Spacciatore

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« Guarda che bei sacchetti di origano!Quanto fanno all'etto? »
(Tua madre mentre guarda incuriosita la merce di un pusher)
« Il tempo percepito rallenta mentre "si fa su" »
(Famoso pusher su legge della relatività)
« Un pusher non è mai in ritardo! »
(Ganjalf su se stesso)

Il pusher è una creatura leggendaria che rende possibile, agli altri esseri viventi, il raggiungimento della felicità. L'origine del suo nobile mesterie risale a una lontanissima antichità, precedente anche alla comparsa delle lucciole.


Storia

Il primo pusher comparve sulla Terra circa 100 millioni di anni fa. La sua attività andò via via espandendosi e portò ben presto all'estinzione dei dinosauri per overdose. Da allora, i piccoli mammiferi divennero i principali clienti, portando alla formazione di una vera e propria gilda. Con la comparsa degli ominidi, la richiesta aumentò vertiginosamente, raggiungendo picchi assurdi. D'altra parte i primati, grazie alla spinta di qualche cannone a base di midollo e moffo, riuscirono a superare in intelligenza i predatori, potendo così sopravvivere. Inoltre, evolvendosi si riunirono in tante comunità, quanti erano i pusher. Questi assunsero quindi un ruolo sacerdotale, rituale e spirituale, come succede oggi per diverse dottrine, come il Cristianesimo. Proprio legata a tale religione fu l'attività di uno spacciatore, prottratasi tra lo 0 e il 33 d.C., quando fu crocifisso per aver ingannato un certo Pilato, noto cocainomane e feticista Romano. Si diceva che faccesse miracoli , tanto da trasformare la coca in ashish e moltiplicare le canne e le pipette da crack. In seguito, altri della sua gilda raccolsero le sue peripezie in quattro volumi e, attorno a questi, si sviluppò un sistema molto influente, guidato, oggi, dal papa. Invece, dopo la caduta dell'Impaero Romano, dovuta alle invasioni di barboni affamati di droga, il centro di scambi si spostò nella penisola arabica, famosa anch'essa per un abile spacciatore, Maometto. Tra un festino e l'altro nelle regge dei sultani, gli affari andavano a gonfie vele, tanto che gli Arabi espansero la propria influenza fino al Marocco, che sarebbe diventato il punto focale dello spaccio mondiale. In Europa(eccezion fatta per la ridente Amsterdam), invece, col passare dei secoli, i pusher ebbero vita difficile e, senza l'appoggio degli illuministi(sappiamo tutti cosa accendevano quelli...) e dei romantici, sarebbero probabilmente spariti. Nel '900 vi fu ancora un calo, fino al boom dei fantastici anni '70, quando le parole chiave erano droga, sesso e rock'n'roll. In quel periodo andarono fortissimo articoli come maria e LSD(Lucidi Soltanto da Drogati). I principali estimatori furono Ozzy Osbourne&co., Deep Purple, Jimi Hendrix ecc. Con l'avvento del nuovo millenio, andarono sempre più di moda paste o simili distribuite nelle discoteche, anche se rimasero parecchi pusher tradizionalisti, soprattutto in politica.


Le principali categorie

Come dice il proverbio "paese che vai pusher che trovi", anche se all'interno di ogni regione si trovano categorie diverse. Ecco un utile elenco per poter individuare i pusher della vostra zona, restando sempre aggiornati.

Pusher statunitense

Sono il genere di spacciatori più appariscente. Sono in pratica gansta-rapper pompati che, con aria da duri, aspettano i clienti. Non mettono in mostra la mercanzia, perché sanno che qualche drogato prima o poi si farà avanti. Nel momento dell'incontro iniziano a trattare, mentre il gansta intimidisce il suo prossimo per alzare i prezzi. Di seguito un tipico discorso.

- Cliente: “Scusi avrei bisogno di mezzo chilo di coca e se non le dispiace...”
- Pusher: “Yo, ma certo fratello, maddaffaccka, nigga, fanno 60 $”
- Cliente: “In effetti mi sembra un prezzo troppo alto”
- Pusher: “È quello che passa fratello, o vuoi assaggiare la mia pistola...”
- Cliente: “Non importa...chiederò ad un altro”
- Pusher: “No, va bene, ma ti prego non andartene, facciamo 40...anzi 30...guarda che mi metto a piangere...vuoi vedermi piangere, eh?”
- Cliente: “Ok, ok tieni 60 $, ma ti scongiuro non fare più 'ste scenate”
- Pusher: “Grazie, grazie signore...”

