Jesse McCartney

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« Guarda, mamma!!Se lo tocchi, suona! »
( Una bimbominkia a caso su Jesse McCartney)
« Scusate, non ho completato la digievoluzione!!. »
( Jesse McCartney al suo pubblico per giustificare i capelli spettinati a inizio concerto)
«  Oh, finalmente siamo riusciti a togliergli le batterie! »
( I produttori di Justin Bieber, fieri di aver disattivato il più anziano rivale del loro pupillo)
« Gessi, 6 Mi.t.co! TVTTTBTDDGHBDDGB!!!!!! <3 Bugy 91 »
( Sobria dichiarazione di affetto di una fan non anglofona)


Jesse McCartney (Sim City, 1 gennaio 1991 - dimenticatoio, il giorno che è uscito il primo album di Justin Bieber), è, o per meglio dire era, il cantante- idolo delle bimbominkia di tutto il pianeta terra: noto per le sue guance a prova di acido muriatico e per la sua estensione vocale da mezzogrillotalpa, ha abbandonato questa valle di lacrime in seguito all’assalto di un male a tutt’oggi incurabile chiamato Justin Bieber. Prima di cedere alla soverchianti forze nemiche, ha tuttavia cercato di Super – Mega – Arci – Ultra digievolvere da Jessemon a Lady Oscar per ingannare il pubblico, ma il Conte di Fersen non ha gradito, ghigliottinandolo.

Il povero Jesse verso la fine del duello con Justin Bieber.

Biografia: i difficili inizi

Nato da Agumon e Pyomon, incontratisi in un rigido inverno sulla Terra Virtuale Isola Di Nome File, Jesse diventa subito l’oggetto del desiderio di tutte le infermiere del reparto neonatale, prima per la sua irresistibile pucciosità, poi perché, anche gettandolo per terra, rimbalza senza danni. Dopo tre terribili anni di asilo, nei quali finiva sempre nello sgabuzzino dei bambolotti per la colpevole svista del personale ATA dell’istituto, Jesse inizia le scuole elementari, dove compaiono inequivocabili i primi segni della Grande Vocazione Canora (da qui in avanti GVC): si notavano infatti incredibili svenevolezze tra il pubblico femminile ad ogni concerto di Natale, quando il piccolo si esibiva nel suo cavallo di battaglia (“White Christmas”) vestito da marshmallow. L’esplosione della GVC avviene però alle scuole medie: dopo aver battuto per un soffio Baby Puffo al casting per una pubblicità di stringhe di liquirizia (recitando, si dice, il monologo del sofficino alla pizzaiola), Jesse ottiene visibilità su tutte le reti commerciali della California e sigla il suo primo importante contratto discografico: la sua voce verrà campionata mentre urla ‘’Spinning Bird Kick’’ e poi impiegata per il colpo di Chun Li in Street Fighter.

Jesse esultante per aver ottenuto la parte di se stesso nello spot dei pannolini.

E’ l’inizio del successo: il videogioco va a ruba, i capoccia della Nintendo si fregano le mani per l’idea geniale e pensano addirittura di produrre un Picchiaduro per bimbominkia stile Celebrity Deathmatch, in cui far scontrare i cantanti più cool del momento (Jesse vs Justin Timberlake, i Boyzone vs i Blue, ecc.), ma l’iniziativa viene soppressa sul nascere a seguito dell’azione legale di Ricky Martin, che avrebbe ritenuto il gioco ‘’una malintesa rappresentazione della virilità’’.

Gli anni d’oro

Siamo ormai nella tarda maturità del Nostro: a 16 anni Jesse viene scritturato per fare la parte dell’Orsetto Abbracciatutti nel noto serial TV americano ‘’Summerland’’, nel quale i protagonisti passano metà di ogni puntata ad insultarsi, accusandosi di qualsiasi nefandezza dalla Strage degli innocenti in avanti, e l’altra metà a chiedersi scusa, cedendo agli amorazzi più istantanei e spensierati possibile. Jesse, alternando una derapata sul suo surf a rotelle ad una pomiciata con un’asse da stiro di nome Erika, termina usualmente l’episodio con la testa appoggiata al finestrino di un autobus diretto chissà dove, in preda ai più cupi pensieri adolescenziali (“Erika, perché non mi hai mai detto che odiavi le cicche alla cannella?”). La serie lancia peraltro tra i bimbominkia del globo la moda del “Bacio alla Bradin” (il nome del personaggio di Jesse): un inspiegabile risucchio alla base del mento che sale lentamente verso le labbra, ma sul più bello è interrotto da frasi superflue del tipo “I love you”, “You’re my life”, “I can’t live without you”, “To be or not to be, that is the question”, “Tiger, tiger, burning bright. In the forests of the night” e così via, che ottengono l’effetto di prolungare la pomicio-sequenza, creando imprevedibili reazioni da parte della fidanzata.

Jesse dopo la sessione di trucco per un episodio di Summerland.


