mentre si esibisce in una verticale, ma chiunque si trovasse nelle sale avrebbe giurato di vedere in quegli spettacoli privi di senso chi l' allegoria del sentimento umano, chi il paradosso di Achille e la tartaruga, chi il segreto per trovare finalmente la patata. Visto lo sviluppato ego degli intellettualoidi, nessuno voleva essere secondo al suo prossimo. E così le interpretazioni inventate di sana pianta andarono e si moltiplicarono, fino a portare la rivoluzione culturale in tutto il globo terracqueo.