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Chi può negare che costui sia uno scienziato pazzo?
« Pulcinella? Ma quann'maje! Che staje ricenn'?! »
(Mayuri su "presunte" somiglianze)
« Sento puzza di terrone... »
(Byakuya su Mayuri quando si siedono vicini in sala riunioni)
« Sento puzza di polentone... »
(Mayuri su Byakuya quando si siedono vicini in sala riunioni)
« Il qui presente genio della scienza ti sta dicendo che guarirà gratuitamente le tue ferite... indipendentemente da che aspetto assumerai dopo dovresti ringraziarmi! »
(Mayuri su Giuramento di Ippocrate)
« Direi che possiamo chiamarla pozione del superuomo »
(Mayuri su Red Bull)
« E CHE SFACCIMM'!!!... Ehm, no, volevo dire: ACCIDERBOLINA! »
(Mayuri che cerca di nascondere l'evidenza...)

[1]


Mayuri Kurotsuchi (涅 マユリ, al secolo Gennaro Scognamiglio) è uno dei tredici (dieci dopo il taglio al personale) capitani del Gotei 13 della popolare serie manga-anime Candeggina. Ufficialmente ricopre il ruolo di scienziato pazzoide del manga, perché in un manga uno schizzato con lo sguardo sadico, il sorriso smagliante e una falce che gli esce dall'orecchio ci vuole sempre. Ufficialmente, per via della sua crudeltà coi sottoposti, del suo disprezzo per la vita umana e dei suoi denti bianchi da fare invidia, è malsopportato dalla maggior parte dei suoi colleghi capitani.

Ufficiosamente però, il motivo di tale risentimento sono le sue presunte origini partenopee, che il poveretto, malgrado tenti con tutte le sue forze, non riesce a sopprimere del tutto. Si pensa infatti che in realtà Mayuri alias Gennaro non sia affatto il mostro antipatico, saccente, imbroglione e stupratore di figlie che lo si descrive, ma che sia tutta un'opera di diffamazione dei parte di quei suoi colleghi di origini nordiche, primo fra tutti quel fighetto di Byakuya.

Il personaggio

 
In questa foto di repertorio, scattata al mattino appena sveglio, si può vedere il vero volto di Mayuri! Notare il fatto che si sia tinto i capelli del colore della sua squadra del cuore...

Mayuri è il capo della 12° compagnia, in cui risaputamente confluiscono quelli che in vita erano stati secchioni, nerd, programmatori di videogiochi, giocatori di Dungeons and Dragons, ma per fortuna anche semplicissime persone con la passione per l'anatomia e lo smembramento di esseri viventi (sono dunque inclusi i fan di ER e degli horror splatter). Questo corpo si sobbarca praticamente tutto il lavoro sporco della "corte delle Anime Pure" alias Seireitei, alias Gotei 13, alias quel posto che dovrebbe essere il paradiso ma dove si può morire lo stesso e le strade sono piene di barboni armati di spade: quando c'è da testare su una cavia umana un nuovo farmaco che potrebbe anzichè curare farti esplodere il cervello, chi chiamare se non la Divisione Dodici? Quando c'è da mettere un Quincy nel frullatore, chi chiamare se non la Divisione Dodici?

Ovviamente Mayuri, da bravo direttore (in realtà ha soffiato il posto a Kisuke Urahara mentre questi era alle terme a farsi curare la sinusite), dirige tali macabre ricerche con passione e alacrità! E passione e alacrità sono da lui richieste a tutti i membri della truppa, sennò con passione ti trasforma a tua insaputa in una bomba umana, per poi farti alacremente saltare in aria quando più ne ha voglia.

Ha istituito la sospetta regola secondo cui non si può entrare a far parte della sua divisione da Frosinone in su... I sardi sono accettati, specie se gli portano qualche pecorino da mettere sulla pasta c' 'a pummarola ngopp'. Un suo outing è tuttora atteso: deve prima essere certo che non lo licenzieranno appena inizierà ad andare al lavoro ballando la tarantella e salutando con un caloroso e accorato "Ué!" tutti quelli che incontra.

