Nonsource:Bastardi senza gloria (sceneggiatura)
Indice
Prova 1
La sceneggiatura in esclusiva per Nonciclopedia
STO CARICANDO LA SCENEGGIATURA... ATTENDI O LEVATI DALLE PALLE pag1 pag2 pag3 Pag.1
DISSOLVENZA IN APERTURA
All'interno del mezzo, nel vano posteriore, sono seduti sei soldati. Hanno l'aria stanca, come bambini di ritorno da una festa a casa di Michael Jackson, sono sporchi e cenciosi. Insomma, sembrano i finalisti dell'Isola dei Famosi. Due dei militari, aventi il grado di soldato scelto, ossia un livello gerarchico al di sopra di "soldato semplice" ma al di sotto di "tizio che prende gli ordini da McDonald's", stanno discutendo tra loro abbastanza animatamente. I loro nomi sono Utivich e Hirschberg, e, sì, sono due fottuti ebrei.
Pag.2
Utivich si incupisce e se ne sta zitto per qualche fottuto secondo, poi alza lo sguardo verso il compagno e riprende a parlare.
Pag.3
E a questo punto, lo spettatore è tutto ringalluzzito dai miei brillanti dialoghi per accorgersi che il film comincia a non avere più senso, soprattutto perché Charles Bronson ancora non se lo cagava nessuno a quei tempi. Il resto della truppa ascolta i discorsi di Hirschberg e Utivich con aria scazzata, poi dal sedile del passeggero si volta un uomo. Cazzo, è grosso, è negro ed è pure ebreo - altra incongruenza seppellirò nei dialoghi per non farla notare a nessuno -, è il fottuto Samuel L. Jackson!
DISSOLVENZA IN NERO Pag.4
SCENA - Esterno, giorno, la camionetta piena di giudei arriva al fottuto campo base americano, situato in un castello francesce che - ed ecco che sfodero la quarta o quinta citazione cinematgrafica di indubbio fascino - è identico in tutto e per tutto a quello del "Dracula di Bram Stoker" diretto dal mio collega e discepolo Martin Scorsese. I soldati scendono dal mezzo e si dispongono in riga sull'attenti, mentre davanti a loro la camera inquadra, di spalle, il Tenente Aldo Raine, un cazzuto americano non giudeo - lo si riconosce dal fatto che, a differenza degli altri, non è ricco e col nasone - che si appresta a dare ordini alla squadra.
Pag.5
Mentre il tenente Raine muore, i nazisti fanno il loro spettacolare ingresso nel cortile del castello, armati di tutto punto con nunchaku, katane e altre armi tipiche del contesto storico. Per ultimo entra in scena un soldato col volto coperto che sfodera la katana e, indicando il sergente Samuel L. Jackson, ordina l'atacco. I soldati guidei si preparano a difendersi, combattendo corpo a corpo. Segue lunghissima scena di lotta che occupa circa sessanta-settanta minuti e che non ricorda ASSOLUTAMENTE quella della sposa contro gli 88 folli in Kill Bill. E questo non perché io sia a corto di idee, no, cazzo, è una citazione, non siate i soliti bifolchi che pretendono che i film siano aderenti alla realtà. Al termine del combattimento, Utivich e Hirschberg sono morenti, tutti gli altri soldati americani sono morti, così come quelli tedeschi. In piedi sono rimasti solo il sergente Samuel L. Jackson e il soldato tedesco mascherato, che si leva la maschera e scopre la sua vera identità. Cazzo, è Hitler! Giuro, non lo sapevo quando ho iniziato a scrivere la scena, mi è venuto così.
Samuel L. Jackson e Hitler lottano senza esclusione di colpi, fino a quando il Führer non afferra i gradi della sua uniforme e li lancia a SLJ come fossero stelle rotanti delle Tartarughe Ninja, colpendolo di striscio e ferendogli una guancia. Subito il sergente Samuel L. Jackson si accascia a terra, ferito.
Pag.6
DISSOLVENZA IN NERO
Siamo in un magazzino abbandonato di Berlino, il sergente Samuel L. Jackson è legato a una sedia, mentre Hitler lo osserva con aria mefistofelica. Si è aperto la camicia e, sul pettorale guizzante campeggia un tatuaggio con su scritto "Eva 4ever". In mano tiene un Miracle Blade terza serie perfetta e sembra essere intenzionato ad usarlo.
