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FeCi Internazionale Milano
(Stemma)
Logo più utilizzato
Nazione Argentina
Città Milano
Fondazione 1908
Motto Pippe per sempre!
Allenatore Roberto Destrini
Capitano Gianni Gesù
Scudetti vinti Scudetti vinti
NonNews

NonNotizie contiene diffamazioni e disinformazioni riguardanti Football Club Internazionale Milano.


« Inter? No, io avevo detto Intel! »
(Erik Thohir il giorno dopo la sua nomina a presidente)
« Non vogliamo altri stranieri! »
(Giocatori dell'Inter su acquisti di Ranocchia e D'Ambrosio)
« Mamma mamma! Un gruppo di immigrati!! »
(Bambino alla mamma vedendo il pullman nerazzurro all'ingresso dello stadio)
« Mica li abbiamo rubati gli scudetti, ho ancora gli scontrini! »
(Massimo Moratti ai tifosi romanisti)
« L'Inter sulla carta è imbattibile »
(Moratti prima di spargere fogli di giornale sul campo)

Il Football Club Internazio-anale Milano è una società clandestina di pompe funebri specializzata nel malocchio e iella. La sua copertura ufficiale è quella di società calcistica. Il nome della società si deve al fatto che l'intera rosa è composta solo da stranieri. Può vantare una storia superiore a qualunque altra squadra italiana ed europea, sfoggiando trofei come La scusa d'oro e Miglior terzo posto.

La storia

 
L'allenatore più vincente della storia nerazzurra.

Nasce

L'Inter nacque per sbaglio (che sta proprio nel nome scelto, Internazionale) il 9 marzo del 1908, da un gruppetto di persone considerate intelligentissime (quarantatré, in fila per sei col resto di uno), le quali avevano capito che il Milan non valeva niente. La prestigiosa cerimonia per la nascita della società avvenne nel Bar del Giambellino un famosissimo locale di Milano, la cui particolarità era di avere le pareti ricoperte di specchi così da simulare la presenza di una moltitudine di gente, tuttavia sembravano lo stesso quattro gatti.

Cerutti Gino, presidente all'epoca, come buon augurio decise di organizzare una partitina a calcio nella sala, in undici contro undici dato che giocarono anche le persone all'interno degli specchi. Tuttavia, in seguito a un cross teso verso a uno degli ospiti riflessi, egli si ruppe i coglioni e successivamente l'intera stanza di specchi frantumò, e i cocci causarono emoraggie ai presenti. Il pallone, all'impatto, esplose e colpì un cameriere che, inciampando su Bauscia (il gatto nero del padrone del locale), scivolò sotto una scala e fece cascare la giara piena d'olio e sale che stava trasportando, versandone tutto il contenuto sul pavimento e addosso ai membri della neonata società, dando così inizio all tradizione di sfighe e sfortune che accompagnerà i nerazzurri per tutti i secoli dei secoli.

(amen)

Cresce

 
Pellicola d'autore per omaggiare una grande stagione dell'Inter. Nessuno infatti era riuscito a rubare così bene.

Dopo aver vinto uno scudetto di fila nel torneo dell'oratorio di San Foca, l'Inter scopre che può iscriversi al campionato nazionale: la Serie A. Già dai primi anni si mette in luce finendo spesso nella top 10 del torneo. Un buon risultato considerando che il campionato constava di 8 squadre. A partire dal primo dopoguerra, l'Inter si spinse oltre riuscendo a collezionare tonnellate di secondi posti. Secondo il regolamento vigente all'epoca, ogni 5 secondi posti si poteva avere uno sconto di 300 lire sull'abbonamento, e con 10 secondi posti si poteva ricevere a casa uno Scudetto come l'originale, autografato personalmente da Valentino Mazzola. I dirigenti si trovarono così costretti ad acquistare una bacheca per il palmarès, considerata fino ad allora una spesa inutile.

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Gli anni delle grandi vittorie ===

Clicca qui per vedere tutti i trofei del periodo d'oro dell'Inter!










