Disney Channel

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« Ma dove sono i cartoni? »
(Bambino)
« Che fantastico canale! »
(Uno)
« Ah, io non l'ho mai visto... vabbè una volta sì, ma SOLO perché c'era il mio fratellino... no, d'accordo, una volta me lo son guardato da solo, sì, ma per curiosità, tutto qui... E VA BENE, LO GUARDO TUTTI I GIORNI! SIETE CONTENTI!?! NON C'È NULLA DI MALE NEL FARLO! VI GIURO, NON LO FARÒ PIÙÙÙÙÙ!!  »
(Qualcuno)
« Io guardo Disney Channel perché c'è quella gnocca di Hillary Duff »
(Truzzo)

Disney Channel è il canale satellitare per bambini e per quelli che non sanno più cosa guardare. Da notare è la totale assenza di cartoni Disney, specie negli ultimi 7 anni (quando è arrivato qui in Italia, in effetti).

De originibus

Tale canale nasce con l'intenzione di iniziare i bambocci al culto di Topolino anche via satellite, ché evidentemente Disney Club su RAI2 non bastava, cercando di contrastare la maligna influenza che su di essi stavano esercitando oramai da tempo i cartoni giapponesi (ci si ricordi che agli inizi del nuovo millennio era scoppiata la Pokèmon-mania) o dai Simpson. Così, nel lontano 2001, questo progetto sbarcò sull'allora Teleppiù, che poi come tutti sanno diventò "Scài". All'inizio in effetti un po' di cartoni c'erano, ma non quelli classici di Topolino e gli amici vari (e sì che erano troppo vecchi: che palle, siamo nel XXI secolo, no?), bensì cose del tipo "Tarzan -La serie" et cetera. Ma non era solo un trionfo di disegni animati per piccoli truzzettini: già si vedevano alcune sit-com quali le DIVERTENTISSIME "Un genio in famiglia" (come dimenticarlo?) e "Taina" (altro grandissimo successo mai comparato da nessun'altra serie televisiva. Lo conoscete tutti, no?). In più c'era una sorta di programma serale chiamato "Làiv zoun" in cui un gruppo di ggiovani di Cologno Monzese non faceva assolutamente nulla se non: "Ed ecco ora guardiamoci un altro cartone!". La maggior parte di questi bei giovani è scomparsa nell'oblio, tranne una che poi ha fatto una pubblicità della Ferrero e un altro che ora sta a "Linea Verde". Si pensa che gli altri siano stati uccisi dallo spettro di Walt Disney, con la partecipazione speciale di Giovanni Muciaccia. Eh, sì, bambini, perché il suo meraviglioso programma sull'arte partì proprio da Disney Channel! Ahahaha, e noi abbonati ce lo siamo visti in anteprima prima di voi sfigati senza parabola, cicca cicca cicca....

A questo periodo arcaico viene fatta risalire la presenza di programmi come:

- House of Mouse: Topolino c'ha un suo club privato in cui organizza festini di dubbio gusto con TUTTI i personaggi Disney (pure Dumbo);

- Topolino & Co.: i vecchi classici della Disney. Di solito venivano messi a mezzanotte

- Art Attack: non c'è nulla da dire;

- Live Zone;

- Live Zone Sport: come sopra, solo che parlava di sport;

- QuasiGol: come sopra, solo che parlava di calcio;

- Tarzan - la Serie: una sorta di "Walker Texas Ranger" nella giungla. Solo che Tarzan non ha né barba, né pick-up, né cappello.

