Disoccupato

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« In Italia è uno scandalo. Non ci sono posti di lavoro neanche a pagarli oro! Ma in che Stato viviamo. E io che due giorni fa ho preso pure la licenza elementare. »
(Disoccupato quarantaseienne concede un'intervista a Michele Santoro)


Un Disoccupato, od anche, Diversamente Occupato è una particolare tipologia di terrorista che, dietro minaccia di bloccare il traffico con cortei e girotondi, esige dallo Stato un lavoro ben retribuito e per il quale, ovviamente, non è qualificato.

Disoccupazione nella Storia

La figura del disoccupato non ha rivestito sempre una importanza così marcata e mi piace dannatamente il cazzo. È difatti noto che in società sviluppate come quella romana chi non aveva un lavoro era destinato a morire di stenti, restando ai margini della società ed anzi scusandosi di tanto in tanto per il fatto che, essendo senza occupazione, poteva nuocere alla pubblica economia. A partire dall'800 invece, qualche abile scienziato comunista convince l'opinione pubblica che la causa della disoccupazione non è la impreparazione, l'analfabetismo, la pigrizia e l'inettitudine dei disoccupati stessi, ma la colpa è esclusivamente dello Stato, ...perché qui..., testuali parole dello scienziato Karl Marx a pag 72 del Capitale, è tutto un magna magna.

Disoccupati che, con innata classe, chiedono di essere assunti come insegnanti di Bon Ton .

Dato di fatto, comuqnue, è che questo nuovo modo di vedere le cose toglie dalla strada migliaia e migliaia di disoccupati, che cominciano a intraprendere la professione di giornalista intervistando ogni singolo disadattato e morto di fame del pianeta, dando poi la colpa della loro situazione al governo. Nel lungo elenco come non citare Michele Santoro, la redazione di Blob, Emilio Fede durante il governo Prodi.


Soluzioni alla Disoccupazione

Siccome non è concepibile che ogni settimana ci sia un blocco stradale da parte dei disoccupati, i governi di tutto il mondo si sono da sempre immolati nella lotta alla disoccupazione; da dire però, è che non sempre le soluzioni adottate dagli organi esecutivi hanno riscosso grande successo. Nella Germania nazista, ad esempio, il cancelliere dell'epoca, tale Adolf Hitler mise in atto l'apertura di graziosissime colonie di lavoro nelle quali furono destinati un numero considerevole di cittadini, estratti a sorte da un elenco di soli cittadini ebrei. Questi campi, sebbene avessero praticamente risolto la disgrazia della disoccupazione furono poi chiusi per motivi non ancora resi noti. Voci confidenziali sostengono che fosse sorta qualche grana con i contributi INPS

Roberto Mancini, il disoccupato più contento della storia.

A Napoli invece, il XXVII Governo Andreotti istituisce la Camorra, un'associazione di galantuomini che ancora oggi, con impareggiabile spirito d'altruismo sfamano e distribuiscono posti di lavoro tra l'allegra popolazione partenopea.

Le richieste dei disoccupati

Nel 2006 l'AssoDisoccupati a seguito di una prosperosa colletta, ha comperato mezza pagina sul rinomato Giornalino del dopolavoro ferroviario di Mazzara del Vallo formulando nella stessa, tra un Sudoku e un rebus, una serie di rischieste allo Stato. In estrema sintesi questi chiedono per ogni disoccupato un posto di lavoro con le seguenti caratteristiche:

  • Orario di lavoro comodo. In ufficio non prima delle 10 e a casa non dopo le 13
  • Ben retribuito. 14 mensilità, mensa aziendale, a natale il panettone.
  • Auto aziendale, telefono aziendale, elicottero aziendale, puttana aziendale.
  • Lavoro totalmente da ufficio. È esclusa qualsiasi forma di sforzo fisico.

In un seguente documento, i disoccupati hanno affermato che in cambio delle ferie lunghe sarebbero stati disposti persino a privarsi della puttana aziendale.