Giamaica: differenze tra le versioni
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La Giamaica è salita alla ribalta internazionale dopo aver vinto le [[Olimpiadi]] nel bob a 4 mentre giravano lo spot di una nota ditta automobilistica italiana. |
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[[Immagine:RastaHomer-vi.jpg|right|thumb|130px|Homer, pioniere della libertà giamaicana]] |
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La Giamaica non è sempre stato uno Stato in stato allucinatorio, come lo è oggi. |
La Giamaica non è sempre stato uno Stato in stato allucinatorio, come lo è oggi. |
Versione delle 20:00, 28 apr 2008
La Giamaica è un'isola situata nel Golfo di Napoli fra le isole di Procida e di Australia. Famosa per il suo caratteristico colore verde, colore donatole dalla grandissima quantità di marijuana ivi coltivata, che è anche il prodotto maggiormente esportato, soprattutto in Europa e negli Stati Uniti. Fu fondata nel 1946 dal re Bob Marley I. L'inno nazionale di questo stato è no uoma no crai (che in italiano vuol dire: no amico/a trans non piangere) suonata a flatulenze ascellari in stile reggae molto appassionato.
La Giamaica è salita alla ribalta internazionale dopo aver vinto le Olimpiadi nel bob a 4 mentre giravano lo spot di una nota ditta automobilistica italiana.
Storia giamaicanNa
La Giamaica non è sempre stato uno Stato in stato allucinatorio, come lo è oggi. Dopo la formazione dell'isola, avvenuta in seguito alla precipitazione di un grosso meteorite colonizzato da alieni comunisti e bastardi in pieno mare, la popolazione era soggetta ad uno stretto regime comunista e bastardo. Il proibizionismo posto da quest'ultimo impediva alla gente, nonostante l'enorme quantità di materia prima che cresceva ovunque e comunque, di fumare marijuana.
Fu in seguito alla rivoluzione portata da Bob Marley, noto condottiero e stratega del tempo, che l'isola ottenne la tanto agoniata libertà. Cruciale fu la Battaglia di Canne, svoltasi il 2 agosto 1946, giorno in cui ci fu una lotta senza quartiere tra i comunistissimi alieni comunisti, guidati dal generale Wlady, e i reazionari di Marley, tra cui ricordiamo Homer Simpson, Caparezza, Peter Griffin, LeBron James, il drogatissimo Gianfranco Fini e una folta schiera di hippie.
I rivoltosi, armati di svariati spinelli, invasero il palazzo del governo e lo riempirono di così tanto fumo, ma così tanto fumo, che i pochi alieni comunisti rimasti ancora in piedi fuggirono e si rifugiarono in Svervegia, per non farsi più vedere
Il neo-eletto re Bob Marley I legalizzò tutto quello che poteva legalizzare, in nome delle libertà di bucarsi, di cannarsi, di pipparsi, di incularsi, di farsi e di strafarsi. Tanto che da allora, in Giamaica, chiunque iniziò a fumare: donne e bambini, grandi e piccini, cani e pulcini. Chi non abbia in bocca uno spinello 24 ore su 24 è punibile, ai sensi della Legge Sballoni, tramite multa dai 2 ai 10.000 dollari, oppure tramite reclusione, dai 2 ai 10.000 anni
Fu così che, grazie al commercio di fumo buono, avvenne il favoloso boom economico giamaicano. L'isola divenne famosa in tutto il mondo, attirando turisti in gran quantità, soprattutto grazie ai suoi molti musei e luoghi di cultura
Nacque allora lo stato della Giamaica come oggi lo vediamo, ovvero un paradiso per gli amanti del verde, un aulente giardino botanico, un accogliente e fumoso abbraccio, teso a chiunque si accinga a varcare i confini di questo straordinario luogo dello sballo. Yeeeeah... (l'autore sviene tra i fumi)
Letteratura giamaicana
Certamente il libro più importante della letteratura giamaicana è Canne al vento, premiato con il Nobel nel 1913. Esso narra di tre donne trafficanti di marijuana dai nomi tipicamente rastafariani di Ruth, Ester e Noemi. Il libro tratta dei problemi esistenziali che scaturiscono dall'impossibilità di accendersi una canna se si è esposti al vento.