Egitto: differenze tra le versioni

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Nonostante la difficile convivenza gli arabi tennero il controllo della regione e il criticatissimo operato di Mokhaccino con Schiuma si rivelò profetico per i secoli futuri.
Nonostante la difficile convivenza gli arabi tennero il controllo della regione e il criticatissimo operato di Mokhaccino con Schiuma si rivelò profetico per i secoli futuri.

=== Napoleone Bonaparte ===

Nel 1798 Napoleone Bonaparte parte per l'Egitto con l'unico scopo di aggiungere la corona reale della V dinastia alla sua personale collezionne di cappelli. L'Egitto rimane per 2 anni sotto il controllo della Francia, che aveva imposto il suo dominio su questa nazione giungere al primo posto nel ranking FIFA come nazione più tosta del mondo.

Napoleone Bonaparte perde la libertà (e con essa il titolo di imperatore più tosto) e l'Egitto cade in mano dei soliti stranieri che non si fanno mai i cazzi propri e che trovano indispensabile occupare quel cumulo di sabbia e cammelli che è l'Egitto.

=== Gli inglesi ===

I documenti riportano un'estrema soppressione del popolo, il consumo obbligatorio di tè e tasse. In particolare, tasse sul consumo di tè.
Il dominio inglese dilaniò la popolazione. Le tasse erano numerose e gli esattori intransigenti:
*Tassa sul passaggio del canale di Suez
*Tassa sul consumo di narghilè
*Tassa sul non essere inglesi
*Tassa sul passaggio sotto il canale di Suez
*Tassa sulla visione del canale di Suez
*Tassa sugli avvervi arabi

L'apice fu raggiunto alla "tassa sul pagamento delle tasse". Il cittadino, dopo aver pagato la tassa, era obbligato a versare un altro contributo per il precedente versamento, e poi a ripetere l'operazione all'infinito.


== Note ==
== Note ==

Versione delle 00:42, 27 ago 2010

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Egitto
(Bandiera) (Stemma)

Nota: la bandiera dell'Egitto è esposta a improvvisi cambiamenti. Essa fra 10 anni potrebbe presentarsi così.

L'Arabarchia Incostituzionale d'Egitto (in lingua egizia ) è uno stato che fa parte dell'Africa nord-settentrionale e dell'Asia sud-meridionale. L'Egitto costituisce ad oggi la più grande potenza economica in Africa, calcolata in cammelli.

Si estende per 609.000 Tutankilometri[1] in Africa e per 318.160 Islamiglia[2] Confina con il Sudan a Sud, con l'Ovestan ad Ovest e con l'India a Est (regioni come Libano, Israele e Giordania si considerano "storicamente" interne al grande Stato dell'Egitto). È bagnato dal Mar Mediterraneo (da Nord), dal Mar Rosso (da Est) e dal Mar Petrolio (dalle viscere della Terra).

Le città più importanti sono:

  • Il Cairo, capitale e centro cruciale di produzione e commercio dei katalicammelli;
  • Alessandria, al confine fra il Basso Egitto e il Piemonte;
  • Menfi, capitale del regno durante la dinastia del Re Elviskh Presleymhotep;
  • Luxor, tappa obbligatoria del tour cimiteriale egizio;
  • Giza, tappa principale del tour cimiteriale egizio, con incremento del 28% di morti vanitosi.

Etimologia

Una cartina dell'Egitto.

Il nome con cui gli autoctoni chiamano l'Egitto è "Ahknh", da pronunciare con occhi strabuzzati e sputandosi sulla lingua. Il geroglifico con cui si indica questa parola è un gufo con un naso da clown.

Dopo anni di studi sembra essere accertato il significato del termine "Ahknh": gli antichi egizi infatti non intendevano rappresentare la propria nazione ma volevano sfruttare l'occasione di affibiare un nome proprio per offendere i popoli circostanti.

"Ahknh" vuol dire "gli Ebrei succhiano".

La parola Egitto deriva invece dal latino "Aegyptus". "Aegyp" corrisponde all'antico nome dell'Agip; "tus" vuol dire invece "risorsa", "vantaggio". Dunque Aegyptus era la nazione dalla quale l'Agip traeva fortuna. In Europa il nome ufficiale è ancora Egitto proprio perchè le compagnie petrolifere non hanno ancora smesso di sfruttare il territorio.

Per le stesse ragioni gli egiziani chiamano la loro nazione "Ahknh".

Storia

   La stessa cosa ma di più: Antico Egitto.

L'Egitto fu anticamente abitato da una civiltà già molto evoluta, se si considera che a quei tempi non esisteva il decoder digitale e i medici più rinomati fondavano la propria scienza sul principio dell'abracadabra.