La figlia

 
"I figli sò piezz' 'e core!" - Oh, come le vuole bene!

Riguardo la sua vita privata, Mayuri è scapolo (fatevi sotto ragazze!), però ha comunque una figlia di nome Nemu che, da brillante uomo di scienza che è, si è costruito usando la plastilina e poi ha reso viva con un getto del suo liquido segreto. Tuttavia, la sua creazione si è rivelata il suo più grande fallimento in una carriera costellata di invenzioni di successo come la droga per rallentare il tempo soggettivo o l'elisir della "potenza del cavallo"[2]... Infatti sua figlia ha più volte dimostrato di aver un gran bel paio di tette, ma ben poco cervello (quando scatta una foto anziché "cheese" (formaggio) dice "butter" (burro)); il motivo però che realmente le vale tutti gli sganassoni che le rifila quando è incavolato e ha bisogno di sfogarsi un po' deriva dalla frustrazione del padre per non essere riuscito a trasmetterle nulla, ma proprio nulla, delle sue origini...

- Nemu: “Oi, babbo, l'è tutto a posto, ne?”
- Mayuri: “MA COMM' PARLI?! Che modo 'e parlà fosse?”
- Nemu: “Ostrega! Che ghe se che non va nel modo in cui parlo, ne?”
- Mayuri: “DISGRAZIATA! Sì 'a rovina mia!”

E giù botte per la povera addormentata. Si sospetta che il suo dialetto derivi da una tresca giovanile con un gondoliere veneziano, e che Mayuri soffra per non essere riuscito ad evitare tale relazione. Ma in fondo in fondo lui vuole molto bene a sua figlia... Forse.

La saga del Sacro Girarrosto

    La stessa cosa ma di più: Uryu Ishida.

La prima volta che lo vediamo è a una riunione tra capitani in cui salta subito all'occhio per la faccia da scheletro. Qualcun'altro invece lo scambia per un membro perduto dei Kiss. A qualcun altro risulta simpatico perché somiglia a Pulcinella. Tuttavia, non sempre la prima impressione è quella che conta e non ci vuole molto per capire che Mayuri non è esattamente un tipo con cui usciresti volentieri il sabato sera. Il suo primo atto nella serie è, da buon capitano, quello di cercare di fermare i ryoka (termine con gli shinigami indicano gli intrusi, o ancora meglio, gli extracomunitari), e per farlo manda contro di loro dei suoi sottoposti che si sarebbero finti venditori ambulanti della folletto. Ma, e qui scopriamo il suo lato insano, quel pomeriggio, prima della missione aveva offerto loro dei pasticcini alla crema imbottiti di tritolo in modo che, premendo un pulsante, potesse farli esplodere.

Il tentativo però fallisce: i ryoka (si tratta di Orihime Inoue, una ragazza pettoruta e di Uryu Ishida, uno stuzzicadenti occhialuto), inizialmente lasciatisi abbindolare dal rapporto qualità-prezzo scoprono il barbatrucco e si riparano dalle esplosioni grazie a uno scudo di lei (una delle poche volte che Miss Preghiera si rende utile!). Per giunta resta il problema di una "bomba" inesplosa; lui però, da buon napoletano, si arrangia e, improvvisandosi artificiere la fa detonare. Il successivo combattimento lo vede contrapposto al Quincy, l'ultimo membro di una razza che ha contribuito a rendere in via d'estinzione. Prima però questi ordina a un tale Simone di Cirene dell'Undicesima Compagnia, che veniva dalla campagna, di portar via quella piattola della sua compagna perché le cose iniziano a farsi toste.