- La carica dei 101 - la Serie: non me lo ricordo bene, doveva comunque essere qualcosa di malvagio, oscuro e immorale;

La rivoluzione: l'avvento dei telefilm

Con il passare degli anni (diciamo nel 2003), i Padroni del Canale si resero conto che i bambini preferivano ben altri canali che trattavano di ben altro argomento (come Cartoon Network e simili, in cui ci sono cartoni di supereroi alieni mutanti di 9 anni che pestano altri alieni mutanti robot provenienti dal futuro). Decisero così di rimediare, cominciando così a falcidiare senza pietà la maggior parte dei cartoni e dei programmi patacca. Questa fase viene chiamata dagli storici "La Grande Moria". Ma una nuova era stava per sorgere, vale a dire quella dei magnifici telefilm disneyani, il cui rappresentante più autorevole fu senza dubbio "Lizzie McGuire". Questo ebbe un successo enorme, grazie alla preziosa partecipazione di Hillary Duff, ma mica tanto per la sua bravura d'attrice o la sua verve comica, diciamo più per altre cose... e così si spiega perché tanti maschietti al tempo preadolescenti (leggi: pervertiti) conservino tuttora un caro ricordo di quella serie. Ma tale successo portò a pensare che telefilm = figata, sicché i Produttori della Disney cominciarono a produrne varie badilate.


E quello fu solo l'inizio della fine.

La fase di stallo e la nascita di nuovi canali

Dunque all'inizio del 2004 Disney Channel subì una trasformazione epocale: divenne non più un canale fatto per bambini, bensì uno per giovani ragazzi pirla... cioè volevo dire per grandi intellettuali. In questo lungimirante progetto non c'era spazio per pirlate come cartoni da quattro soldi. C'è da dire che però non potevano annientarli totalmente perciò attuarono questi stratagemma:

1) Mettere su Disney Channel i cartoni più truzzi disponibili e creabili dalla mente Disney.

2) Relegare tutti gli altri cartoni a un esilio perpetuo su canali insignificanti.

Dunque si creò un nuovo ordine, e l'impero televisivo disneyano addirittura TRIPLICÒ dando dunque origine a Toon Disney (un'accozzaglia di tutti cartoni scartati dalla rete principale) e a Playhouse Disney (per neonati e con trasmissioni sulla falsariga dei Teletubbies). Ma non solo: con una coraggiosa campagna acquisti, la Disney inserì nella sua scuderia pregiatissimi prodotti televisivi, come i famigerati telefilm australiani e i cartoni animati francesi, che nonostante fallissero miseramente sono tuttora messi in programmazione. Nel frattempo, siccome ai ggiovani piace la musica, venne creato "TOK", cioè uno spazio creato per la musica giovanile in tutti i suoi campi, vale a dire il pop e l'house (non mi risulta ci siano altri generi, e a voi?). Intanto il resto della programmazione italiana finì irrimediabilmente dentro al baratro (neppure il divertentissimo e meritevolissimo programma di candid camera Skatenati si salvò dalla mannaia). Così si entrò nella fase della tirannia dei telefilm/sitcom americani, che dura anche ora, Anno Domini MMVIII.

La situazione attuale

Adesso Disney Channel è nel massimo del suo splendore, avendo conquistato cuore e mente di grandi e piccini, nonché il Bongoswana e il Tappetistan. Ecco dunque la rassegna delle sue forze al gran completo:


Sit-com

Il genere più amato. Di solito parlano di una tipa che ha qualche particolare attitudine che però nessuno conosce a parte millemila persone. Al suo seguito ci sono sempre un'amica scema, un amico o molto sensibile o molto intelligente, un fratellino stronzo, il padre che fa da madre e la madre (se c'è) che fa da padre. A questa desolante umanità si unisce uno stuolo di belloccioni neri (e per questo concupiti dalla protagonista), professori sadici, compagni di scuola totalmente fumati e bambinetti orrendamente brutti, sporchi e cattivi. Magari le caratteristiche dei protagonisti possono un poco variare, ma la splendida realtà è questa. Se invece il protagonista è maschio, ha un'amica gnocca (con cui non ci prova mai) e un amico totalmente perso nel boschetto della sua fantasia. Da notare è la assoluta veridicità delle storie raccontate, che poi alla fine sono sempre le stesse. Le sit-com sono le seguenti:

  • Raven ("Corvo"): una cicciona che vede nel futuro; è la capostipite di tutte le altre sit-com a venire.
  • Hannah Montana ("Panna Montata"): un'anoressica è in realtà una famossissima cantante e NESSUNO LO SA, a parte la sua famiglia e due amici. Che dire, è possibilissimo e la prova è che negli Stati Uniti l'attrice che interpreta questo spaccato di vera vita vissuta è popolarissima, ed è stata inserita dal Taim fra le 100 persone più influenti al mondo (e in questa lista per esempio non c'è il Papa).
  • Zack & Cody al Grand Hotel: due gemelli iperattivi (cocainomani) che vivono in un hotel lussuosissimo e sono grandi amiconi di una multimiliardaria (pusher) che si degna di considerarli (per i loro debiti con lei). Eh, già, è successo anche a mio cugino. Tra gli altri protagonisti sono da notare la madre cantante e un po' troia; la venditrice dei dolciumi che è meglio non parlarne; il direttore d'albergo negro e un po' checca; il fattorino ispanico, pure lui un po' checca; e tanti altri fantastici personaggi tutti molto verosimili, soprattutto per il quoziente intellettivo. Ha avuto l'onore di una comparsata del miticixximo Jesse McCartney.
  • The latest buzz: Un gruppo di bimbominkia che lavora a un giornale di moda molto accreditato. Evidentemente, visto tutto il tempo che dedicano a tale "lavoretto", non vanno a scuola.
  • Cory alla Casa Bianca: il fratello di Raven, che CHISSACOME si ritrova a vivere alla casa Bianca assieme al padre (la madre e la sorella sono morte in un incidente stradale che Raven non aveva previsto). Diventa amicone del Presidentre George W. Bush e insieme progettano di mettere su un giro di prostituzione che trasforma la Casa Bianca in un Bordello!
  • Disney's I maghi di Waverly: una nuova sit com di Disney Channel, i protagonisti sono tre fratelli italoamericani drogati che cercano, che credono, che pensano di usare la magia perchè discendono da una antica stirpe di maghi del cazzo, di cui fanno parte anche Sabrina e le sorelle Halliwell. Gli effetti speciali, poi, sono da Oscar.

Serie Televisive

Diciamo la versione disneyana di grandi serie quali "Dawson's Creek" e "The O.C.", solo che qui non chiava nessuno. Infatti tali serie vengono poi fagocitate da Monnezza 1, che le snocciola a quelli come te sfigati che non si possono permettere neanche un Freesbee bianco sul tetto. Vengono, poi, presentate come serie imperdibili e straordinariamente divertenti e stranamente non lo sono. Se ascoltate bene non c'è UN secondo di trasmissione senza una musichettina irritante di sottofondo. I protagonisti sono dei teen-ager coi problemi d'ognidì, come trovarsi il ragazzo (pure i maschi, sì), la guerra contro le ragazze pon-pon, l'omicidio del fratello piccolo e infame (un tòpos della Disney) e il gestire i rapporti col migliore amico (che di solito è un minorato mentale). Rispetto alle sit-com, tali serie hanno leggermente più credibilità, ma giusto un poco. Di questa e letta schiera fan parte:

  • Lizzie McGuire: Continua a essere messo in programmazione, benché sia finito nel 2003 e la stessa Hillary Duff sia morta. Parla di questa qui che cerca per tutto il tempo di farsi s*****e dal ganassa della scuola, senza riuscirci e senza notare che il suo migliore amico le sbava dietro (o forse lo sa, ma dato che il suo amico è ebreo, le fa un po' specie mettersi con lui). Ah, già, poi c'è una che si dice sua amica ma ad un certo punto scompare dalla scena.
  • Phil dal Futuro: si ritorna nell'irrealtà! Stavolta i protagonisti vengono dal futuro e sono in vacanza nella nostra epoca ma poi la loro macchina del tempo (dato che siamo alla Disney probabilmente è quella di Zapotec e Marlin) va a puttane, così devono stare qui da noi. Con loro c'è pure un cavernicolo (!!!).
  • Quelli dell'intervallo: un documentario a puntate su come sia cambiata la scuola dopo la riforma Moratti, visto dalla prospettiva di una banda di ragazzi drogati.
  • La mia vita con Derek: un gruppo di sfigati che sono costretti a vivere in una casa di merda.I personaggi sono: una ragazza di 16 anni secchiona che in realtà vuole scopare da quando ha 4 anni, un ragazzo della stessa età che si fa 15436 ragazze al secondo, un povero sfigato di 12 anni che non avendo amici passa le giornate a masturbarsi,una ragazza della sua stessa età che si trova nella stessa condizione del 12enne, e infine una bambina del cazzo che viene pestata in continuazione da tutti e che non viene cacata mai da nessuno, infatti viene ripresa solo una o due volte nell'arco di tutta la puntata. Ma che vuoi farci, d'altronde, come The Latest Buzz, è un programma CANADESE, e cosa ti puoi aspettare dagli imprevedibili sceneggiatori provenienti da quell'ameno luogo. Ecco, appunto. Nulla.
  • Even Stevens: Un'altra serie spacciata tra le più divertenti del secolo (quello scorso, però: è finita nel 2002, noi l'abbiamo avuta nel 2006). I personaggi sono: una ragazza che ha le stesse caratteristiche di quella descritta sopra; un fratellone palestrato e completamente disadattato (e qui cominciano le risate: AH-AH, un tizio muscoloso e stupido, perché non ci ho pensato io?); un padre e una madre scemi quanto il figlio (e dato che sono l'uno avvocato e l'altra senatrice, viene solo da pensare che siano dei raccomandati); una specie di Bart Simpson, ma più stupido di Bart Simpson e che alla fine si evolverà e diventerà il figlio di Indiana Jones. In più, il solito codazzo di gente inutile e imbarazzante. Che dire se non AHAHAHAH?

Austalia mon amour

Come è stato già accennato, ogni tanto su Disney Channel vengono portate anche delle splendide serie televisive australiane. Tutto ciò ovviamente non c'entra col fatto che il padrone di Scài sia Roberto Mardocchi (o anche Rupert Murdoch, che non è quello dell'A-team), che per coincidenza viene dall'Australia. Ecco alcune di queste autentiche perle della programmazione televisiva.

  • Sleepover Club: fondamentalmente, un gruppo di ragazzine (un po' racchie e stereotipate, diciamo tipo Bratz) che sono associate in una setta satanica imperniata sul rito del pigiama-party (che GUAI se non viene fatto almeno due volte al giorno) e regolata da regole strettissime del tipo che tutti i maschi sono degli idioti o degli stronzi. Ma d'altronde loro sono buone e simpatiche e il fatto che se sgamano una di loro parlare con qualche altra persona uccidono a cuscinate tutt'e due è assolutamente irrilevante. Visto il successo di questo sceneggiato, è stata fatta una seconda stagione, ma con "attrici", tutte diverse, ma di egual beltade.
  • Wicked Science: Un tizio che secondo i canoni Disney sarebbe un buono e una stronza infame, sulla scia di fumetti americani anni '60, tramite un raggio BOH diventano supergeni, e cominciano a farsi i dispetti più futili. Il primo è aiutato da una ciospa (che nella seconda stagione viene soppressa e sostituita da una uguale) e un ritardato mentale, la seconda da una nerd e da un truzzo (originale melting pot di culture differenti). Davvero sbalorditivi sono gli effetti speciali, che però non le hanno risparimato un ingiusto esilio su RAI 3 (esatto, quella della Melevisione).
  • Foreign Exchange: Questa non è irreale, no! Un semitruzzo australiano scopre nella sua cantina privata (ve l'avevo detto che non è irreale) un passaggio segreto che teletrasporta in Irlanda, dove nel preciso istante una ragazza vessata e prigioniera in un college di pazzi insensibili scopre nello sgabuzzino più inculato del luogo un passaggio segreto che teletrasporta in Australia. Ne deriveranno spassosi equivoci, grandi avventure e matte risate. Già. Anche se è piuttosto realistica.