L'onore e il rispetto

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L'onore e il rispetto è la nuova frontiera[ma anche no] delle fiction italiane sulla mafia. La trama è condita da un'amatriciana di traumi infantili, traumi preadolescenziali, traumi nelle relazioni affettive, traumi sulla carriera lavorativa, traumi familiari e da una traumatica ma ricca rete di scopecchiamenti vari, incesti e gravidanze inaspettate. Tutto nuovo insomma agli occhi del telespettatore italiano.[1]

È anche curioso far notare come Salvatore Samperi, regista ed ideatore della serie, sia traumaticamente morto prima della traumatica messa in onda de L'onore e il rispetto - Parte seconda.


Per quelli che non hanno il senso dell'umorismo, su Wikipedia è presente una voce in proposito. L'onore e il rispetto

Trama iniziale

1956, i Fortebracci, umile famiglia siciliana, si trasferiscono a Torino con la speranza di trovare la felicità e una vita migliore. Illusi.

  • Pasquale, il padre, sotto consiglio di Pippo o'calabrese, apre un negozio di elettrodomestici a Torino, comprando all'ingrosso il materiale da Pippo stesso. Pasquale, per comprare gli elettrodomestici da vendere in negozio, si indebiterà a tal punto da non riuscire nemmeno ad assicurare la propria attività. Rimarrà immischiato in mezzo ad una truffa ordita da Pippo o'calabrese, che deruberà il negozio del materiale venduto da lui stesso e che appiccherà fuoco al locale. Pasquale, ritrovatosi con più debiti di quanti ne avrebbe Baldini dopo una partita di poker, si suiciderà come un povero coglione;
  • Ersilia, la madre, impazzirà dal dolore in seguito alla morte del marito e verrà rinchiusa in manicomio. Appena riuscirà a liberarsi dalla camicia di forza, verrà brutalmente investita da un tir;
  • Santi, il figlio minore, se ne strafregherà dei traumi familiari e conseguirà la laurea in giurisprudenza con successo;
  • Tonio, il figlio maggiore, smaschererà la truffa ordita da Pippo o'calabrese e deciderà di privarlo dell'onore e del rispetto, sbattendosi sua figlia Melina fino a metterla incinta. Dopodichè abbandonerà la ragazza gravida a se stessa e Pippo, trovatosi con la figlia disonorata, verrà schifato da tutti come un lebbroso.

Personaggi

Personaggi principali

Tonio Fortebracci

Interpretato da Gabriel Garko rimane uno dei protagonisti indiscussi della serie. Ragazzo irrequieto e scapestrato, abbandonerà la via della rettitudine per svaligiare banche, rubare autoradio, assaltare treni e razziare figa e bestiame. Comincerà con l'ingravidare Melina, la figlia del già citato Pippo o'calabrese, per poi intraprendere la carriera mafiosa con tenacia e convinzione. Più o meno ci metterà due puntate e si troverà paradossalmente già a sedere ai tavoli dei boss di Cosa Nostra. Si sposerà con Olga, che le darà un figlio tanto per cambiare, ma la vedrà crepare in un incidente nella seconda serie. Distrutto dall'avvenimento, si costituirà ed andrà in carcere, ma una volta lì verrà a conoscenza del fatto che il figlio ed il fratello sono morti in seguito ad un attentato mafioso e, nuovamente lacerato dal dolore, uscirà di prigione con l'intento di ammazzare tutti quanti.

Santi Fortebracci

Interpretato da Giuseppe Zeno è il fratellastro di Tonio e in comune hanno solo questo: sono figli della stessa cavalla e hanno entrambi un istinto omicida e vendicativo che in Santi occupa la percentuale dello 1 % + 0 - 1. Nonostante si dia molto da fare per apparire secchione e una brava persona conseguendo la laurea insieme a Checco Zalone e imparando grazie a lui i segreti del mestiere, indubbiamente è il personaggio migliore per il recente concorso della Red Bull che oltre alle ali gli ha messo anche le corna. Inizialmente si fa Olga, altra importante equina, ma viene scaricato subito dopo per mancanza di sostanza e poi sposa Melina ( che lo farà cornuto nella seconda serie)confondendola alle nozze di Canna, in cui trasforma l'acqua in oppio. Da lei eredita un figlio e una figlia legittimamente impropri. Nella seconda parte ha un incontro "Fortunato" da cui da vero coglione si fa centrare al tiro al bersaglio in un gay-pride dove istruiva il figlio di Tonio che purtroppo ci lascia le penne. Leggendario portatore di figa e sfiga, verrà ricordato come un uomo-toro da tutti i suoi conoscenti

♫♪♫♪ Note ♫♪♫♪

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