Uryu attacca il capitano con il suo arco a luce polarizzata, ma dopo tanto tiro con l'arco gli si scaricano le pile proprio sul più bello. Mayuri invece, sentendogli un accento del nord, si infiamma di spirito combattivo, rilascia la spada e cerca di PWNARLOcon un fendente e ci riesce... Non fosse che sua figlia, colta da colpo di fulmine per il bell'arciere[3], cerca di far scudo col suo corpo finendo squartata pure lei. Mayuri, incazzato come quando non riuscì a procurarsi i biglietti per il concerto di Pino Daniele, prima mena la figlia (la mena senza motivo, ora il motivo c'è!), poi se la prende con Ishida[4]:

- Mayuri: “Disgraziato! Hai fatto innamorare la mia figliola e le ho spaccato l'addome! Mò a te t'aggia spaccà a cap'!”
- Ishida: “Olà, terun! Ha fatto tutto lei! E poi chi se la ciapa quella? Mi son gay!”
- Mayuri: “Vorresti dire che mia figlia non è una bella ragazza? Vorresti dire che non è degna di uno comm'a te?”
- Ishida: “Ma tu hai detto che...”
- Mayuri: “Statt'zitt' fetentone!”

Dopo averlo riempito di botte, parte con il classico discorso non-stop del cattivo che crede di aver già vinto, durante il quale si lascia scappare che per i suoi esperimenti ha vivisezionato e ridotto in confettura d'albicocca molti altri Quincy come Uryu, incluso il suo caro nonno Cinzio. Segue la classica rirpesa del buono che si incazza e lo scontro prosegue. Inspiegabilmente, Mayuri finisce col prenderle di santa ragione, anche dopo aver usato il bankai (probabilmente l'aveva pronunciato in un'unica vignetta diminuendone enormemente l'efficacia), così non gli resta che trasformarsi in yogurt e fuggire nelle fogne. Prima di levare le tende giura a Uryu che i due avrebbero regolato i conti: nessun bastardo del nord avrebbe messo le mani su sua figlia!

Per il resto della saga non fa un cazzo. Forse, da buon napoletano, dopo la sconfitta ha preso la cosa con filosofia, rivolgendosi in particolare alla famosa massima partenopea:

« Chi s' fa i cazz' suoje campa cient' anne! »
(Mayuri)

[5]

La saga di mondo buco: Il combattimento tra scienziati

    La stessa cosa ma di più: Szayel Aporro Grantz.

Nella seconda saga di Bleach, Ichigo accorre a Hueco Mundo (o Mondo Buco) con la sua banda di simpatiche canaglie per salvare Orihime Inoue (detta Colei che prega[6]) rapita dal cattivone Aizen. Siccome il sonderkommander Yamamoto, che prima aveva deciso di non sprecare potenza militare con interventi all'estero, inspiegabilmente cambia idea, ecco che ordina che quattro capitani vadano a salvare quelle pippe sconsiderate e, già che sono lì, ammazzino qualche gran picciotto per indebolire il nemico. Mayuri, ricevuto l'ordine di partire mentre si accingeva a compiere esperimenti sulle proprietà nutritive e abbellenti della mozzarella di bufala, si lascia scappare un <<Chella stronz' e mamm't!>>[7] ai danni del comandante generale, raccatta la figlia, e si reca a Hueco Mundo con il barbaro, la pediatra e, ultimo ma più schifato di tutti, il polentone. Appena arrivati i quattro fanno il tocco per decidere chi deve andare a salvare chi (perchè nel frattempo i buoni stavano crepando un pò tutti...), e a lui toccano il roscio comunista e... lo spasimante di sua figlia!!![8]

Zampakutou e tecniche

 
Scienziato pazzo? Si. Pervertito? Forse. Ambiguo? CERTO!

Il capitano della Dodicesima Divisione sembra possedere tutte le armi e le tecniche più schifose e abberranti dell'universo di tale manga. A cominciare dalla sua spada, che si porta appresso in una posizione tale da risultare terribilmente ambiguo ogni volta che la sguaini.

