Nonnotizie:Disastro ambientale in Louisiana

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Un'anatra egoista tenta di rubare più petrolio possibile, probabilmente per rivenderlo al mercato nero.

3 maggio 2010

Louisiana. Il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, è letteralmente sbiancato dopo aver visto la grande onda nera di materiale non ancora identificato che minaccia di arrivare sulle coste dello Stato. Grazie ad alcune foto scattate dai satelliti è stato possibile ricostruire la dinamica dei fatti: sembra che la marea nera che attualmente minaccia le coste statunitensi non sia altro che olio abbronzante di Giuliano Ferrara, il quale era intento a risalire la corrente del Golfo del Messico per migrare verso acque più calde insieme ad altri Capodogli.

Obama, dopo aver ripreso i sensi, si è recato sul posto per constatare la reale portata del danno. Il portavoce della Casa bianca, tale Robert Gibbs, ha affermato che non c'è nulla di cui preoccuparsi perché la situazione è sotto controllo, dopodiché ha cercato di rassicurare la popolazione allarmata facendo una nuotata nella marea nera. Da due giorni non si hanno più sue notizie.

Gli scienziati stanno studiando un modo per tenere lontano il petrolio dalla riva: alcuni avrebbero suggerito di dare fuoco all'acqua, altri invece di depurare la marea utilizzando Mr.Muscolo idraulico gel. Polemico, invece, il Papa, che ha affermato «L'uomo non deve alterare il corso degli eventi! Lasciate che la natura faccia il suo corso.»

Al momento gli unici a trarre beneficio da tutto questo sembrano essere gli animali: il tonno rosso, notoriamente, ama accoppiarsi nuotando nel petrolio, così come le balene; le tartarughe marine lo utilizzano per ripulire il guscio, mentre è risaputo che le ostriche, nel petrolio, si arricchiscono di importanti proprietà nutritive da cui poi ne trarrà beneficio l'uomo quando queste saranno servite ai tavoli dei ristoranti.

La macchia di petrolio si estende sempre di più e attualmente occupa una superficie grande come l'intera città di New York. Oltre a danneggiare l'ecosistema della zona, oscurare il sole per due mesi, causare terremoti in Islanda e mandare in bancarotta la Grecia, ci saranno anche ripercussioni economiche. Se il petrolio arriverà a toccare la costa, infatti, potrebbe causare un disastro senza precedenti nella storia degli Stati Uniti, poiché i pesci e i pellicani si approprierebbero del prezioso liquido senza versare le accise, evadendo così il fisco.

Si è stabilito quindi che saranno proprio questi animali egoisti a dover pagare il prezzo più alto per riparare al danno, sperando che imparino la lezione e la smettano di nuotare insulsamente intralciando le attività umane. La BP (società petrolifera che fornisce olio abbronzante a Giuliano Ferrara) ha affermato che si tratta di un malinteso e che rimedierà al danno ambientale accollandosi le spese economiche e risarcendo la fauna locale di gamberi e conchiglie.

Fonti