Partenone

Da Nonciclopedia, cioè, 'sti cazzi.
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Vista del Partenone.

Il Partenone è il tempio dedicato alla dea Atena, che ha fregato il posto a Poseidone poco prima della costruzione. Poi Poseidone si incazzò un pochino, così il Partenone è diventato ciò che vediamo oggi, una specie di ammasso di pietre. Il povero Poseidone riuscì solamente a immerdare tutto ma non a distruggerne lo spirito. La vita continuò anche senza una copertura per il bordello, che dava non pochi grattacapi agli utenti che si trovavano una merda di piccione in testa nel bel mezzo di una Dionisiaca. Anche gli spruzzi bianchi visti dai passanti erano tutt'altro che piacevoli. Il nome deriva dal greco "Athena Parthenos", che significa Atena vergine. Sese...

Storia

Il Partenone nasce come tempio per diventare un bordello nei secoli successivi. Ancora oggi si trovano brave donne di qualità. Costruito per ordine di Pericle, fu un faro di civiltà per gli altri popoli, che non erano ancora a conoscenza di questa applicazione dei templi come case chiuse. L'autore fu Fidia, uno scultore eminente che riuscì a rispecchiare perfettamente ciò che gli chiedeva di fare Pericle. In effetti ancora adesso non è chiaro cosa intendesse realizzare con quelle sculture in cui figurano Centauri e troie che combattono. Probabilmente era un sadomaso dell'epoca che non ci è pervenuto. Per l'epoca era davvero molto avanzato, con cessi puliti e ordinati, ma soprattutto erano già presenti i raccoglitori di assorbenti.

Frocio (scusate, fregio)

Una delle sculture del frocio (Fidia).

Sono presenti 2 tipi di froci sul Partenone: il frocio ionico e il frocio dorico. Il frocio dorico è un maschio alto e prestante in posizione erotica con il frocio ionico. lo scultore dei maschi si crede che sia Fidia, ma non si è certi perché nell'antica Grecia (come ancor oggi del resto) erano abituati ad attribuirsi il lavoro di un altro. Si è comunque certi che sia Fidia che Pericle fossero due froci, perciò le posizioni sono collaudate. Sono presenti su tutti i lati del Partenone, a eccezione del lato ovest, dove prende posto la Amazonomachia, ossia la rappresentazione di un'orgia interamente composta da amazzoni. Questo fatto deriva dal lato lesbo della moglie di Pericle, che non contenta di vedere solo bei maschioni, decise di vedere anche belle fighe. I frontoni invece sono parte di un'altra decorazione interamente lussuriosa, tanto che il kamasutra trae le sue più famose posizioni da questo frontone. Possiamo notare la totale assenza di palle da parte degli uomini: ciò è spiegabile dal fatto che i Greci fossero tutti monopalla. Ovviamente Fidia li rappresentò tutti con la palla dalla parte opposta a quella che vediamo noi, così ci risulta impossibile notarle. Purtroppo è andata persa la parte interna in cui c'era finalmente qualcosa di etero, con la cosiddetta Ilioupersis, la battaglia di Troia: con un nome del genere, se non orge, cosa? Achille nell'intento di scopare Briseide (la meglio figa che ha trovato) è l'unica testimonianza pervenutaci. In ogni caso possiamo notare un'accuratezza di particolari sicuramente non propria di Fidia, che non conosceva l'ambiente. Si crede che la scultura sia stata affidata a Rocco Siffredi, che invece è esperto in quel settore

Pianta

Il Partenone oggi: una merda.

