Eiffel 65

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Disambiguazione – Vorresti essere altrove? C'è anche la Tour Eiffel, vedi Tour Eiffel.


I'm blue, da ba dee da ba daaa Da ba dee, da ba daaa Da ba dee da ba daa Da ba dee, da ba daa Da ba dee da ba daa

« I'm blue da ba dee da ba daaa da ba dee da ba daaa »
(Ecco la prova di come un insieme di parole senza senso possa diventare un successone)
« Ah, ma sono italiani? »
(Chiunque dopo aver scoperto la vera nazionalità degli Eiffel)
I tre immersi nell'iperspazio.
« Acqua azzurra... alba chiara... nel blu dipinto di blu... cosa resterà? Un centro di gravità... »
(Eiffel 65 sul nonsense)
« Viaggia insieme a me... Io ti porterò dove non sei stato mai... »
(Inno ufficiale scritto per Trenitalia)


Gli Eiffel 65 erano un gruppo musicale[citazione necessaria] franco-italo-americano formatosi a Torino negli anni '90. Si sono sciolti in tempi recenti in seguito ad un'ondata di caldo record annunciata da Studio Aperto.

Il gruppo

Il trio era formato dal cantante Jeffrey Jey, riconoscibile per la folta capigliatura, dal DJ nonché ingegnere Gabry Ponte e dal tastierista Maury Lobina. Come già anticipato il gruppo nacque a Torino, il bizzarro nome della band non è casuale: una mattina Jeffrey, dopo aver pippato coca per tutta la notte, passò davanti alla Mole Antonelliana, edificio simbolo di Torino, scambiandola per la Torre Eiffel e per di più moltiplicata per 65 volte. Da questo "errore" nacque il nome Eiffel 65. Riscuotono grande successo internazionale grazie a canzoni come Blue (Da Ba Dee) e Move your body assolutamente prive di qualsiasi senso: il 99% di coloro che le ascoltano per la prima volta continuano per giorni e giorni a canticchiarle pur non sapendo che cazzo vogliano dire. Oggi Gabry Ponte è un solista e tutta la sua produzione musicale consiste in remix di canzoni già scritte da altri, come la versione dance di "Geordie", che ha fatto rivoltare nella tomba Fabrizio De André. Jeffrey e Maury invece hanno formato il gruppo Bloom 06 e ora suonano nella metropolitana di Milano o nelle sagre dei paeselli.

L'attacco alieno sventato

Il temutissimo alieno Zorotl.

Nei video delle loro canzoni si trovano a fronteggiare un esercito di extraterrestri blu, capeggiati da Zorotl, versione aliena del Grande Puffo. Gli alieni e gli Eiffel si fronteggiano in uno scontro epocale a colpi di spade laser e calci rotanti. Da questa battaglia il regista George Lucas prese spunto per la saga di Guerre Stellari. Alla fine i tre supereroi hanno la meglio e riescono a salvare la Terra dalla minaccia degli alieni. Per questa eroica impresa il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano li ha nominati "Cavalieri di gran croce decorati di gran cordone".

Viaggiatori del tempo

Decisi a ripercorrere la carriera del loro idolo Pupo, al quale in seguito Gabry Ponte dedicherà anche il remix della canzone "Su di noi", gli Eiffel decidono di entrare nel mondo della televisione: diventano così ospiti fissi di Alessandro Cecchi Paone e del suo programma "La Macchina del Tempo". La loro canzone "Back in Time" diventa la sigla del programma televisivo. Durante i viaggi nel tempo Jeffrey Jey scopre di aver avuto anche lui da ragazzo dei capelli mentre Gabry Ponte fa conoscenza del suo più antico antenato costruito sul Tevere in epoca romana. Ben presto però abbandonano il programma in seguito ad alcune richieste a sfondo sessuale avanzate da Cecchi Paone.

Curiosità

  • Zorotl vive in un mondo blu dove i giorni e le notti sono blu, le case sono blu, le finestre sono blu, l'acqua è blu, la rosa è blu, il blu è blu ed ogni cosa è blu, anche lui è blu.
  • La canzone "Blue" era stata proposta come sigla dell'Albero Azzurro, proposta poi bocciata.
  • Gli Eiffel 65 si vantano di essere "Figli di Pitagora", accurati test del DNA effettuati da un equipe di Ricercatori Oral-B hanno affermato che in realtà i tre sono figli di Archimede Pitagorico.

Voci correlate