I primi popoli ad abitare questi luoghi furono tribù indigene, che si stanziarono presso il Nilo dopo anni di nomadismo fra l'alto Egitto e il basso Egitto.

Qui, tradotto dalla lingua egizia della dinastia 0, il dialogo fra l'indigeno Kuhotef e il capo tribù Francotep, decisivo per lo stanziamento degli antichi egizi nella regione di Luxor:

:- Kebehsenuf: “ Ehm, senti, papà... Per sbaglio abbiamo lanciato una carestia sul popolo.”
 :- Horus: “Cosa!? Ma io vi fulmino, disgraziati!”
 :- Iside: “Su, Horus, sono ragazzi...”
- Indigeno: “Capo, siamo già passati di qui... Ricordo le folte palme e il distributore di Lemon Soda.”
- Capo tribù: “Non posso darti torto, indigeno Kuhotef, ma siamo un popolo nomade e dobbiamo camminare a vuoto.”
- Indigeno: “Non riesco a capire, capo. Non siamo tenuti a rimanere un popolo nomade!”
- Capo tribù: “C'è scritto su wikipedia.”
- Indigeno: “Dovremmo stanziarci, la tribù è concorde e le stelle sono favorevoli.”

La parte seguente del dialogo è irreperibile. Probabilmente il capo tribù Francotep decide di stabilirsi constatando la presenza indesiderata di calli.

Con lo stanziamento di questa tribù fu dunque introdotta la civiltà egizia, che avrebbe proliferato nei millenni successivi.

La prima dinastia

A fregiarsi del titolo di re fu per la prima volta Namren il Possente. Nonostante il nome altisonante egli risulta essere alto 50 cm. Non ci pervengono altre notizie di lui, ed è triste aver posseduto milioni di schiavi ed essere ricordato soltanto per essere un nanetto.

Probabilmente suoi contemporanei furono il Re Coccodrillo, di cui oggi ci rimane solo una costosa borsa firmata Giorgio Armani, e Re Scorpione, interpretato da "The Rock". Essi usurparono il trono e imposero il culto degli dei. Poichè il popolo egizio non aveva ancora scelto a quale religione pagare i propri tributi in sangue e miseria, accettarono di buon grado questa boiata.

La seconda dinastia

Non risultano nomi sulle iscrizioni sulle tombe. Gli archeologi suppongono che durante quest'epoca nessuno possedeva un nome e ci si chiamava battendo le mani o toccando la spalla dell'interlocutore. Il popolo continua ad adorare sciacalli antropomorfizzati e a credere che i morti nelle notti di luna piena si risveglino dai sepolcri per spiluccare formaggio e farsi una partita a briscola.

La terza dinastia

I principali dei egizi.

I faraoni decidono di far leva sulla credulità delle genti per poter vedere la gigantografia di sè stessi, in scala http://it.wikipedia.org/w/extensions/wikihiero/img/hiero_E1.png a 1.

Se fosse esistito MySpace i faraoni si sarebbero limitato a pubblicare i propri autoscatti risparmiando un sacco di tempo. Invece, durante la terza dinastia, esisteva solo un primitivo Badoo, ritenuto insignificante.

Cheope, uno dei re più importanti, unificò il Basso Egitto con l'Alto Egitto e unì la Bassa Eritrea con l'Alta Eritrea (anche se non era roba sua). Successivamente si dilettò in particolari esperimenti unificando il Sud Sudan con l'Est Estonia e il Centro Italia con la Repubblica delle Banane.

Dopo l'unificazione fra Scandinavia e Marocco gli fu intimato di smettere di giocare con gli stati degli altri.

Al popolo Cheope portò pace e prosperità: egli risolse il problema della fame e della mancanza di lavoro. Ordinando di cuocere i disoccupati.

Cheope si proclamò Dio in terra, e questo fu l'ultimo suo errore: la folla, abituata a dei con sembianze animali, stabilì con un plebiscito che Cheope dovesse avere la testa di un caimano etiope. L'impianto artificiale non ebbe il successo sperato e Cheope morì dissanguato.

Secondo la leggenda le ultime parole di questo indimenticato faraone furono: "Ra è la mia dimora e non la mia casa. At e Amon hanno riservato a un corpo carnale l'essenza dei 100 dèi della mia dinastia", che, trivialmente, corrisponde a "come cazzo potete pensare di mettermi la testa di un rettilaccio!?"

Periodo intermedio

Barzelletta egizia. Ah ah ah! Divertente, anche se un po' vecchiotta... L'hai capita? Ah ah ah ah!

