Utente:Marco campa/Sandbox/NonLibri:Studi su Pontifex.Roma

Ebbene sì. Questo utente dichiara ufficialmente: « Non ce l'ho fatta! » « È impossibile trovare qualcosa da dire su di me che sia più demenziale della realtà stessa. Parlarne normalmente genera così tante idiozie da mettere in crisi le fondamenta stesse di Nonciclopedia. » L'utente si scusa e rimane disponibile per chiunque volesse punirlo con il supplizio dello sparticulo.

NOTA: Sembra incredibile, ma le citazioni riportate qui sotto non sono inventate, sono vere!

« L’identità italiana non è solo genericamente cattolica, ma si definisce in funzione del Papato. La vocazione dell’Italia non è solo ospitare il papato, ma servirlo, permettere al Papato di svolgere il suo ruolo universale. L’Italia è se stessa quando serve la Chiesa, L’Italia tradisce la propria identità quando rifiuta la Chiesa »

(De Mattei su Libera Chiesa in Libero Stato)

« Il primo fatto è la tragedia del Giappone, lo spaventoso terremoto e maremoto con il rischio nucleare che si profila. [...] Le grandi catastrofi sono una voce terribile ma paterna della bontà di dio, che ci scuote e ci richiama col pensiero ai nostri grandi destini, al fine ultimo della nostra vita, che è immortali. Infatti, se la Terra non avesse pericoli, dolori, catastrofi, la Terra eserciterebbe su di noi un fascino irresistibile, non ci accorgeremmo che essa è un luogo di esilio, e dimenticheremmo troppo facilmente che noi siamo cittadini del cielo. Ma in secondo luogo [...] le catastrofi sono talora esigenza della giustizia di dio, della quale sono giusti castighi. Infatti, la colpa del peccato originale che tocca tutta l’umanità, si aggiungono nella nostra vita le nostre colpe personali: nessuno di noi è immune dal peccato e può dirsi innocente; e le nostre colpe possono essere personali o collettive, possono essere le colpe di un singolo o quelle di un popolo, ma mentre dio premia e castiga i singoli nell’eternità e sulla terra che premia o castiga le nazioni, perché le nazioni non hanno vita eterna, hanno un orizzonte terreno. »

(De Mattei sul Terremoto in Giappone)

« Per te ateo la morte non è solo scomparsa dallo sguardo sensibile dei propri cari, ma è annullamento della esistenza di uomo, di padre, di marito per ricadere nella polvere di quei composti materiali di cui il processo evolutivo ti ha tratto. Inesorabilmente scomparirai. Il passato non ha più senso perché esiste solo la realtà della polvere. Il domani dei tuoi figli può avere un senso per te, ateo, solo se in questo dopo, in questo domani, tu possa mantenere solo una seppur minima relazione con questi figli, ma se il tuo destino è sprofondarti nel nulla, qualsiasi legame di qualsiasi genere tra te e loro risulterà impossibile. [...] L'eliminazione di questo crocifisso da - trattiene una finta lacrima - i luoghi pubblici di Europa in attesa di eliminarlo anche dai cimiteri [...] non è forse una solenne proclamazione di ateismo, oltre che di anticristianesimo? Ma tu ateo militante [...] perché ti affanni in queste campagne antireligiose, perché vuoi dare un senso ideale a questa battaglia contro la croce? [...] Non ti rendi conto dell'intima contraddizione in cui vivi? Affermi che nulla ha significato eppure vuoi dare un significato alle tue azioni. [...] Chi non crede nella vita eterna dovrebbe vivere la giornata come un animale, ma senza essere un animale, e quindi privato del tranquillo appagamento dei propri istinti che caratterizza l'animale. Un animale infelice potrebbe essere definito, perché privo del fine a cui la sua natura lo destina. Un uomo [..] che vive come in un inferno la sua vita sulla Terra »

(De Mattei su atei, evoluzione e crocifisso tutti insieme appassionatamente)

Roberto de Mattei (Roma, 1948 - prossimamente, se le maledizioni delle scimmie vanno a buon fine) è un Homo Sapiens Sapiens discendente dai primati, che molto tempo addietro abbandonò i vantaggi dell'evoluzione per dedicarsi all'amico invisibile. Non si sa per quale motivo, è attualmente vicepresidente dal CNR. Ma chi cacchio ce l'ha messo lì?

Biografia in breve

Nato in un pianeta dove, a detta di certa gente, tutto scorre e dove gli animali e gli esseri umani modificano il loro DNA di generazione in generazione tramite selezione, adattamento e/o semplice caso, De Mattei scelse sin da subito di rinunciare a questa dinamica in quanto di principio troppo complicata per lui, ma soprattutto perché Natura non volle dargli un corpo, diciamo così, più attraente. Purtroppo per lui, però, egli prese questa decisione al primo mese di vita, ne conseguì che al momento del parto fu oggetto di diverse, varie e astrusamente complicate operazioni chirurgiche che gli costarono ben due terzi di quei pochi neuroni che era riuscito a sviluppare.
Già alle elementare sfoggiò tutta la sua cultura, redarguendo la propria insegnante ogni volta che sentiva pronunciare la parola "Ominide" nonché "Selezione naturale" accusando di blasfemia, falsità, bestemmia e tutte robette del genere la povera docente, che di tutta risposta levava dal muro il crocifisso causando crisi epilettiche e attacchi d'asma nel giovane studente.
Dopo aver saltato fortunatamente sia il le Scuole Medie che il Liceo grazie a palesi aiuti CieLlini, il prodigio si laureò in lettere e ottene, ma guarda un po' un posto nel Pontificio Comitato per le Ricerche Storiche.
Come sia diventato il secondo in carica del CNR è ancora uno dei misteri di questo mondo assieme all'ubicazione del Punto G, la fine del mondo e la donna intelligente.

Link esterni

• Come un tipo qualunque può metterlo in quel postaccio al vice del CNR
• Scegli il nuovo vicepresidente del CNR!
• De Mattei e il Terremoto in Giappone
• De Mattei vs Darwin
• De Mattei vs atei