« La verità non sembra mai vera. E io non sembro mai ubriaco. »
(Georges Simenon)

Georges Jennaro Ciro Simenon (Liegi, 13 febbraio 1903 – Bastogne, 24 marzo 1965 - Liegi, 4 settembre 1989) è stato uno scrittore belga di lingua belga, una lingua che non esiste, ma andatelo a spiegare a Simenon.

« Uff, oggi sono riuscito a scrivere così poco... »

Autore di oltre quattrocento romanzi, racconti, reportage e diari di cucina, alcuni dei quali francamente trascurabili (come non citare il romanzo psicologico L'uomo che si schiacciava i brufoli o l'autobiografia in sette volumi Nel mio intimo c'è Chilly), Simenon è noto al grande pubblico per aver inventato il personaggio del commissario di polizia francese Hercule Poirot.

Usò molti pseudonimi, tra cui: Georges Sim, Georges Georges, Sim Sim, Simon Simenon, Simon Le Georges, Simon Le Bon, Big G, Gom Gut, Georges d'Isly, Elisir Vichy, Maurice Pertuis, Gigì, Zizou, Jacques Dersonne, Jean du Perry, J'adore di Christian Dior, Luc Dossan, Luc Besson, Luther Blisset, Sim1903 e Gaston Le Tartufon.
Tra i più prolifici scrittori del XX secolo, Simenon era in grado di produrre fino a ottanta pagine al giorno, ma non avendo mai imparato a leggere si affidava alle correzioni di Word. Il suo schiavo congolese.

Georges Simenon morì nel 1989 per un crampo alla mano.

Flirt accreditati

 
Georges Simenon posa con un giovanissimo Stephen King, che gli sta puntando una pistola alle palle.

Personaggio dalla vita turbolenta, Georges Simenon visse a Parigi, Montreal, Tucson e sull'Autosole tra Roncobilaccio e Barberino del Mugello. Durante la Seconda Guerra Mondiale, a causa delle sue idee libertarie e della sua fastidiosa esse interdentale, conobbe il carcere duro e le attenzioni lussuriose di Jean Paul Sartre, suo compagno di cella.
Si arruolò poi nella Legione Straniera ma disertò perché non c'era la TV via cavo, e per un certo periodo si mantenne inviando racconti di disagio adolescenziale alla rivista Top Girl, ma di questa dolorosa esperienza era disposto a parlare solo dopo una robusta dose di cognac. Vivace seduttore, tra la sue numerose conquiste figurano:

Simenon si sposò e divorziò per tre volte, tutte con Liz Taylor a Las Vegas nello stesso giorno.

I grandi casi del commissario Maigret

Grande fortuna ebbero i romanzi con protagonista Jules Maigret, commissario della Sûreté parigina che risolve i casi massacrando di botte gli indiziati con una baguette rafferma fino a farli confessare.
Il suo metodo investigativo, che presenta più di un punto d'incontro con quello di Jessica Fletcher (con la quale peraltro collabora nel romanzo Morte sospetta di una babbiona), consiste nell'immedesimarsi e nel cercare di comprendere la personalità dei criminali: Maigret ci riesce così bene che a volte anticipa le loro mosse compiendo lui per primo omicidi, rapine e stupri, che tanto un innocente da incastrare si trova sempre.

 
Una scena de Le inchieste del commissario Maigret, sceneggiato RAI con Gino Cervi.

Fa la sua prima comparsa nel romanzo Maigret e il disgustoso mangiatore di croste sulle ginocchia, pubblicato a puntate sui Rotoloni Regina. Incaricato di acciuffare l'imprendibile mariuolo che si introduce nelle case dei cittadini dormienti per derubarli delle loro croste, Maigret si sbuccia sagacemente le ginocchia e, doppietta in grembo, attende che il criminale si faccia avanti. Caduto vittima del sonno, il commissario si risveglia udendo dei rumori sospetti e con profondo orrore scopre se stesso con le ginocchia in bocca! Si potrebbe archiviare il caso come un comune episodio di feticismo sonnambolico ma Maigret non ci sta e, ligio al suo personale senso di giustizia, con prove fasulle fa arrestare e condannare alla sedia elettrica l'ispettore Lecoeur, un suo sottoposto che porta orribili baffi impomatati.

Nel corso degli oltre 70 romanzi a lui dedicati Maigret affronta molte insidie: gli intrighi di palazzo (Maigret e il ministro), gli anni bui del terrorismo (Maigret arresta Battisti), le tensioni sociali (Maigret e il punkabbestia di rue Fontaine), una moglie chiattona che lo schifa al punto da chiamarlo per cognome, il decadimento fisico (Maigret chiede aiuto al Dr. Gibaud) e il morbo di Alzheimer (Maigret arresta Battisti).

Altri suoi elementi caratteristici sono:

  • la bombetta;
  • la pipa (che non è una pipa);
  • l'abitudine di girare con una mela davanti alla faccia.

I romanzi

Saga di Maigret

  • Maigret e l'omicida di rue Popincourt
  • Maigret e il ladro di assorbenti
  • Maigret e la spogliarellista che in realtà è uno spogliarellista
  • Maigret perde le staffe
  • Maigret le ritrova
  • Maigret a Styles Court
  • Maigret e la strage di Erba
  • Maigret si mette in viaggio
  • La signora Maigret chiama l'idraulico
  • Maigret e il caso Belen - Corona
  • Maigret e il corpo senza testa
  • Maigret e la testa senza corpo
  • Maigret e la testa senza testa
  • Maigret davanti e dietro tutti quanti
  • Il Freddo, il Dandi e Maigret
  • Parigi trema, Maigret si accende la pipa
  • Maigret va dal coroner
  • Maigret va dal salumiere
  • Maigret ha sonno
  • Maigret si infila il pigiama
  • Maigret va a dormire
  • L'insonnia di Maigret
  • Maigret ha scassato il cazzo

Altri

  • L'uomo nudo con le mani in tasca
  • Cronaca di una rettoscopia
  • Agatha Christie mi fa una pippa

Voci correlate