Il nome della sua spada è Ashisogi Jizō (疋殺地蔵, tradotto: "Che fetenzia!", ritradotto: "Che schifo!"): quando è allo stadio normale ha la guardia sembra una accozzaglia di pezzi tipo art attack. Quando la rilascia si scopre la ragione del suo nome: un enorme bruco giallo con la faccia di Claudio Bisio, la mantellina da Superman e un alito tanto pestilenziale che i cessi degli autogrill non sono nulla! Da qui ben si capisce come il potentissimo capitano Mayuri Kurotsuchi sia, se non stimato, certo temuto da avversari e compagni. Chi mai avrebbe lo stomaco di affrontare un simile orrore che ti soffoca, ti schiaccia, ti mangia e ti fa pure schifo, e il tutto mentre echeggia nell'aria "Munasterio 'e Santa Chiara"??? Il comando in questa forma abberrante è: "Maradona è megl' 'e Pelé!"

Essendo lui uno scienziato pazzo, ma non scemo, si è concesso anche qualche sperimentazione sul suo corpo, ovviamente tutta roba utile. Ha dimostrato di poter:

  • Farsi uscire una falce dall'orecchio: utile per il giardinaggio. Mayuri Kurotsuchi in realtà non ha proprio le orecchie: se l'è strappate quando udì la notizia che una certa squadra di calcio campana era fallita e sarebbe retrocessa in serie C1.
  • Sparare il proprio braccio come un missile: utile per raggiungere la carta igienica sulla mensola senza alzarsi dalla tazza o le noccioline sul buffet senza dover affrontare la calca.
  • Trasformarsi in yogurt magro quando le cose vanno male: mettiamo caso che Mayuri le stia prendendo di brutto, gli basta infilzarsi con la sua stessa spada per liquefarsi all'istante in una massa informe di yogurt che disgusta il nemico (a meno che non sia una donna con la fisima di perdere peso, in tal caso sono guai...) e gli da la possibilità di fuggire infilandosi in qualche tombino lì vicino.
  • Far sì che il nemico percepisca un singolo secondo come un secolo: lo stesso effetto che si otterrebbe legando il nemico a una sedia e facendogli guardare una conferenza di Emilio Fede o una puntata di Porta a Porta... CHE ROTTURA!
  • Grattarsi le chiappe con l'unghia del medio: è lunga come una prolunga. Grazie a questa dote può lanciare gestacci stratosferici. Le unghie sono tinte con smalto AZZURRO...

Curiosità

 
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  • Gennaro Kurotsuchi e Hidan dell'Akatsuki usano la stessa marca di trucco.
  • L'ultima fiamma della figlia, un certo comasco di nome Uryū Ishida, rischierebbe di fargli venire un esaurimento nervoso che potrebbe portarlo a far esplodere tutta la Soul Society facendo eruttare il Vesuvio artificiale che ha creato di nascosto sotto di essa...
  • Mayuri nell'utilizzo di farmaci non segue le norme del foglietto illustrativo: si difende dalle accuse di eresia dicendo che, essendo scienziato emerito, non ne ha bisogno, e che comunque <<Sò tutt'strunzate!>>
  • È l'unico dei capitani, a parte quelli cattivi, a non essere buono, ma neanche apertamente malvagio (e qui torna il discorso dell'ambiguità). La prova è che quando Rukia stava per essere fatta al barbecue è l'unico che non se ne frega minimamente e se ne sta a casa a farsi la doccia, leggere il giornale, sondare analmente qualche capibara per poi carezzare la figlia con una mano, darle un cazzotto con l'altra e andare a letto felice per i fatti suoi.


Voci correlate

Note

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  1. ^ Le sopracitate citazioni di Mayuri, eccetto la prima e l'ultima, sono state tradotte dal napoletano per favorire la comprensione dei lettori
  2. ^ Fonte: C the Master
  3. ^ Da piccolina la sua fiaba preferita era Robin Hood
  4. ^ Che nel frattempo era paralizzato dal gas fetido della zampakuto di Mayuri: Che fetenzia! per l'appunto... (vedi sotto)
  5. ^ Chi si fa i fatti propri campa felice
  6. ^ E non sa far altro
  7. ^ Insulto napoletano discretamente volgare
  8. ^ In realtà Ishida è gay risaputo: è Nemu ad essersi invaghita di lui e Mayuri ovviamente ne fa una colpa del quattrocchi.