Pag.7
Pag.8
La sconfitta di Hitler sembra inevitabile, ma ecco che arriva uno dei miei ennesimi colpi di scena da cardiopalma. Veloce e silenzioso come un nazininja, entra in scena Joseph Goebbels che punta una pistola alla testa del tenente Raine. Nello stesso istante Samuel L. Jackson sfila il coltello dalla mano di Hitler e si libera tagliando le corde, poi estrae una pistola dalla cintola del Führer e la punta verso Goebbles. Sì!! Uno dei miei cazzuti finali con il classico mexican standoff: Hitler punta la pistola a Samuel L. Jackson, che la punta a Goebbles, che la punta a Brad Pitt, che la punta a Hitler. Come finirà? Fregati! Finale aperto, dissolvenza in nero e suono di quattro spari... BUAHAHAHAHAHAHAHA!!! |
Prova 2
La sceneggiatura in esclusiva per Nonciclopedia
STO CARICANDO LA SCENEGGIATURA... ATTENDI O LEVATI DALLE PALLE pag1 pag2 pag3 Pag.1
DISSOLVENZA IN APERTURA
All'interno del mezzo, nel vano posteriore, sono seduti sei soldati. Hanno l'aria stanca, come bambini di ritorno da una festa a casa di Michael Jackson, sono sporchi e cenciosi. Insomma, sembrano i finalisti dell'Isola dei Famosi. Due dei militari, aventi il grado di soldato scelto, ossia un livello gerarchico al di sopra di "soldato semplice" ma al di sotto di "tizio che prende gli ordini da McDonald's", stanno discutendo tra loro abbastanza animatamente. I loro nomi sono Utivich e Hirschberg, e, sì, sono due fottuti ebrei.
Pag.2
Utivich si incupisce e se ne sta zitto per qualche fottuto secondo, poi alza lo sguardo verso il compagno e riprende a parlare.
Pag.3
E a questo punto, lo spettatore è tutto ringalluzzito dai miei brillanti dialoghi per accorgersi che il film comincia a non avere più senso, soprattutto perché Charles Bronson ancora non se lo cagava nessuno a quei tempi. Il resto della truppa ascolta i discorsi di Hirschberg e Utivich con aria scazzata, poi dal sedile del passeggero si volta un uomo. Cazzo, è grosso, è negro ed è pure ebreo - altra incongruenza seppellirò nei dialoghi per non farla notare a nessuno -, è il fottuto Samuel L. Jackson!
DISSOLVENZA IN NERO Pag.4
SCENA - Esterno, giorno, la camionetta piena di giudei arriva al fottuto campo base americano, situato in un castello francesce che - ed ecco che sfodero la quarta o quinta citazione cinematgrafica di indubbio fascino - è identico in tutto e per tutto a quello del "Dracula di Bram Stoker" diretto dal mio collega e discepolo Martin Scorsese. I soldati scendono dal mezzo e si dispongono in riga sull'attenti, mentre davanti a loro la camera inquadra, di spalle, il Tenente Aldo Raine, un cazzuto americano non giudeo - lo si riconosce dal fatto che, a differenza degli altri, non è ricco e col nasone - che si appresta a dare ordini alla squadra.
Pag.5
Mentre il tenente Raine muore, i nazisti fanno il loro spettacolare ingresso nel cortile del castello, armati di tutto punto con nunchaku, katane e altre armi tipiche del contesto storico. Per ultimo entra in scena un soldato col volto coperto che sfodera la katana e, indicando il sergente Samuel L. Jackson, ordina l'atacco. I soldati guidei si preparano a difendersi, combattendo corpo a corpo. Segue lunghissima scena di lotta che occupa circa sessanta-settanta minuti e che non ricorda ASSOLUTAMENTE quella della sposa contro gli 88 folli in Kill Bill. E questo non perché io sia a corto di idee, no, cazzo, è una citazione, non siate i soliti bifolchi che pretendono che i film siano aderenti alla realtà. Al termine del combattimento, Utivich e Hirschberg sono morenti, tutti gli altri soldati americani sono morti, così come quelli tedeschi. In piedi sono rimasti solo il sergente Samuel L. Jackson e il soldato tedesco mascherato, che si leva la maschera e scopre la sua vera identità. Cazzo, è Hitler! Giuro, non lo sapevo quando ho iniziato a scrivere la scena, mi è venuto così.
Samuel L. Jackson e Hitler lottano senza esclusione di colpi, fino a quando il Führer non afferra i gradi della sua uniforme e li lancia a SLJ come fossero stelle rotanti delle Tartarughe Ninja, colpendolo di striscio e ferendogli una guancia. Subito il sergente Samuel L. Jackson si accascia a terra, ferito.
Pag.6
DISSOLVENZA IN NERO
Siamo in un magazzino abbandonato di Berlino, il sergente Samuel L. Jackson è legato a una sedia, mentre Hitler lo osserva con aria mefistofelica. Si è aperto la camicia e, sul pettorale guizzante campeggia un tatuaggio con su scritto "Eva 4ever". In mano tiene un Miracle Blade terza serie perfetta e sembra essere intenzionato ad usarlo.
Pag.7
Pag.8
La sconfitta di Hitler sembra inevitabile, ma ecco che arriva uno dei miei ennesimi colpi di scena da cardiopalma. Veloce e silenzioso come un nazininja, entra in scena Joseph Goebbels che punta una pistola alla testa del tenente Raine. Nello stesso istante Samuel L. Jackson sfila il coltello dalla mano di Hitler e si libera tagliando le corde, poi estrae una pistola dalla cintola del Führer e la punta verso Goebbles. Sì!! Uno dei miei cazzuti finali con il classico mexican standoff: Hitler punta la pistola a Samuel L. Jackson, che la punta a Goebbles, che la punta a Brad Pitt, che la punta a Hitler. Come finirà? Fregati! Finale aperto, dissolvenza in nero e suono di quattro spari... BUAHAHAHAHAHAHAHA!!! |