I tempi bui

La raccolta punti scadde nel 1980, e la lega calcio assegnò all'Inter una Coppa Italia un paio di anni dopo come scusa per la cessazione del concorso, al quale, tra l'altro, partecipavano solo i nerazzurri. Il presidente, Ivanoe Friazzoli non riusì a credere che per ottenere dei premi fosse necessario vincere. Durante il ventennio successivo, l'Inter venne insignita più volte della targa "Grazie per aver partecipato", con incisi i nomi di Diego Maradona e Michel Platini. Nonostante la serie di annate negative, l'Inter restò sempre nella massima divisione del campionato.

« Non abbiamo mica bisogno di andare in B per dimostrare quanto facciamo cagare. »

In quegl'anni, hanno vestito la maglia nerazurra giocatori importanti come Lotario Matteo, Bobo Carlo, la brutta copia di Cristiano Ronaldo, Segafredo Zanetti e la Madonna. Tutti quanti entrarono però nello spirito interista e non combinarono un cazzo.

La venuta di Sua Santità Guido Rossi e lo scudetto di cartone

La prima sorpresa dopo anni di buio arrivò durante la stagione 2005-2006. L'Inter era infatti destinata al 50° terzo posto della sua storia, ma in estate si mise in luce il vero top player dei nerazzuri: il tifoso Guido Rossi, presidente della FIGC e della Telecom. La sua giocata segreta era l'intercettazione telefonica, e, grazie al suo compagno di merende Massimo Moratti, mise a segno due colpi memorabili. Non solo, infatti, permise all'inter di scavalcare il Milan e la Juventus, facendo retrocedere quest'ultima già che c'era, ma sottrasse anche lo scudetto vinto l'anno prima dai bianconeri. L'obiettivo iniziale era quello di impossessarsene, ma Giudone Rossi aveva finito i punti azione per quel turno. L'Inter ricevette così lo scudetto di cartone, non occupava neanche tanto spazio nella bacheca dato che poteva essere ripiegato.

« Sono anni che la Roma vince scudetti morali arrivando seconda. Noi ne abbiamo vinto uno vero arrivando terzi, tié! »
(Roberto Mancini nell'estate del 2006)
 
Striscione esposto dagli ultras della Lazio, imbestialisti con la squadra per aver perso lo scudetto all'ultima giornata proprio contro l'Inter.

La favola del triplete

Mancini iniziò così un progetto, che prevedeva l'inglobazione dei migliori giocatori dell'ormai defunta Juventus e del Genoa, sfruttando i saldi della ditta Preziosi & co. Nei periodi di pausa tra una sezione di calciomercato e l'altra, i nerazzurri rubarono ancora qualche scudetto, tattica che funzionò anche con l'arrivo in panchina di José Mourinho, il tutto mentre la Roma infrangeva ogni record riguardo il numero di scudetti morali vinti di fila. Oltre a fenomeni del calibro di Quaresma e Muntari, arrivarono anche dei brocchi come Wesley Sneijder e Diego Milito, acquisti forzati dal fatto di raggiungere il numero minimo di giocatori in rosa.

Il ritorno alla normalità: lo schifo

 
Tifosi nerazzurri mentre assistono impauriti a uno scambio di palloni tra D'ambrosio e Ranocchia.

Albo d'Oro

 
BAUSCIA PWNED

Curiosità

 
L'abuso della sezione «Curiosità» è consigliato dalle linee guida di Nonciclopedia.

Però è meglio se certe curiosità te le tieni pe' ttìa... o forse vuoi veder crescere le margherite dalla parte delle radici?

