Marcello Lippi

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« Mi sembravano le ballerine del Bolshoi... »
(Marcello Lippi)
« Hon huesti hui c'è da fare solo una hosa: chiuderli in uno stanzino, spengere la luce, prenderli a calci nel culo e buttare la hiave... »
(Marcello Lippi)
« Marcello Lippi è morto  »
(Nietzsche)
« 'A sto Nicce gli brucia il culo che gli abbiamo elimina'o la Germania in semifinale... »
(Marcello Lippi)
« Sono qui pe' vincere il mondiale! »
(Marcello Lippi)


Marcello Lippi (New York,11 Settembre 2001) è stato, fino al 2006, un bimbominkia e truzzo protetto dal Don in quanto messo sulla panchina dell Juventus a fare il vice di Agricola. Dal 2006, dopo la vittoria del mondiale con l'Italia è stato idolatrato dalle maggiori religioni monoteiste e soprattutto ha dato ancor più piacere ai froci mettendoglielo profondamente in culo.

Vita

Marcello Lippi passa un'infanzia infelice, segnata dai calci nel culo che gli riservava ogni componente della famiglia. Tutta questa durezza nei suoi confronti lo colpì a tal punto da volersi rinchiudere a chiave in uno stanzino buio, ma in seguito, decise di prendere i voti come allenatore di calcio e di utilizzare questo metodo per punire i suoi giocatori dopo una sconfitta. Naturalmente non sono molte le squadre disposte a prendere un truzzo in squadra, quindi dovette iniziare dal basso e, grazie a raccomandazioni e pompini riuscì a scalare la vetta del calcio mondiale.

Carriera (dalla monnezza al mondiale)

Napoli

Lippi dà sfoggio delle sue grandi qualità da allenatore nel Napoli, creando nuovi metodi di allenamento, facendo ripulire la città dagli stessi giocatori che si allenavano con i sacchetti della monnezza. I risultati furono ottimi e oltre ad avere portato il Napoli in Europa, riuscì anche ad evitare la costruzione dei termovalorizzatori, dato che le sole riserve erano riuscite a spazzare via un gran quantitativo di monnezza. I Napoletani, finalmente felici per la fine della crisi, proposero Lippi come nuovo sindaco, ma Luciano Moggi vide in lui l'uomo giusto per fare vincere anche in Europa la Famigghia.

Juventus

Alla Rubentus riuscì a vincere i suoi primi scudetti, ma il Don ormai non si accontentava più di ricattare solo la FIGC, ma cercava di rubare la Scempionslig, quindi, con l'aiuto di enormi quantitativi di epo, la Juventus riuscì a raggiungere per tre volte la finale di Champions. Qui però si iniziano a vedere le prime lacune della gestione Lippi. Senza più monnezza, Lippi è stato costretto a fare allenare i suoi giocatori facendoli correre nella polenta e facendogli spazzare la neve dallo stadio a pallonate. I giocatori ovviamente arrivavano stremati alla fine di ogni stagione e davano il peggio di loro stessi nelle finali. La prima finale fu vinta ai rigori con l'Ajax, mentere le due finali successive videro la sconfitta dei bianconeri contro l'invincibile Borussia Dortmund e soprattutto contro il Real Madrid, dovuta ad un gol in fuorigioco che fece andare su tutte le furie Moggi, che ancora non aveva capito come rubare in Europa. Stufo di perdere in finale, Moggi decise di prendere un allenatore vincente, Carlo Ancelotti...

Inter

Allora anche Lippi, stufo di vincere scudetti, andò all'Inter per non vincere più un cazzo. Coi nerazzurri riuscì a farsi eliminare dall'Helsingborg, a perdere con la Reggina, a fare scappare via Roberto Baggio e a vedere l'evolversi della Sindrome di Ronaldo su tutta la sua squadra, ma quantomeno evitò di stare in panchina per il derby con il Milan, finito 6 a 0 per i rossoneri. Tutto ciò fa sembrare che la carriera di Lippi sia in fase discendente, ma non è così perchè di lì a poco la Juventus avrebbe di nuovo bussato alla sua porta.

Juventus parte seconda

Dopo essersi accorti che Carlo Ancelotti in panchine non-rossonere era capace di collezionare solo secondi posti e figure di merda internazionali, la dirigenza della Juventus decise di riprendere Lippi, quantomeno per arrivare in finale di Champions e per evitare che qualcuno potesse fottere altri scudetti. L'andamento risultò essere lo stesso della prima esperienza bianconera, con scudetti magistralmente rubati e una finale di Champions persa ai rigori contro il Milan di Carlo Ancelotti. Questa situazione continuò per un paio d'anni, finchè per Lippi non arrivò la chiamata della nazionale e di conseguenza anche l'addio dalla Famigghia.

Nazziunale

L'esordio con la nazionale è stato in amichevole contro i vicecoglioni d'Europa dell'Islanda, nella quale gli azzurri persero per 2 a 0. Dopo tale impresa in Italia l'ottimismo era alle stelle e chiunque avrebbe scommesso sulla vittoria mondiale da parte degli azzurri. Questo ottimismo però era destinato a diminuire, perchè nell'anno del mondiale scoppiò lo scandalo calciopoli, riguardante assurde intercettazioni e presunti favori sessual... ehm... arbitrali all'insospettabilissima lobby ebraica della Juventus. Questo scandalo colpì maggiormente Luciano Moggi e di conseguenza anche Lippi. Quando ormai sembrava tutto perduto, Lippi guidò i campioni azzurri (tra i quali annoveriamo Cristian Zaccardo, Andrea Barzagli, Vincenzo Iaquinta, Marco Amelia e Simone Barone) alla conquista del mondiale. Dopo la vittoria Lippi decise di lasciare la nazionale, per via delle accuse infamanti e infondate lanciate dopo calciopoli. Tornerà dopo due anni al posto di Roberto Donadoni, esonerato perchè alla federazione non piacevano più i suoi metodi d'allenamento-porno.

Lippi oggi

Prima di riaccettare l'incarico della nazionale, Lippi aveva intrapreso con ottimi risultati la nobile arte della coprofagia, dovuta a tutta la merda che gli tirava addosso Josè Altafini, a cui aveva fottuto il posto a Sky. Inoltre ha da poco avviato una relazione sentimentale con Arrigo Sacchi, scoprendo di avere in comune moltissime cose, come l'odio per Cristian Panucci e Roberto Baggio, oltre all'amore per le finali perse ai rigori.

Voci correlate

Nazionale di calcio dell'Italia
Roberto Donadoni
Bruno Pizzul