La pianta del Partenone è rettangolare, con un sacco di colonne sia a destra che a sinistra e incredibilmente, il loro numero è uguale. Sulla facciata invece ha 6 colonne, il che ci porta a dire che è esastilo, ossia una varietà di penna con 6 colori e colonnine con l'inchiostro. È stata disegnata in funzione di tutta l'acropoli, infatti grazie a questo l'acropoli sembra messa alla cazzo di cane. Se fosse stato spostato di 12,23536 millimetri, sarebbe invece inequivocabilmente perfetto. Insieme ai Propilei, sembra davvero un complesso edilizio di questi tempi, infatti adesso le case sono brutte e senza alcuna logica. Ancora adesso ci sono scritte significative dell'autore, come: "Solo pompini al 346/9033319", o anche "Viva Mussolini e la Reggina!". Queste scritte, non si sa perché sono considerate vandalismi e dunque severamente puniti gli autori. Bah...

Materiale

Incredibilmente, il Partenone sembra fatto di carne umana al 98% e come collante per tenerlo insieme, si crede che sia stata usata la merda di Fidia e una pinzatrice. Il restante 2% è ancora sconosciuto. La incredibile abilità tecnica dell'autore ha fatto sì che si sgretolasse dopo 30 giorni e cadesse in rovina. Senza dubbio però il fantasma di Fidia si aggira ancora all'interno gridando: "Chi ha rubato la mia merda??". I froci erano ricoperti di oro massiccio, ma guarda caso, quello scomparve appena inventarono le scale. I ladri non conoscevano il valore dell'opera, altrimenti avrebbero preso anche le statue, che invece sono state lasciate lì per gli inglesi. Furono utilizzati millemila chili di panna per dar da mangiare a quei morti di fame degli operai e 15000 gnocche per placare le rivolte che scoppiavano un giorno sì e l'altro anche.

Luogo

Il Partenone si trova ovunque, infatti la maggior parte dei pezzi belli, quelli delle lesbiche sul frontone, sono a Londra (toh!). A Atene sono conservati intatti i corpi avvinghiati dei frocietti Fidia e Pericle. I sassi più importanti si trovano nell'acropoli di Atene, su un enorme spiazzo destinato ad accogliere tutti i residui del bordello a cielo aperto. Con i suddetti sassi gli Ateniesi di oggi costruiscono le proprie baracche, con un costo notevolmente ridotto. Da quando è stato dichiarato Patrimonio mondiale dell'umanità... dell'UNESCO, è diventato intoccabile. Si trova vicino inoltre all'eretteo, altra costruzione ad alto tasso di erotismo, con sedie interne esclusivamente per donne e biciclette senza sellino noleggiabili all'esterno. L'entrata, se così si può chiamare, visto che ormai si entra da tutte le parti, è a ovest, esattamente all'opposto dell'entrata all'acropoli. Questo perché i greci erano dei nerdoni grassi e puzzolenti che dovevano fare esercizio. Così per andare al bordello bisognava fare millemila scalini. E proprio davanti all'entrata si ergono i cessi pubblici arancioni e gialli, che contrastano apertamente con la facciata, ma questo è nello stile dei greci. L'odore della merda di Aristotele si sente ancora adesso, dopo tanti anni. Anche quello della Rita Levi Montalcini, che andò in visita in Grecia nel lontano 364 A.C.

Autore

Veniamo ora a Fidia, un vero genio dell'arte di quel tempo. Benché frocio, aveva un intelletto fuori dal comune: lo dimostrano le sue statue rotte in culo che hanno una precisione nei dettagli che si può ottenere solo con l'esperienza personale. Per pensare ai soggetti delle sue opere si rinchiudeva in bagno con una foto di Schwarzenegger e ne riemergeva dopo 5 minuti con un'idea per l'opera successiva. Questo talento eccezionale gli permise di non essere calciorotato dopo le sue prime opere. Da bambino disegnava come Picasso ma il suo genio non fu compreso, quindi si dedicò al porno. Nacque da madre incerta e da padre ancor più incerto il 12 settembre 345 A.C. e nell'orfanotrofio fu picchiato da tutti i bambini. Poi venne il turno delle bambine. Questo portò al suo carattere ribelle e indomito che lo caratterizzò nei secoli dei secoli amen. la sua prima opera fu proprio il Partenone e fu anche l'ultima a causa della tragica scomparsa, calpestato da un Troll delle montagne.

Collegamenti