Crisi dei valori. Il periodo intermedio, o anche definito come "Quando c'era lui", è caratterizzato da forti disagi economici. Anche la cultura egizia ne risente: l'alfabetizzazione scende dal 72% al 30% (dati ufficiali). Secondo recenti studi dell'egittologo francese Nico Pierre-camélle l'alfabetizzazione nel periodo intermedio era solo del 6%, e il restante 24% fingeva di saper scrivere ma si limitava a scarabocchiare disegnini di dubbio gusto su pregiati papiri spacciandoli per scrittura.

Celebre l'episodio dello scriba Zula, che fece credere al faraone Henker che una miniatura stilizzata della pecorina fosse un carattere di scrittura, da pronunciare accennando un orgasmo. Questo carattere entrò effettivamente a fa parte del linguaggio egizio.

Undicesima e dodicesima dinastia

Il re Menthepenthepe riunisce ancora una volta l'Egitto, che tendeva a frammentarsi non appena i faraoni si distraevano un attimo. Menthepenthepe dunque rivoluzionò il sistema sociale e riorganizzò il popolo, stabilendo che i medici facessero i calzolai, i calzolai facessero i parrucchieri e i parrucchieri inventassero delle cose utili come la biro o lo scomodino.

Tutankhamon all'età di 17 anni. Morì a 18.

Gli successe suo figlio. Sappiamo di lui soltanto che il suo nome iniziava per G e finiva per K e che odiava i carciofini. Suo fratello Menthepenthepe II gli succedette dopo la prematura morte.

Menthepenthepe II è l'ultimo re della dodicesima dinastia. Muore deluso e annoiato un caldo giovedì pomeriggio: voleva fare l'astronauta.

Secondo periodo intermedio

Dei beduini invadono il regno. I soldati egizi vengono presi alla sprovvista perchè non immaginavano minimamente che ci fossero altre forme di vita a parte loro stessi. Gli Hyksos occupano la capitale e le città più importanti, saccheggiano i tesori dello stato e mangiano la collezione di scarabei dell'undicenne re Birba.

Dopo 100 anni di crisi e fame, i due supereroi gemelli Ahmose e Kamose liberano l'Egitto dall'oppressione straniera e conquistano la Gemma della Verità. Nel sequel Kamose entra a far parte del lato oscuro e Ahmose cerca di riconvertirlo ai valori della Giustizia e della Lealtà.

Dinastie finali

Egizio con effigie di uno scarabeo, simbolo di buona sorte.

L'Egitto ritrova la pace e lo splendore artistico. Cosa c'è di meglio di un vecchio e genuino statista, a questo punto?

Akhenaton esilia la classe clericale e i devoti ad Amon. Il culto politeista viene abolito. Vengono scacciati vecchi funzionari, vecchi amministratori e i vecchi gestori della sua pizzeria di fiducia. Viene esiliato il suo visir, colpevole di aver criticato il suo comportamento immaturo; viene esiliato suo figlio perchè a 10 anni non sapeva ancora lanciare una fottuta freccia; viene esiliata sua moglie perchè quella sua nuova acconciatura era davvero inguardabile.

Il suo progetto di rimanere l'unico abitante dell'Egitto, però, non si compie.

Alla sua morte succede l'adolescente Tutankhamon, un re con carisma e fascino. Il suo nome deriva da un'espressione che il giovane usava frequentemente nella sua corte: "Tutan c'mon", ovvero "Ehi, bella, vieni qui!"

Di lui si conservano numerosi reperti: lo scettro griffato, gli occhiali D&G, i jeans di oro zecchino e un preservativo bucato della corona reale.

Tutankhamon muore senza eredi validi e Ramesse prende il potere. Questo faraone è colpevole di aver perso il conto delle dinastie. Questa nuova discedenza venne dunque indicata con un Gufo, e fu chiamata appunto Dinastia Gufo. Ramesse si definiva un tipo pacifico e mansueto: in tempi in cui le caste sacerdotali facevano a guerra fra di loro, il faraone accendeva un cerino per ogni Dio.

Suo figlio, Ramesse II, ha il merito di aver battuto l'impero ittita nella prima battaglia "ufficiale" della storia. Poichè entrambi gli eserciti erano poco esperti, la guerra fu combattuta lanciandosi sguardi minacciosi e gettando pomodori sul campo di battaglia per intimorire gli avversari.

Un uomo molto fortunato.

Ramesse III conosce invece una nuova profonda crisi: ladroni depredano le tombe reali, i pirati interferiscono con i viaggi commerciali e non esistono più le mezze stagioni. Il faraone cerca di risolvere la situazione, ma al suo primo comunicato pubblico biascica un "ahem...popolo d'Egitto! Buonasera...ehm...non sono molto abituato ad essere faraone, sapete..."

Con la sua morte si chiude l'ultima dinastia, la dinastia Gufo. Anni e anni di una civiltà potente ed evoluta si chiudono con questo nome di merda.

