L'Albero Azzurro: differenze tra le versioni

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* I due grandi occhioni di Dodò hanno sempre la pupilla dilatata, segno del fatto che è continuamente sotto l'effetto di sostanze stupefacenti.
* I due grandi occhioni di Dodò hanno sempre la pupilla dilatata, segno del fatto che è continuamente sotto l'effetto di sostanze stupefacenti.
* Empirio ha dei piedi enormi e li muove a ritmo in ogni canzone, si dice porti 56 di piede.
* Empirio ha dei piedi enormi e li muove a ritmo in ogni canzone, si dice porti 56 di piede.
*L'attività mafioso-terroristica ed il colore azzurro ci fanno capire chi sia [[Silvio Berlusconi]]il vero ispiratore della Cricca di Dodò]]
*L'attività mafioso-terroristica ed il colore azzurro ci fanno capire chi sia [[Silvio Berlusconi|il vero ispiratore della Cricca di Dodò]]


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Versione delle 12:56, 13 mag 2008

File:Dondodo.jpg
Ecco Don Dodò fuori dal suo covo. Da notare lo sguardo carico di odio e morte.

L'albero azzurro è un'associazione di stampo mafioso - camorristico, che nasconde i suoi loschi traffici dietro una facciata ridente e felice di un magico mondo incantato. I suoi adepti sono nemici giurati del Fantabosco, di Antonella Clerici, dei Puffi, della carta igienica e dei capelli ricci o mossi. Il loro chiodo fisso è la conquista del mondo partendo dalla manipolazione subliminale delle povere menti (inconsapevoli di tali scempi), di innocenti bimbi ormai narcotizzati irreversibilmente dai lontani anni '80.

Organizzazione

Il logo dell'organizzazione

I membri dell'organizzazione sono tutti fedeli adoratori di Satana, il capo dell'associazione è il feroce Dodò, nato dalla fusione della plastilina Didò e della pornostar Ladà, ricercato dall'Interpol poiché colpito da una strana forma di varicella, chiamata Verdenella, che gli copre l'intero corpo di puntini verdi. Si narra che abbia un membro color celestino di proporzioni tale da far rabbrividire Rocco Siffredi (da qui il nome della cosca "albero azzurro"). Dedito all'alcool e alla prostituzione, organizza nel famoso albero, covo della sua banda, sfrenate orge e coca-party a cui pare abbiano partecipato personaggi del calibro di Goku, Teletubbies, Giancarlo Giannini e Tonino Carotone. Il suo becco, nominato lo sventrapapere, viene usato per violentare i suoi sottoposti qualora non eseguano i suoi ordini. Spesso Don Dodò (chiamato così dagli amici) intrattiene rapporti d'affari con la famosa multinazionale del terrore “Il Mulino Nero”.

Personaggi

Dodò

Dodò è il capo dell'organizzazione; essenzialmente è un artista del male, della sofferenza e della guerra. Scopo primario della sua esistenza è mandare all'aria i piani dell'Einstein del programma: Empirio.
Si dice che fosse solito evirare i traditori della famiglia con le Forbici dalla punta arrotondata.

Empirio

Empirio è uno scienziato pazzo sulla cinquantina che ha utilizzato il proprio nome (molto originalmente) per battezzare il suo laboratorio: l'Emporio. Nel tempo libero si dedica al disegno di abiti, creando una linea di abbigliamento molto famosa "Empirio Armani".

L'Emporio

L'Emporio è una specie di bunker dove il suo costruttore Empirio si rintana per sfogarsi delle ingiustizie ricevute dal mondo intero per la sua bruttezza, tentando di distruggere il mondo e compiendo riti satanici.
Voci di corridoio sostengono che sia invece la distilleria personale di Empirio.

La tipa cinese

La tipa cinese è quella che spiega a Don Dodò come si rollano le canne, come si fumano le bonghe e come si fa a nascondere bene la droga. Spacciatrice di calibro internazionale, ha una stranissima fobia per le forbici dalla punta arrotondata.

Entrate

Per mantenere in piedi questa società Don Dodò si dedica a diversi traffici illeciti: un imponente giro di prostituzione, smercio di droga di contrabbando, traffico di armi e fermagli blu, ai quali Dodò non riesce proprio a resistere.

Lo scatolone fabbricone

Nessuno sa realmente di cosa si tratti.
Gli unici documenti di cui disponiamo risalgono al 1378 e ci dicono che fu portato in Europa da un frate missionario al suo ritorno da un viaggio in Afghanistan. Il frate raccontò che gli afghani adoravano lo scatolone fabbricone come un Dio ma che temevano anche la sua immane potenza. Il frate lo donò al Papa, ma questi, che considerava lo scatolone come figlio di Satana, decise di nasconderlo perché temeva che se fosse caduto nelle mani sbagliate avrebbe potuto causare la fine del mondo.
Ma lo scatolone riuscì a scappare dalla sua prigionia e decise di girare il mondo. Fece da manager ai Gazosa dal 1998 al 1999, ovverò durante tutta la loro carriera musicale. Finita la sua esperienza nel campo della musica conobbe Dodò in un localaccio dei bassifondi di New York e con lui fondò l'associazione a stampo mafioso - camorristico chiamta appunto Albero Azzurro.
Possiede straordinari poteri magici e si dice che sia stato lui il primo scatolone a mettere piede sulla Luna.

Obiettivi

  • Conquistare il mondo, o almeno la provincia di Trento.
  • Far risorgere il fratello gemello di Dodò, Dudù, morto per mano della zio Dedè, sposato con la sorella di Ladà, la castissima Nonladà, che aveva una relazione con Lodò.
  • Distruggere il programma televisivo “La prova del cuoco”, per qualche motivo ancora a noi sconosciuto.
  • Far capire al mondo intero che in realtà L'albero azzurro, non è azzurro, ma è di colore blu-cobalto.

Curiosità

  • Dodò è l'ultimo membro della nobile razza dei Dodo.
  • La frase preferita di Dodò: Fatti foste per fotter come bruti.
  • Dodò è ermafrodita ed è stato sorpreso con Nonna Pina mentre preparavano le sue famose tagliatelle.
  • L'attore preferitò di Dodò è Ben Turpin.
  • I due grandi occhioni di Dodò hanno sempre la pupilla dilatata, segno del fatto che è continuamente sotto l'effetto di sostanze stupefacenti.
  • Empirio ha dei piedi enormi e li muove a ritmo in ogni canzone, si dice porti 56 di piede.
  • L'attività mafioso-terroristica ed il colore azzurro ci fanno capire chi sia il vero ispiratore della Cricca di Dodò