Ma non pensiate che la GVC si sia estinta: contemporaneamente ai gravosi impegni sul set, Jesse trova il tempo di incidere un album di cui nessuno ricorda più il nome, che però va a ruba, grazie soprattutto alla forza emozionale della canzone ‘Because you live’, tenera e struggente ballad in cui il Nostro spiega che, grazie a Lei, lui vede nel suo mondo il doppio delle stelle del cielo (no, questa si chiama diplopia, hai bevuto, Jesse, ammettilo...). La canzone provoca struggimenti bimbominkiosi ai quattro angoli del pianeta: Jesse fa ospitate su ospitate in qualsiasi trasmissione ci sia un buco a forma di Topo Gigio da riempire, esibendosi rigorosamente dal vivo, ma con la base musicale che attacca due ottave sotto la versione da studio, tanto le fan, travolte dalla luce che emana dalla bionda zazzera di Cicciobello, manco se ne accorgono, anche perché, “because you live, I live”, no? La sua comparsata al Festival di Sanremo del 2005, per dire, provoca l’eliminazione dei Negramaro.

Le fan di Jesse in prima fila al termine di un concerto.

L’inarrestabile declino

La concorrenza però incalza: il piccolo Jesse, piccolo ma mica scemo, comincia a sospettare complotti quando, tra le guest star degli episodi di ‘’Summerland’’, vede comparire Carmen Electra e un curioso botolo piastrato di nome Zac Efron. A quel punto, armato con una spada laser di Star Wars scarica, si presenta con fiero cipiglio dai produttori della serie e, dopo essersi avventurosamente arrampicato sulla poltrona, guarda in faccia il suo capo e squittisce: “Wht r u plnnng??? R u gng 2 fire me????”. Il capo, ignorando cosa Jesse gli stia dicendo, gli chiede di disattivare il bimbominkiese, cosicché le sue parole risultano essere: “What are you planning? Are you going to fire me?” (trad. italiana: “Ahò, che mme volete licenzia’?). “Certo che no, sei uno degli attori di punta della serie!”, lo rassicura quindi il capo. “Dai, prendi un leccalecca e vai tranquillo a dormire. A domani, Justin!”. Jesse non fa caso a come è stato chiamato, un lapsus, pensa, e si corica placido nella casetta degli Orsetti del cuore. Il giorno dopo si sveglia in mezzo ad una strada, senza nemmeno la coperta, circondato da gatti randagi e vecchi ubriachi. Riavutosi, scopre di essere stato nottetempo buttato fuori di casa per far spazio alla nuova star della musica mondiale, Justin Bieber, un esperimento genetico dei laboratori canadesi, consistente nell’incrocio del DNA del Playmobil con quello del criceto, destinato a rimanere dodicenne a vita. Summerland ha chiuso i battenti e ora tutte le luci sono puntate su Justin. Jesse non può sopportare l’onta e prepara il contrattacco in tre semplici mosse:

  • 1) Girare tutti i talk show d’America gridando: “Ma come fa a piacervi? E’ un bambino!” (scattano risate dal pubblico).
  • 2) Passare al look “adolescente faccia a cicciobombo stempiato sexy”, con accluso video dal titolo “Shake”, in cui Jesse tenta mossette soul/ hip hop, affettando slinguazzamenti con ballerine più alte di lui di una testa e mezza (metà del suo pubblico passerà a Tiziano Ferro – s’intende, il Tiziano Ferro Prima Della Grande Rivelazione).
  • 3) Sfidare a duello Justin Bieber: scartate le opzioni più violente (nascondino e palla prigioniera), i due si accordano per affrontarsi coi fucili sparabolle. Il piccolo canadese risulta purtroppo imbattibile, grazie alla sua capacità di ricaricare il sapone con due decimi di anticipo rispetto a Jesse, il quale, mortalmente colpito da una scarica di bolle al viso, tenta la digievoluzione di cui sopra, coi già accennati risultati.
La disperazione di Madonna ai funerali di Jesse.

L’ultimo saluto

Ai funerali, cui prendono parte tutti i Digiprescelti, il cast al completo di O.C., i nipoti e pronipoti dell’ormai ventunenne Britney Spears, la folla si commuove in almeno due occasioni: l’orazione funebre in Quenya tenuta da Gandalf, che ovviamente nessuno capisce e proprio per questo suscita pianti dirotti, e l’esecuzione di “Because you live” in tonalità chipmunks da parte dell’improvvisato trio Robert Pattinson – Taylor Lautner – Cam Gigandet, in memoria del fatto che Jesse doppiò Theodore nel secondo episodio del film. Alla fine, la boccia di vetro con dentro la neve e le ceneri di Jesse viene adagiata su una barchetta di pongo e fatta salpare verso il Mare oltre il quale c’è Frodo.

Notizie utili

  • Ogni anno le fan orfane di Jesse si riuniscono in un luogo concordato via internet, generalmente un centro commerciale o un negozio di Abercrombie, e iniziano ad adorare selvaggiamente un pupazzo di Winnie Pooh nella speranza che si realizzi l’effetto- Pinocchio e dal pupazzo salti fuori Jesse redivivo.
  • Torme di bimbiminkia hanno tentato di farsi venire le guance di gommapiuma di Jesse per far colpo sulle ragazze: a funerali avvenuti, è stato rivelato che l’effetto si otteneva ingerendo Gormiti vivi.
  • Un gruppo di ricercatori del MIT di Boston ha svolto accurate ricerche per capire come mai i video di Jesse si dividono nettamente in due categorie: video in cui Jesse viaggia vs video in cui Jesse ci prova con una. Ecco il motivo: per un banale bug, i produttori non sono riusciti a caricare nella schiena di Jesse il Cd-rom con il programma per videoclip di argomento guerresco (Jesse bombarda Saigon, ecc.).


Voci Correlate


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