Jerry Calà

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« Libiiiiiiiidine »
(Jerry Calà su Mara Venier)
« Doppia libiiidine »
(Jerry Calà sulle tette della vigilessa)
« Torni a vivere da solo ? E a noi che chezzo ce ne frega! »
(Lino Banfi su Jerry Calà)
« Ahahahahahah!!! »
( Nessuno su Jerry Calà)

Jerry Calà, ovvero il cafoncello milanese dalla battutina sempre pronta nell'iconografia filmistica degli anni 80.

L'Inizio

Jerry Calà nasce Calogero Calà e, quel che è peggio, nasce.

La sua città natale è Catania ma in seguito alla famosa evacuazione della Sicilia del 1953 viene deportato a Verona, dove i siciliani sono graditi quanto un moscone nelle mutande. Ciononostante Jerry si fa subito degli amichetti nuovi. Certo, considerando che incontra Umberto Smaila sarebbe stato meglio rimanere senza amici ma Jerry è uno che si accontenta di poco.

Jerry Scotti che imita Jerry Calà

Lasciati i gatti di Vico Miracoli in seguito ad un'improvvisa forma di ailurofobia Calà si butta nel cinema, cascando da un palco durante la proiezione di un film.

Nella regia si esprime a livelli stilisticamente inavvicinabili, se non dopo una lobotomia frontale: nel 1994 dirige Chicken Park, un omaggio non richiesto al Jurassic Park di Spielberg, dove al posto dei dinosauri ci sono tacchini di dimensioni faraoniche. Seguono I Ragazzi della notte (una summa delle cazzate fatte dai giovani il Sabato sera, un film di cui si sentiva un gran bisogno) e il suo capolavoro assoluto Vita Smeralda, praticamente una puntata di Lucignolo Bella Vita portata sul grande schermo. Una minzione speciale va alla profondità dei dialoghi:

« Oh, io poco prima ho impattato con uno che mi sarei fatto subito! Un ficone! Non da paura, di più!  »
(Eleonora Pedron in preda ad un attacco di romanticismo)
« Qui siamo al top! »
(Le tre protagoniste del film entrano al Billionaire)


La madre divorziò subito da Gerry Scotti dopo uno spiacevole incidente: venne beccata da Gerry a letto con Pino Insegno. L'infanzia di Jerry è stata traumatizzante ma la sua carriera lo era ancora di più. Turi "Lamiera" Brachitta lo conobbe in casa di Jimi Hendrix; John, fratello di Turi ne apprezzò le qualità canoro-cacofoniche e, essendo oculista, gli predisse un rovinosa morte per ulcera a Sant'Elena di Pizzo Calabro. Implicato nella spy story dei venditori di ricotta di Giarratana, emigrò per pochi anni a Cra. Grande dubbio della sua infanzia fu capire se i fascisti fossero materialmente fatti di merda, o se questo fosse solo un modo di dire. Riuscì a ritornare al suo paese originario a 10 anni. Il paese non esultò.

Il suo primo lavoro

Jerry Calà ha avuto molti lavori nella sua vita: il primo, quello che si ricorderà per sempre, è quello definito da lui "L'Operatore Ecologico" (cioè il merdaiuolo). Invece, dai grezzoni, comunemente chiamato "Sbuzzino" oppure "L'uomo dell'immondizia, come Balsamo!". Conobbe, nell'orario di lavoro, una persona che diverrà poi il suo miglior amico: Giampiero Galeazzi. Va rammentato che questo fu l'unico lavoro decente del nostro Jerry, la cui carriera successivamente andò purtroppo per noi in discesa.

Il suo primo "Sbianco"

Jerry, come tutti i grandi personaggi, ebbe uno "sbianco": fece una rapina a mano armata, con una bottiglietta d'acqua di plastica rotta, a un distributore. Un passante, provvisto di telecamera, riprese Jerry durante la rapina: vedendo che il distributore non gli rispondeva, Jerry ebbe una crisi isterica; gettò per terra il passamontagna e iniziò a pestarlo, bestemmiando. Solo dopo due settimane capì che era lui nella rapina: probabilmente, durante la rapina, era un po' ubriaco.

La Sua Carriera Televisiva

Con il filmato che il passante aveva pubblicato dappertutto, Jerry divenne ben presto famoso e lo invitarono a programmi del calibro dei Teletubbies: divenne il sesto teletubbo, solo che fu licenziato dopo una settimana per rissa contro un suo collega. Jerry dichiarava: << Mi ha minacciato con aria di sfida, e io non potevo stare a guardare con le mani in mano: iniziai con un destro, e lo presi in pieno. Gli altri, siccome pensavano che fossi stato io a provocarlo, mi dissero di fermarmi: io iniziai a protestare e mentre ero distratto, quel lurido verme mi tirò un pugno ai testicoli, dicendo che lo aveva fatto per autodifesa. Restai a terra per 2 giorni.>>.

Poi, grazie al suo amicone Giampiero Galeazzi, furono su tutti i giornali e notiziari: stabilirono un nuovo record "Risalita di tutto il Tevere". Giampiero faceva il gommone. Jerry, fu invitato da alcuni registi a recitare parti drammatiche con Massimo Boldi, Christian de Sica e altri sfigati. Con i pochi soldi che guadagnò comprò un modesto appartamentino di 2 mq: un cassonetto dell'immondizia.

Guadagnava da vivere chiedendo soldi a suo padre, che andava avanti sempre a Zabajoni. Jerry però non aveva finito qui la sua carriera televisiva: il bello doveva ancora arrivare. Raggiunse l'apice della sua carriera travestendosi da Scarafaggio nel reality "Noi: brutti animali viventi.". Vinse dopo 3 giorni, arrivando al primo posto, perché 7 concorrenti si erano suicidati e 2 scapparono dall'edificio, era uno zoo.

La sua morte

Fortunatamente Jerry morì nel 26789 a.C. nel Burundi assieme ai suoi amici ramapitechi. Prima della sua morte volle fare un ultimo programma televisivo come conclusione della sua carriera televisiva, per rimanere alla storia: "Jerry e le storie vere". In questo programma la sua parte era quella di passante: era l'unico passante di tutto il film e per questo riusci a essere il personaggio che appare di più nel film. Per questa parte però dovette camminare per 4000 km e morì un minuto dopo la fine della registrazione, regalando per la prima volta nella sua vita di artista, momenti di vero sollazzo agli spettatori.

Curiosità