Roberto Recchioni
Roberto Recchioni (in arte RRobe Rubacuori) è la massima autorità vivente in fatto di fumetti, o almeno così racconta sua madre alle amiche. Personaggio accattivante e simpatico quanto un rumeno ubriaco, è attivo nell'ambito fumettistico fin dal 1993, quando a bordo del suo Malaguti scippò Andrea Pazienza, trascinandoselo dietro per una quindicina di metri prima di riuscire a fargli mollare le tavole del nuovo fumetto a cui stava lavorando: John Doe.
Curriculum
La sua è la carriera di un predestinato: a diciott'anni, trovandosi per pura curiosità in un sexy shop a contrattare sul prezzo di un dildo a doppia punta, conosce Milo Manara, allora il fumettista più in voga a causa delle sue provocanti vignette su Corto Maltese e alla sua burrascosa relazione con Paris Hilton. Recchioni non perde l'occasione di ingraziarselo con una frase ad effetto:
In seguito collabora con Disney, Astorina, Bonelli, Eura Editoriale, segnalandosi per la sua conoscenza a dir poco enciclopedica di hentai e dojinshi e per un temerario crossover tra Diabolik e Paperino Paperotto. L'opera ottiene recensione contrastanti, e la critica specializzata si divide tra chi grida al capolavoro underground e chi vedrebbe volentieri l'autore impiccato a testa in giù.
Recchioni torna a sollevare un polverone mediatico con Mater Morbi, storia che secondo il sottosegretario alle gaffe Eugenia Roccella inneggia all'eutanasia, alla sodomia, al falso in bilancio e al surriscaldamento del globo. In Mater Morbi troviamo un Dylan Dog provato da una congiuntivite a lungo trascurata e costretto a farsi ricoverare in un ospedale di Caserta. Tra comici scambi di cartelle cliniche, medici senza laurea e fantasmi di pazienti deceduti, l'Old Boy riesce a salvarsi le pelle solo al termine di una delicata operazione alle cornee per via rettale eseguita dal fido Groucho.
Su una chat per cuori solitari conosce Lorenzo Bartoli, suo futuro collega e colf, di cui al momento occupa abusivamente il divano.