Ignorante

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« L'ignorante sa tanto,
l'intelligente sa poco,
il saggio sa niente,
el mona sa tutto. »
(Germano Mosconi)
« La mia ignoranza, pur avendo grosse lacune, è nonciclopedica: copre tutti i campi del sapere umano. »
(Anonimo)
« Si le cose nun le sai, salle! »
(Roma)


L'Ignorante è colui che sa tanto[1] ma nel contempo ignora, allo stesso modo dell'imbecille, inteso come colui che imbelle e del coglione, ossia colui che coglie.

L'accezione originaria del termine deriva dal prefisso greco "ignis" (lavatrice) e dal suffisso latino "orare" (parlare), ma anche "oro" (bocca), ossia "colui che dovrebbe lavarsi la bocca prima di parlare".

Contrapposizione al concetto di mona

Per secoli, fino a tutto il Novecento, gli studiosi sono stati sempre concordi a sovrapporre de facto il concetto di ignorante con quello di mona e nella credenza popolare si è spesso creata confusione in tal senso, ma con la definitiva pronuncia del Vate si è giunti alla conclusione, ormai quasi universalmente riconosciuta, che l'ignorante differisca dal mona per le seguenti principali ragioni:

  • l'ignorante, pur sapendo tanto, non raggiungerà mai l'onniscenza del mona che, per definizione, "sa tutto";
  • nessun ignorante nella storia, a differenza del mona, ha mai sbattuto la porta ed è entrato urlando;
  • l'ignorante non incolla le carte co la cola, poiché crede che la cola sia una bevanda.

Si può concluedere quindi, riassumendo i pensieri fin qui espressi, che l'ignorante sarà ignorante, ma non el xe mona.

La conferma teologica

Empi teologi contemporanei, come Gigi Marzullo o Paolino Paperino, danno ulteriore conferma nel dissociare definitivamente il concetto di ignorante con quello di mona, descrivendo quest'ultimo come un'entità ben precisa dell'Agnosticismo mosconiano (divinità maligna nemesi dello Schifoso Can), mentre l'ignorante viene generalmente assurto a divinità soltanto da un ristretto gruppo di suoi simili dotati di ignoranza di pari grado o superiore rispetto a lui, che penderanno dalle sue labbra ad ogni stronzata che dice, venerandolo e diffondendo il suo scadente Verbo finché non incontreranno un Dio Ignorante di superiore potere infinocchiatore. Lo stesso Kant conferma che l'ignorante è una divinità relativa e non assoluta, a differenza del Mona, assoluto nella sua falsa simpatia e cortesia.[citazione necessaria]

L'ignorante nella vita reale

Esistono molteplici categorie di ignoranti, tra le quali si possono sicuramente catalogare:

Voci correlate

Note

  1. ^ Germano Mosconi," La contrapposizione dell'ignorante nel concetto di mona", Ed. Paoline, 1999