La conquista persiana e l'occupazione macedone

Siamo nel I secolo a.C. quando i persiani invadono l'Egitto con un esercito di 1 miliardo di fanti, elefanti da guerra e aeroplanini di carta (nonostante a difendere le mura della nazione v'erano soltanto mummie e gatti selvatici).

Si successero al comando dell'impero persiano Dario I, Serse I, Artaserse I e il poco noto Artadario I.

I persiano dovettero però cedere l'Egitto alla prepotenza di Alessandro Magno, che si impose sugli avversari durante la guerra del Nilo[3].

Artadario I abbandonò la regione non prima di aver gustato un gustoso piatto locale e aver preso qualche souvenir per la famiglia.

L'Egitto romano

Il vero aspetto di Cleopatra secondo la ricostruzione di un team di masochisti.

Il popolo egizio non era pronto a un altra guerra da affrontare. La conquista romana fu dunque senza spargimenti di sangue: non appena Gaio Caio Callo Gallo varcò le porte della città di Alessandria, gli abitanti, nel panico, iniziarono a parlare latino e a mangiare voracemente spaghetti alla puttanesca in modo da far credere di essere già una provincia romana.

Gaio Caio Callo Gallo ne approfittò nominandosi prefetto. Amministrò giustamente l'Egitto per 25 anni e gli fu data una Cleopatra in omaggio[4].

Più tardi si scoprì che i romani non erano minimamente interessati all'Egitto e che Gaio Caio Callo Gallo fosse un notaio in visita di piacere.

Finchè gli egizi continuavano a concedere Cleopatre in omaggio i romani occuparono pacificamente la provincia.

Gli arabi

Il califfo Mokhaccino I, al tramonto della civiltà romana, vide nell'Egitto una regione fruttuosa e lui come tutti i suoi successori decise di investire tutti i propri averi in questa nuova terra. Questo spiega perchè oggi gli arabi sono dei poveracci e si sfamano con le unghie dei piedi.

Il successore di Mokhaccino I fu Mokhaccino II (anche se in alcuni testi è segnalato come Mokhaccino con schiuma) e perseverò nell'impresa bonificando la sabbia. Incentivò l'attivazione di fabbriche motoristiche. Essendo poche le pozze petrolifere diluì del petrolio con l'acqua. Essendo poche anche le risorse di acqua potabile, ordinò che fosse diluita con acqua di mare.

I provvedimenti non giovarono alla reputazione del governo: gli egiziani erano assetati, incattiviti, e le loro Panda non funzionavano bene.

Nonostante la difficile convivenza gli arabi tennero il controllo della regione e il criticatissimo operato di Mokhaccino con Schiuma si rivelò profetico per i secoli futuri.

Napoleone Bonaparte

Nel 1798 Napoleone Bonaparte parte per l'Egitto con l'unico scopo di aggiungere la corona reale della V dinastia alla sua personale collezionne di cappelli. L'Egitto rimane per 2 anni sotto il controllo della Francia, che aveva imposto il suo dominio su questa nazione giungere al primo posto nel ranking FIFA come nazione più tosta del mondo.

Napoleone Bonaparte perde la libertà (e con essa il titolo di imperatore più tosto) e l'Egitto cade in mano dei soliti stranieri che non si fanno mai i cazzi propri e che trovano indispensabile occupare quel cumulo di sabbia e cammelli che è l'Egitto.

Gli inglesi

I documenti riportano un'estrema soppressione del popolo, il consumo obbligatorio di tè e tasse. In particolare, tasse sul consumo di tè. Il dominio inglese dilaniò la popolazione. Le tasse erano numerose e gli esattori intransigenti:

  • Tassa sul passaggio del canale di Suez
  • Tassa sul consumo di narghilè
  • Tassa sul non essere inglesi
  • Tassa sul passaggio sotto il canale di Suez
  • Tassa sulla visione del canale di Suez
  • Tassa sugli avvervi arabi

L'apice fu raggiunto alla "tassa sul pagamento delle tasse". Il cittadino, dopo aver pagato la tassa, era obbligato a versare un altro contributo per il precedente versamento, e poi a ripetere l'operazione all'infinito.

Note

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  1. ^ 1 tutankilometro corrisponde a 1 kilometro ufficiale, ma a differenza di quest'ultimo è composto principalmente da banchi sabbiosi.
  2. ^ 1 Islamiglio è equivalente a 1 Miglio standard con presenza rilevante di pozzi petroliferi.
  3. ^ La costruzione di un ponte in tempi minimi permise agli eserciti di non sprecare molte energie a lanciarsi sassolini da una sponda all'altra del fiume.
  4. ^ Per la precisione Cleopatra XIV bis