Nadja Applefield

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Attenzione!

Questo articolo tratta di argomenti ad alto contenuto di zuccheri.
Si consiglia l'assunzione di farmaci appropriati a lettura ultimata.
Grazie e arrivederci!


« Naaadja!! Vivi felice battendo...dall'Inghilterra alla Francia...quante avventure vivraaaai!!! »
(La sigla italiana di Nadja Applefield.)
« Puttana!! Ci vediamo in tribunale!!! »
(Caramella Caramella su Nadja Applefield riguardo a plagio.)
« La do a Francis...o la do Keith? La do a Francis...o la do a Keith?? »
(Nadja interroga una margherita per decidere a chi dei due fratelli concederà la sua mano. Cosa avevate capito, zozzoni??)


Ashita no Nadja, letteralmente tradotto dal giappocinese "Nadja a bocca asciutta", è un manga realizzato a otto mani (e otto piedi) dalle CLAMP nel 300 a.C., durante gli intervalli di tempo che intercorrevano tra un ricovero e l'altro per abuso di alcol e psicofarmaci. La ricetta del successo dell' opera consiste nel prendere un pizzico di Candy Candy, aggiungere una spolveratina di Remì e mescolare il tutto con distillato di Sailor Moon. Et voilà! Il plagio è servito. Difatti, la nostra Nadja è una biondissima orfanella scaricata in una casa di dubbia moralità (proprio come Candy), che si unisce a una compagnia di talentuosi artisti girovaghi[citazione necessaria] accompagnati da improbabili animali (come Remì), e si esibisce in balletti e piroette vestita di carta velina, con al petto una pucciosa spilla a forma di cuore (come Sailor Moon). Ultima nota: sbava dietro un pirla mascherato che si diverte a lanciare rose addosso alla gente. Sarà un caso. Dal manga è stato prodotto anche un anime trasmesso per la prima volta in Svervegia il quintordici giunembre dell'anno 666.

Trama

Attenzione, da qui in poi questo articolo contiene spoiler.

Ti ricordi quella volta che per sbaglio hai toccato la vagina a tua madre? Ecco, se continui a leggere te ne pentirai allo stesso modo.


Tanto tanto tempo fa, potremmo dire più o meno cento anni, viveva una fanciulla che riuscì a viaggiare oltre la porta del destino...e sfortunatamente pure a tornare indietro. Prima infatti, la nostra Nadja se ne stava tranquilla nella Casa del Campo di Mele, tra le amorevoli cure di Miss Pony e della signorina Trinciabue, insieme ad altri orfanelli più o meno sani di mente. Un bel giorno, la bambina si vide recapitare un pacco anonimo che conteneva una misteriosa videocassetta e una spilla d'oro massiccio del modico valore di millemila euro. Pensando che la cassetta contenesse il video dell'ultimo concerto del suo gruppo preferito, i Tokio Hotel, Nadja inizia a guardarla in compagnia degli altri pampini dell'orfanotrofio. Sullo schermo appare però una simpatica ragazzina dai capelli color cadavere, che tra una bestemmia e l'altra rivela che la spilla dentro al pacco appartiene in realtà alla madre di Nadja, creduta morta da tutti. La cara mammina invece, non solo godeva di ottima salute, ma viveva pure nel lusso più sfrenato sbattendosene altamente della figlia, poichè questa era stata concepita per errore dopo che lei e il marito sbronzi c'avevano dato dentro di brutto senza le dovute precauzioni. Visto che l'arrivo di un bebè mandava a puttane la loro vita fatta di festini di vario tipo, mamma e papà pensarono bene di disfarsi della neonata, buttandola in un cassonetto e tornando felici alla loro vita di sempre. Nadja viene raccattata proprio dalla vecchia Miss Pony che rovistava tra i rifiuti alla ricerca di cibo per i suoi orfanelli e che, invece, torna a casa con un'altra bocca da sfamare. Scoperta la verità sulle proprie origini e animata da nuova speranza, la giovincella decide di andare alla ricerca della madre così da poterla prendere amorevolmente a sprangate. Ma non prima d'essersi fatta intestare tutte le ricchezze che possiede. Proprio mentre Nadja pianifica la sua vendetta, squilla il telefono e una melodiosa vocina dall'altro capo le annuncia che morirà tra sette giorni. Neanche a dirlo, una settimana dopo piombano a Applefield due loschi figuri che appiccano un bell'incendio nel nome di Satana e sterminano tutti gli abitanti della casa. Nadja si salva solo perchè nel frattempo si era unita a un gruppo di artisti di strada che, scambiandola per una scimmia ammaestrata, se la portano dietro per mezza Europa a esibirsi nei loro spettacoli in cambio di qualche nocciolina. Comincia così una grande cagata avventura alla ricerca della mamma, che condurrà la nostra eroina dalle Alpi alle Piramidi, dal Manzanarre al Reno passando per Fanculo, tra cosplayers di Zorro, parenti assassini, usurai ed efebici signorini creati ad arte per la gioia delle fungirl.


La trama è finita, leggete in pace.