Mago

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Un mago ammira il suo uccello

Il mago è una persona che riesce a spillare soldi ai superstiziosi con metodi incredibilmente ridicoli restando serio per tutto il tempo.

Il mago si distingue da altre forme di ciarlataneria per la quantità smodata di oggettistica adoperata durante i rituali, per l'abbigliamento stravagante, e per il linguaggio al limite del comprensibile. Quelli che esagerano di solito vengono scambiati per marocchini che vendono imitazioni di D&G. A volte, questo inconveniente capita agli stessi D&G, che però sostengono che di magia non sanno niente, come d'altronde di qualunque altra cosa.

Per quelli che non hanno il senso dell'umorismo, su Wikipedia è presente una voce in proposito. Mago

Storia

I maghi sono stati giustamente perseguitati per tutta la Storia fino al Rinascimento, con l'esigenza di saperne di più della realtà invece di ripetere tutto il tempo che Dio sa già tutto e quindi fatti i cazzi tuoi. In mancanza di fonti più aggiornate gli sciroccati iniziarono a riscoprire i testi esoterici dell'antichità, ovvero testi piuttosto recenti e totalmente inventati, attribuiti a qualunque figura mitica passasse per la testa.

Questo andazzo è continuato fino all'invenzione della Scienza, che spiega un sacco di cose di cui alla gente normale non interessa una cippa.

Nei media

Gandalfy, il cugino busone di Gandalf

La figura del mago è stata una macchietta per decenni: il classico vecchio barbuto col cappello a punta che sa cose ed evoca forze misteriose. Questo cambia radicalmente negli anni '60 con l'exploit del personaggio di Gandalf del Il Signore degli Anelli: un vecchio barbuto col cappello a punta che sa cose ecc., ma con dialoghi fighi.

Questo stabilisce il nuovo stereotipo in ogni singolo romanzo, film e videogioco del XX secolo. Una menzione merita la figura della maga sexy, che non sono non ha la barba né il cappello a punta, ma in genere non ha un granché di abbigliamento. Condivide comunque col mago classico il carattere assolutamente di merda.

L'inizio del XXI secolo ha visto l'introduzione di una nuova tipologia di mago: il maghetto che va ancora a scuola e sostanzialmente non sa fare un tubo.

Nella cultura popolare

Un mago moderno. Gli arcani numeri in sovrimpressione, se composti al telefono, evocano la misteriosa fiamma giallo-verde

A causa di svariati film, lo stereotipo del mago nella cultura popolare è un vecchio con un cappello strano che abita in posti irraggiungibili e sta tutto il tempo a farneticare di assurdità e a parlare a entità invisibili. Con sommo disappunto del Papa, a cui tocca spesso chiarire l'equivoco.

"Mago" è anche un sinonimo moderno di ciarlatano televisivo, che blandisce i vecchi con promesse di soldi, salute e altre cose che non solo non può dare, ma che i vecchi non si saprebbero neanche godere. I suoi metodi consistono in un assortimento di divinazioni basate su carte e numeri, anche perché il pubblico reagirebbe con perplessità allo sventramento di una capra viva. Costoro si distinguono dai televenditori perché almeno questi ultimi il pacco lo spediscono davvero, non lo fanno e basta.

Un'altra forma di mago moderno, o meglio, al 99% di maghe, sono le seguaci della Wicca, un noto marchio di fiocchi di latte dietetici, per quanto non tutte siano delle laide ciccione. Costoro sommano un po' tutte le metodologie dei maghi storici e di quelli moderni, con una sana dose di cosplay di stereotipi fantasy che aiutano molto ad attirare un pubblico di nerd orribilmente arrapati su piattaforme monetizzabili.

Voci correlate