  • Alcuni studiosi di settore affermano che l'aumento spropositato del prezzo della benzina in Italia sia dovuto alle fallimentari campagne acquisti del Presidente dell'Inter e della SARAS (la più grande raffineria in Europa di proprietà del Presidente).
  • I tifosi dell'Inter non tifano... contestano.
  • Massimo Moratti, Lele Oriali e Branca hanno deciso di aprire un istituto di rilascio Passaporti e Patenti rubate. Per informazioni contattare la sede interista e chiedere di Don Lele.
  • L'Inter ha diverse ricorrenze che vengono festeggiate durante l'anno, la più importante è il 5 maggio, giorno in cui perse lo scudetto all'ultima giornata di campionato. I tifosi esultarono i loro beniamini, ringraziandoli di avere allungato la loro agonia, (e lo scongiuro di un'altra ulteriore vittoria del Milan in Coppa Campioni) primato che continuano a vantare con orgoglio immutato.
  • Una delle particolarità di questo club, è quello di comprare diversi campioni, pagandoli cifre esorbitanti, che poi decadono appena cominciano a giocare con la maglia nerazzurra. Quando il loro valore di mercato comincia a scendere vertiginosamente a questo punto la società decide di svenderli e con certezza pressoché matematica, questi riconquistano il loro status di fuoriclasse e in taluni casi si convertono addirittura in campioni del mondo.
  • L'Inter fa parte di una nota associazione a delinquere, formata oltre che dai "nerassurri" (come vengono chiamati nel loro inno ufficiale Pazza Inter amala) anche dalle altre due principali squadre del Sud Italia (come l'Inter con sede nel Nord ma con tifosi nel meridione) con le quali è segretamente gemellata fin dai tempi della sua fondazione: il Milan e la Juventus. Con queste due compagini l'Inter divide da anni la spartizione dei campionati, alternandosi nell'usurpazione del titolo di Campione d'Italia nel corso di tutta la storia del campionato di calcio italiano. Ciò è accaduto fino al 2005 quando gli alti dirigenti della squadra nerassurra, stanchi di essere derisi dalle altre due complici hanno deciso di compiere un colpo di stato, rendendo pubbliche le marachelle organizzate dalle altre due società e togliendosi di mezzo per un anno la Juventus a cui l'Inter ha estorto anche uno dei titoli onestamente rubati dai bianconeri.
  • È in edicola il nuovo DVD "I migliori rinvii dal fondo dell'Inter", dato che se ne avessero dovuto fare uno sulle vittorie sarebbe bastato un floppy.
  • L'Inter è l'unica squadra del pianeta ad aver vinto uno scudetto, quello del 2006, solamente via fax.
  • Ridere delle disgrazie dell'Inter è l'unica cosa che riesce a unire, veramente, il popolo calcistico italiano.
  • L'Inter, vincitrice dello scudetto 2006-07, è stata proclamata di recente "unica squadra italiana" ad aver vinto lo scudetto con la concorrenza di Empoli e Livorno, le quali, non avendo in squadra santi del calibro di San Pietro, non hanno retto il contraccolpo psicologico (e fisico) di un certo Marco Materazzi, wrestler professionista WWE.
  • Alcuni produttori di sigarette hanno deciso di scrivere sui pacchetti non più il fumo uccide, ma MARCO MATERAZZI uccide.
  • Lo stesso Materazzi, dopo i noti apprezzamenti rivolti con stile alla sorella di Zidane, che gli aveva risposto in modo a suo dire troppo rude, avrebbe voluto fare la stessa cosa con Fernando Torres a Liverpool il 19 febbraio 2008, ma la scaltrezza del centravanti dei reds lo ha costretto a uscire dal campo dopo appena 30 minuti di gioco.
  • Essere interista fa rimorchiare perché le donne amano i cuccioli indifesi.
  • La squadra è ricordata come l'unica che "non è mai stata in serie B", anche se è preferibile il classico "mai dire mai".
