Ferdinando Magellano

Da Nonciclopedia, l'enciclopedia che ci libera dal male.
(Rimpallato da Magellano)
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

Ferdinan[dus] Magellanus superatis antarctici freti angustiis clariss, ovvero «Salve, sono Ferdinando Magellano, forse vi ricorderete di me per la mia apparizione in One Piece...»
« Non vi preoccupate ragazzi torneremo a casa prima dell'ora del tè! »
(Ferdinando Magellano ai suoi marinai prima della circumnavigazione del globo)

Ferdinando Magellano, nome d'arte di Ferdinando Magellano (Sabrosa, 17 ottobre 1480 – vivente), è noto per aver inventato la piadina bolognese e per essere apparso in un romanzo del celebre scrittore Antonio Pigafetta. Gli si attribuisce anche l'aver circumnavigato il globo, ma questo, come disse padron 'Ntoni all'aiuto giardiniere prima di licenziarlo, è un fattore secondario piuttosto ridicolo e alquanto inutile.

Infanzia

Nato in una sperduta località portogallese portogallota portogallica europea, capì sin da bambino di voler fare il marinaio da grande, in quanto faceva continuamente promesse che non avrebbe poi potuto mantenere. I suoi genitori, Guillermo Cristobàl Ensamble de la Roche Mariano Claudio e Ana Maria Fuentes, per assecondare la sua passione lo portarono in una gita al largo della capitale, Lisbona, dove cercarono disperatamente di fargli apprezzare il mare: buttandocelo dentro con grossi pesi legati al collo, tirandolo sott'acqua e trattenendolo giù, forandogli il salvagente etc. Tuttavia, dopo innumerevoli tentativi fallimentari, i due si tolsero la vita per la disperazione. Così, rimasto orfano e a migliaia di kilometri da casa, il piccolo Fernandiño (o sarebbe più corretto Fernandinho, visto che non è in lingua spagnola) venne accolto dal re del Portogallo ed istruito. Appena fu grande abbastanza - o forse appena ci si rese conto del gran fastidio che recavano le sue stupide barzellette - venne mandato in India. Per posta celere. Qui si fa notare dal viceré Francisco de Almeida sventando un complotto ai suoi danni. Il viceré lo nominò capitano sul campo, finché non si accorse che il complotto sventato era stato organizzato da Magellano stesso e allora gli tolse la carica delegandolo a mozzo semplice. Nel 1514 viene sorpreso a trafficare armi con i talebani e pertanto licenziato con disonore anche dalla carica di mozzo semplice e relegato alla mansione di aiuto stercorario. Una bella scalata sociale, insomma.

La svolta

La mappa del tesoro trovata da Fernandinho. Le chiare indicazioni permettono di risalire agevolmente all'ubicazione del luogo in cui esso si trovi.

La svolta nella vita del giovane navigatore si ebbe quando, rovistando in un pacco di farina Cheerios con sorpresa, trovò come sorpresa la mappa del tesoro di Jack Sparrow. Nella mappa era chiaro che si dovesse passare al di là delle americhe appena scoperte per giungere al tesoro. Pertanto, per essere sicuro di potervici arrivare sano e salvo, volle organizzare una spedizione in tal direzione. Scelse di contattare il paese più spendaccione dell'epoca, già finanziatore di altri folli marinai a lui precedenti, e cioè la Spagna. Qui infatti trovò un consenziente sosia di Antonio de' Curtis che gli diede permesso d'imbarco, navi, personale, provviste, soldi e anche un calendario sexy da appendere in cabina di plancia e, nel 1519, Fernando partì.

La circumnavigazione del globo

L'obiettivo di Magellano era giungere a trovare il tesoro dei pirati, ma la missione venne ufficializzata sotto la corona spagnola per cercare una nuova via marittima per le Isole delle Spezie, nell'arcipelago Indonesiano delle Molucche, evitando l'aggiramento dell'Africa. Nel contempo dimostrare che la terra è rotonda, conquistare nuove terre per la Spagna e vincere il derby col Portogallo. Magellano non era molto entusiasta dell'idea, ma l'alternativa era di continuare a pulire le stalle del viceré Francisco de Almeida.
Così, frustrato dalle imposizioni reali, si trovò a partire il 20 settembre 1519 da San Lucar de Barrameda, una località passata alla storia per essere stata il porto da cui iniziò il lungo viaggio di Magellano. Il re sosia di Antonio de' Curtis gli offrì un'ingente flotta ultra-accessoriata e piuttosto all'avanguardia, migliaia di uomini al suo servizio, nonché una notevole scorta di arbre magique da appendere sul cruscotto della plancia, ma nonostante tutto il povero Fernando si trovò a rimuginare sull'impossibilità di cercare il tesoro.

Passaggio a Sud-Ovest

La circumnavigazione del globo effetuata dalla flotta di Magellano, ricostruita in una simulazione effettuata dalla scimmietta instancabile.

Correva l'anno 1520 e già l'immane flotta di Magellano si ridusse drasticamente della metà solo per giungere in Patagonia, un deserto pieno di sassi e di nulla. Ovviamente il grosso della ciurma era così contento della cosa che alla prima occasione tentò di ammutinarsi. Il primo tentativo di sbarazzarsi del comandante tuttavia non riuscì.
In Patagonia Fernando prese a mettere il proprio nome a tutto ciò che incontrava o vedeva: Stretto di Magellano, Pinguini Magellano, Nube di Magellano, il magellan nel calcio freestyle. Persino le donne del posto vennero chiamate Magellane[1], ma considerato che come termine faceva abbastanza pena si preferì continuarle a chiamare "indigene". Gli indigeni, stufi di sentirlo dare nomi a tutto e a tutti, cacciarono via il gruppo di marinai iberici che ripresero così il viaggio verso occidente, inoltrandosi per l'Oceano Pacifico, detto così perché appunto non trovarono altri indigeni ostili: c'era solo mare e in bonaccia per giunta!

Fine dei viaggi

Solo a marzo del 1522 la flotta giunse alla terraferma prima nelle isole Marianne, poi nelle Filippine dove, avvisati del loro arrivo mediante il tam tam dagli indigeni patagoni, i locali tesero un'imboscata alla truppa. La truppa, stanca di girare il mondo, finalmente riuscì ad ammutinarsi e ad accoppare Ferdinando, artefice del loro peregrinare. Nelle Filippine uno dei marinai, sbronzo in un pub del porto di Manila, raccontò tutta la storia ad un corrispondente italiano, Antonio Pigliafetta appunto, in cerca di una storia per il suo nuovo libro d'avventura. Tuttavia, per rendere il racconto più ricco di suspance, di storie torbide di sesso e violenza che piacciono tanto ai lettori moderni, arricchì la storia di particolari, tra cui la morte di Magellano per mano degli indigeni filippini dell'isola di Mactan, la dispersione di tutte le navi tranne che di una sola, la morte di oltre 200 marinai nell'impresa e... già, la torbida storia di sesso. Beh, quella fu prevista per il sequel, mai compiuto purtroppo, a causa della prematura scomparsa del buon Pigliafetta.

Note

  1. ^ Ebbene sì: essendo anche un sommo guardone le donne appartenevano alla categoria ciò che vedeva.

Voci che potrebbero in un qualche modo azzeccarci qualcosa

Collegamenti esterni o meno