Pusher sudamericano

Sono alquanto accorti nel nascondersi. Preferiscono spacciare nei sobborghi, in particolare, in tombini, sotto panchine, dentro alberi e bagni pubblici. La loro tecnica più potente consiste nel comparire nella latrina in cui la preda sta orinando; quindi rimangono lì ad osservarlo perversamente finché non compra qualcosa: più è dotato\a il\la cliente, più costerà il\lo\la merce. L'abbigliamento del pusher contribuisce a renderlo un bersaglio poco individuabile. Questo è composto da sandali in pelle di pitone, pantaloncini da turista a fiorelloni, canottiera bianca impregnata di sudore(talvolta venduto come potente droga), occhialoni scuri e targhetta d'oro "Pusher por la vida". Il loro arsenale, caratterizzato da pugnali, pistole, mitragliatori fissi austriaci della 1a guerra mondiale, li rende sicuri di sé. Inoltre, il sex-appeal permette loro di sedurre e corrompere i poliziotti, omosessuali, con le mosse della salsa e della lambada. Da ricordare sono coloro che si spingono a spacciare addirittura nella giungla, offrendo droga a scimmie, alligatori, bradipi e altri animali. Tali individui si spostano grazie alle liane o usando il proprio chakra per scalare le cortecce degli alberi. A volte, confusi con rari esemplari di ominidi, vengono catturati dallo staff di National Geographic.

Pusher asiatico

Data la garndezza del continente, e la complessità di ogni categori, mi concentrerò su poche, perché, scrivendo queste riflessioni filosofiche, non più tempo per alcun genere di trip.

Pusher giapponese

I pusher giapponesi, tra i più discreti, si presentano come persone quasi normali, per quanto i nipponici siano strani. Di solito portano pantaloni da skater, maglie extra-large e giacche alla matrix; in qualche caso presentano anche sistemi di lenti oscurate montate su strutture d'alluminio, comunemente dette occhiali da sole. La motivazione di quest'ultimo accessorio non è chiara, ma i più importanti studiosi sostengono che li mettano perché fa figo. Comunemente, spacciano a fun e fake, nascondendo la merce all'interno di manga di scarso successo, perché troppo complicati per dei qualsiasi bimbiminkia. Un famoso pusher giapponese è Mike Shinoda, noto poser di una band di pippaioli impenitenti. Tra tali individui di mal affare girano anche diverse leggende; dicono infatti che, intorno al 2015, giungeranno sulla Terra 16 pusher celestiali, purtroppo distrutti dagli agenti della digos.

Pusher cinese

Tra i più combattvi, i pusher cinesi svolgono un ruolo importantissimo per l'intero spaccio mondiale. Sono finanziati segretamente da quei tossici che formano il governo cinese e che forniscono loro ogni mezzo possibile. Questi spacciatori conoscono a memoria tutti gli stili di combattimento dell'arte orientale, con le rispettive tecniche; famosissima è la "Stliscia di neve che sale alla mente e plovoca sogni di mezza estate". Quando non sono in missione, cioé 4 ore all'anno, secondo l'orario lavorativo minimo cinese, si rifugiano nella cosiddetta Città Proibita, ove si abbandonano ai piaceri degli oppiacei ad alta cocentrazione. Gran Maestro della Gilda dei Pusher Cinesi è Jackie Chan, che utilizza i set dei suoi film per spacciare ai colleghi(si ricordi la strana polvere da sparo di "Pallottole cinesi"). Simbolo della gilda è Spyro, il drago-canna.

Pusher africano

Famosissimi in tutto il mondo, Italia in primis, sono benvoluti da chiunque tranne che dalle camicie verdi. Diffusi soprattutto nei sobborghi, abbondano ai lati delle strade e ai semafori, ove accolgono i passanti invogliandoli, con animose, ma cortesi, richieste, a comprare merce di infima qualità, a prezzi inaccessibili ai più. Principalmente, sempremente, usano coltelli e stiletti per aiutarsi. Tuttavia il vero problema è farsi capire dalla gente, anche se spesso qualche gesto è più efficace di mille parole. Sulla base di questa teoria, le auto di coloro che non accettassero le gentili offerte bruciano conseguentemente. Secondo studi non ancora accertati ne segue che

Le lezioni sono dunque due: non rifiutare l'offerta d'un pusher e non rosicare