  • In realtà, l'Inter non è l'unica squadra a non esser mai stata in serie B: neanche il Gavorrano, l'Hinterreggio, la Mezzolara e il Tor di Quinto ci sono mai stati.
  • È risaputo che i pochi emo che seguono il calcio tifano apposta Inter, in modo da avere un motivo in più per deprimersi.
  • Per avvicinare gli emo al calcio e all'Inter, la dirigenza fornisce un set di lamette "Miracle Blade III" per ogni emo che va a vedere le partite di Champions League dell'Inter detta più comunemente "giornate della sofferenza".
  • Nell'ultimo anno l'Inter utilizza due maglie, una con la croce rossa, per essere meglio bersagliata da pallottole vaganti sparate da qualche santo mentre guarda le loro partite, e l'altra maglia, quella classica con strisce blu e nere, procreate dal Sommo ascoltando le immense stronzate di Mancini nel tentativo di chiedere un giocatore in più, poiché in quel ruolo i giocatori sono minori di 10. In più su tutte e due le maglie troviamo anche un pezzo di cartone colorato di verde, bianco e rosso, che loro spacciano per uno scudetto, conquistato sul campo contro Torino, Albisola, Pizzighettone, Pro Vasto, Pro Cione, Pro Contro Pro Sciutto e Real Marcianise.
  • Di solito, ogni volta che un giocatore si infortuna o viene squalificato, l'allenatore di turno è solito chiedere rinforzi a Massimo Moratti, il quale generosamente acconsente.
  • La squadra ha avuto nelle sue fila il famoso brasiliano Adriano Leite Ribeiro, noto soprattutto per le sue meravigliose prestazioni in discoteca (suo vero campo da gioco), due volte (consecutive) vincitore del Bidone d'Oro, migliore premio dell'anno per i calciatori professionisti (fuori dal rettangolo verde).
  • Si dice che i dittatori moderni cerchino di convincere la popolazione a tifare l'Inter, in modo da far cadere i cittadini in depressione ed evitare così che si formino rivolte popolari.
  • Silvio Berlusconi era interista e avrebbe pure tentato di acquistare la società.
  • Alla domanda "Dove non sei mai stato?" Gli interisti sono soliti rispondere "in B!" perché pare che la A sia stata trapiantata nel loro "dnA" al momento della creazione (il 09 marzo 1908), anche se nel 1922 la salvezza gliela hanno regalata "a tavolino" dopo avere chiuso il loro girone all'ultimo posto (beati gli ultimi quando si salvano a tavolino!). Il primo spareggio, con la Sport Italia Milano, l'hanno vinto 2-0 a tavolino perché quella società era già fallita (infatti i due campionati si erano conclusi da tre mesi e mezzo).
  • Il primo scudetto, quello del 1910, fu il massimo esempio della "correttezza". Infatti è stato vinto contro i ragazzini di undici anni della Pro Vercelli nello spareggio del 24 aprile, conclusosi 10-3 (da notare le tre reti degli undicenni). In quel giorno i vercellesi avevano i titolari impegnati in tornei militari e avevano chiesto uno spostamento di data, che gli interisti rifiutarono. Così, in risposta alla loro grande correttezza e sportività, la Pro Vercelli mandò in campo la squadra degli undicenni (domanda: ma questo scudetto era, quindi, di legno o di cartone?).
  • All'Inter è stata, tra l'altro, negata nel 1933 la gioia di vincere una Mitropa Cup dai cattivissimi giocatori dell'Austria Vienna (2-1 a Milano per i nerazzurri, 1-3 a Vienna).
  • Sempre nella Mitropa lo squadrone nerazzurro è riuscito a perdere 9-0 dallo Slavia Praga nel 1938 (gara giocata nella capitale ceca). Questo record di reti subite in un incontro di coppe europee nessuna squadra italiana l'ha più battuto e sono già passati settantacinque anni.
