Nonnotizie:Berlusconi indagato per sfruttamento della prostituzione minorile

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17 gennaio 2011



File:Yousilvio.jpg
Ecco da dove i procuratori milanesi hanno cominciato a nutrire leggeri sospetti.
« Meglio appassionato di belle ragazze che gay »
(Berlusconi)
« È solo l'utilizzatore finale! »
(Ghedini su Berlusconi e le puttane)
« Affare Ruby: il caso s'ingrossa. »
(Tg1 su Rubygate)

Arcore - C'era da aspettarselo. Era solo questione di tempo, o meglio di tempismo, dato il recente verdetto sul legittimo impedimento che dà piena ragione al nostro amato premier. Proprio per quest'ultima vittoria della giustizia, la maledetta frangia comunista della magistratura è tornata alla carica, questa volta con una accusa fuori da ogni parametro nei confronti di Silvio Berlusconi: sfruttamento della prostituzione minorile.

Ci risiamo. Ancora una volta un attacco ignobile alla libertà di un cittadino che finora ha dimostrato un amore smisurato per la sua nazione, nonostante le mille avversità affrontate. Un amore così prorompente che neanche la sua età avanzata è riuscita ad arginare. E proprio su questo amore ancora una volta vengono scaricate tonnellate e tonnellate di fango dai soliti invidiosi bolscevichi.

I fatti. Secondo la magistratura, che sta procedendo alla perquisizione degli appartamenti reali, Silvio avrebbe ospitato a casa propria la religiosissima e pudica Ruby, una giovane acqua e sapone (con cui la piccina si esibisce) che arriva dal lontano Marocco, abusando della giovinetta in orge sataniche al limite della perversione chiamate bunga bunga. Ora, sorvoliamo sulla fantasia perversa di questi soggetti, ottenebrati da anni di sevizie propinate dai regimi comunisti da cui sono fuggiti in giovane età per rifugiarsi nel nostro ridente paese. Sorvoliamo su queste frivolezze, dicevamo, e analizziamo le bugie colossali contenute in una simile tesi:

Una tipica riunione di lavoro
  1. Silvio Berlusconi è fidanzato. Sì è vero, Ruby aveva detto pochi giorni fa che è un uomo solo e lo stesso Berlusconi aveva rilasciato un'intervista in cui diceva di aver passato il Natale a farsi le seghe guardando Barbara D'Urso in televisione. Ma tutto è servito finora a nascondere il nome della simpatica vecchietta che il nostro premier si bomba a dovere da diverso tempo e che, proprio per questo, mai avrebbe tradito con giovani mignotte disinibite.
  2. Silvio Berlusconi non è un pedofilo. Il solo pensare una cosa simile è aberrante. Come può il presidente più amato dagli italiani essere uno sporco pedofilo? Il presidente a cui decine e decine di famiglie piene di cieca fiducia spediscono per le ferie estive le proprie figlie minorenni? L'uomo che in segno d'amicizia è andato a festeggiare il compleanno di una diciottenne di Casoria (sottolineiamo diciottenne). Persino la sua ex moglie Veronica Lario rimangiò le sue parole scusandosi dal profondo del cuore, quando lo definì sulle pagine di tutti i quotidiani "uno che intrattiene rapporti con minorenni". Come può essere un pedofilo un personaggio così puro e cristallino?
  3. Ruby non ha mai partecipato ad alcun festino. Come la stessa ragazza ha dichiarato, si è limitata a ballare con un burqua addosso (come tradizione marocchina le impone) e a servire un Sanbitter al premier per poi andare a dormire poco dopo, visto che doveva andare a messa la mattina presto.
  4. Il bunga bunga non esiste. Non avete mai notato che Silvio Berlusconi non si è mai preso la briga di negare l'esistenza del Bunga Bunga? Non vi siete mai chiesti il motivo? Ebbene, il motivo è che questo spregevole atto di libidine non esiste affatto! È un'invenzione dei giornalisti sessuomani e invidiosi.
  5. Ultimo punto: Berlusconi non paga mai una mignotta. Sarebbe totalmente degradante. Lui, un arzillo vecchietto che nulla ha da invidiare a Raoul Bova e Rocco Siffredi, pagare per ottenere i favori sessuali di una donna? Ma quando mai?! I casi D'Addario e Macrì, rivelatisi montature colossali, avrebbero dovuto spingere i giornalisti e i magistrati corrotti a smetterla una buona volta di usare la carta del sesso per distruggere il premier. Ma la lezione impartita a Boffo non sembra proprio essere servita. Altre teste cadranno, come è giusto che sia, per il bene dell'Italia.

A nulla è servita la distesa e pacata richiesta di dialogo di Berlusconi a reti unificate di ieri, la magistratura rossa ha ritenuto comunque opportuno procedere senza indugi alla richiesta di autorizzazione a procedere con le perquisizioni, autorizzazione che bene o male dovrà concerdere lo stesso premier. Certo, i brutti sinistroidi contesteranno questo fatto, dichiarando che è come richiedere l'autorizzazione ad un pedofilo di controllare il contenuto del suo PC in cerca di immagini pedopornografiche, dandogli tutto il tempo di liberarsi delle prove compromettenti. Ma sappiamo benissimo che la sinistra ha perso da tempo la cognizione delle più semplici virtù che caratterizzano un grande statista quale è il nostro amato cavaliere: dignità, trasparenza e soprattutto amore. Ecco, tanto basta ad essere sicuri che tutta la verità verrà finalmente a galla e Silvio potrà un giorno tirare le cuoia a testa alta, intonso, ricordato nei secoli come il più grande uomo politico della storia d'Italia. Anzi di tutta la storia.


È così scioccato dal senso di colpa che confessa 2 volte...

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