  • La prova che il nome Internazionale sia sbagliato sta nei numeri. La squadra in 105 anni ha vinto nove trofei in ambito europeo e mondiale (3 Coppe dei Campioni, 3 Coppe Uefa, 3 Coppe Intercontinentali /Mondiale per club) di cui quattro nel biennio 1964-1965 (le coppe presenti in bacheca di quel periodo hanno forma diversa da quella odierna e nonostante gli interisti cerchino di trovare una spiegazione scientifica le immagini di quel periodo vengono sempre riproposte in Bianco e Nero), tre negli anni novanta del secolo scorso (1991, 1994, 1998) più una Champions League e un Mondiale per club nel 2010.
  • Nel campionato 1993-94 la squadra fu salva con un punticino di vantaggio sul Piacenza, che per "correttezza" da parte della Lega calcio, fu costretto ad anticipare l'ultima partita di due giorni.
  • Dopo lo scudetto 2005-2006 Moratti ha chiesto alla FIFA che vengano assegnati all'Inter gli scudetti del '15-'18 in quanto sarebbe fatta giustizia contro l'Austria-Ungheria che ci ha fatto entrare in guerra non permettendo cosi all'Inter di vincerli onestamente (infatti in quel periodo hanno perso tutti i campionati di guerra disputati, secondo loro per colpa degli altri, tre vinti dal Milan e uno dal Legnano, ma si sa che loro la correttezza, l'onestà e la pulizia ce l'hanno nel DnA).
  • Pare che Ferruccio Mazzola, fratello di Sandro e figlio di Valentino, abbia voluto gettare fango sulle vittorie nerazzurre di Herrera e Moratti I per vendicarsi dello scarso utilizzo da parte del Mago delle Pillole (nel caffé).
  • Per suscitare la nostalgia del popolo nerazzurro, sempre pronto a rendere omaggio a tali miti, basta ricordargli la formazione tipo della "grande" Inter: Sarti, Burgnich; Facchetti; Bedin/Tagnin; Guarneri; Picchi; Jair; Mazzola; Milani/Peirò; Suarez; Corso. Ma, si sa, il tempo passa, i miti invecchiano, qualcuno (purtroppo) è anche deceduto e la gloria del passato (remoto) si fa sempre più distante dalla realtà di oggi.
  • Non è affatto vero che l'Inter è una cattiva squadra che non segna: i suoi attaccanti sono semplicemente abbagliati dall'accecante bellezza di Massimo Moratti.
  • A margine dei festeggiamenti per il loro quarto (?) scudetto consecutivo gli interisti hanno esposto il simpatico striscione "nel mio c**o c'è ancora posto"
  • Il loro giocatore idolo era Zlatan Ibrahimovic, il quale era talmente attaccato alla maglia da aver più volte annunciato sarebbe andato via dall'Inter se solo avesse trovato una squadra che gli offrisse lo stesso stipendio più un casco di banane. Alla fine è andato al Barcellona con l'aumento di una sola banana. Un solo anno dopo, Zlatan Ibrahimovic è passato al Milan e ha permesso ai rossoneri di vincere un derby con un suo gol.
  • Se l'Inter volesse schierare una formazione tutta italiana, dovrebbe scendere in campo con il modulo 1-0-0: Ranocchia in difesa e Castellazzi in porta.
  • In una recente intervista alla Gazzetta dello sport Moratti ha dichiarato che in casa Inter sta avvenendo una disinfestazione contro i ragni, dal momento che questi ultimi si sono impossessati della loro bacheca dei trofei, vedendola così piena di ragnatele.
  • Nello spogliatoio si parla una lingua non ancora identificata.
  • L'Inter detiene il record di giocatori che hanno vinto il prestigioso Bidone d'Oro: ben 8 (per ora).
  • Moratti ha voluto licenziare Mancini perché stava vincendo troppo. Mourinho, per evitare di fare la stessa fine, decise di bruciare sul tempo Moratti restando a Madrid.
  • Nel 2010 dopo un'attesa di 45 anni (!) l'Inter vince la Champions League. Pare che il risveglio di alcuni vulcani islandesi sia da collegare a questo evento.
  • Nel dicembre 2010 riesce a vincere addirittura la coppa dell'amicizia (cit. Mancini) sconfiggendo rivali assai perigliose quali il Seongnam ed il TP Mazembe.

Allenatori celebri

Voci correlate