Esame di stato: differenze tra le versioni

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== Ammissione all'esame ==
== Ammissione all'esame ==
[[Immagine:Goering_Norimberga.jpg‎|thumb|300px|Un celebre [[Hermann Goring|presidente]] di una commissione d'esame.]]
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All'esame di maturità sono ammessi davvero cani e porci, i quali tuttavia devono avere una media soddisfacente e, perché no, anche sganciare una bella mazzetta.<br />Il lasso di tempo che precede l'ammissione all'esame è quello preferito dai [[tutti|professori carogna]], che decidono di sfogare tutta la loro bile repressa con ipotetiche minacce agli studenti tipo "Attenti che se continuate così non vi ammettiamo alla maturità!" e "Conta anche la condotta, cari miei!".<br />Ovviamente a questi miseri trucchetti abboccano solo i già citati '''alunni logorroici''', che del resto nelle loro fragili condizioni psichiche crederebbero pure che per venir promossi bisogna sgozzare un agnello su un altare votivo durante un plenilunio.<br />Dopo la certificata (e scontata) ammissione, il gioco si fa più duro per gli studenti: essi infatti hanno a che fare con il vero [[nemico]], ossia la '''Commissione d'esame''', una mitologica loggia massonica capeggiata da un [[Gran Cerimoniere|presidente]] e costituita da professori esterni alla scuola capitati lì per [[Sfiga|caso]] e da docenti interni, scelti in base alla loro bastardaggine e al loro astio verso gli esaminandi.
All'esame di maturità sono ammessi davvero cani e porci, i quali tuttavia devono avere una media soddisfacente e, perché no, anche sganciare una bella mazzetta.<br />Il lasso di tempo che precede l'ammissione all'esame è quello preferito dai [[tutti|professori carogna]], che decidono di sfogare tutta la loro bile repressa con ipotetiche minacce agli studenti tipo "Attenti che se continuate così non vi ammettiamo alla maturità!" e "Conta anche la condotta, cari miei!".<br />Ovviamente a questi miseri trucchetti abboccano solo i già citati '''alunni logorroici''', che del resto nelle loro fragili condizioni psichiche crederebbero pure che per venir promossi bisogna sgozzare un agnello su un altare votivo durante un plenilunio.<br />Dopo la certificata (e scontata) ammissione, il gioco si fa più duro per gli studenti: essi infatti hanno a che fare con il vero [[nemico]], ossia la '''Commissione d'esame''', una mitologica loggia massonica capeggiata da un [[Gran Cerimoniere|presidente]] e costituita da professori esterni alla scuola capitati lì per [[Sfiga|caso]] e da docenti interni, scelti in base alla loro bastardaggine e al loro astio verso gli esaminandi.<br />Tra la fine della scuola e l'inizio delle prove d'esame, vengono concessi agli alunni un po' di giorni di riposo, durante i quali è possibile ripassare il programma, pregare, piangere, comprare biglietti aerei per la [[Nuova Guinea]] o, nella maggioranza dei casi, '''iniziare a scrivere la tesina'''.


== Prima prova ==
== Prima prova ==

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firma/data:
« Vabbè ragazzi, state calmi! C'é ancora tempo per la tesina! »
(Tipico studente che il giorno dopo deve affrontare la prova orale)
« Oh mio Dio! L'avete studiato voi il Canone di Policleto? E la Defenestrazione di Praga? Io non so niente! Sono rovinata! »
(Tipica compagna di classe logorroica prima degli esami)
Un ottimo modo per sfuggire agli esami.

Per Esame di Stato, o più comunemente Maturità, si intende quel particolare periodo della carriera scolastica di ogni alunno di quinta superiore che precede la consueta sbronza da post-diploma.
A causa della falsa ma diffusissima convinzione che l'esito della maturità abbia una sua precisa utilità, non sono infrequenti casi di stress da parte degli sciagurati che prendono parte a tale prova. Essi, soprattutto in prossimità degli esami, sono vittime di:

  • meteorismo
  • sindrome premestruale
  • rachitismo
  • scenate isteriche
  • consumazione delle unghie (proprie e altrui)
  • scoppi di risate alternate a pianto
  • allucinazioni visive e uditive
  • crampi spastici alla mano con cui si scrive
  • necrosi dei testicoli
  • deliri di onnipotenza
  • lingua impastata
  • insonnia

Tutti questi sintomi spariscono per incanto una volta terminato l'arduo esame, e di essi non resta che un simpatico e vago ricordo da usare come aneddoto nelle future rimpatriate fra compagni di classe.
Sempre che l'esame sia andato bene, altrimenti bisogna ripeterlo l'anno dopo (oppure entrare nello spietato mondo del lavoro).

Preparazione

Un'eccessiva preoccupazione in vista degli esami può causare una fastidiosa autocombustione.

Il classico studente di quinta superiore passa la maggior parte del suo tempo a rimandare l'elaborazione della tesina, fors nella patetica illusione che il tanto vituperato esame sia solo uno scherzo tramandato di generazione in generazione dai professori che si vogliono vendicare dopo cinque anni di convivenza forzata.
Tuttavia, prima o dopo chiunque, a prescindere dal suo livello intellettivo, si accorge che la Maturità esiste davvero, ed è anche fottutamente vicina! [1]
In questi casi lo studente viene preso dal panico, e compie una serie di azioni folli e irrazionali come:

  • Assillare i propri compagni di classe chiedendo loro quali argomenti hanno scelto per la tesina.
  • Convincersi follemente di non sapere nulla, e non mancare di farlo notare ai propri esasperati compagni di classe ogni cinque minuti.
  • Consultare tutti i siti web che contengono le parole "Tesine gratis", "Soluzioni Maturità", "Trucchi esame".
  • Cominciare a ripassare tutto il programma di una materia dal primo al quinto anno (per riuscire in un'impresa del genere bisognerebbe aver cominciato nel 1979).
  • Sottoporre a terzo grado tutti i propri conoscenti che hanno già superato la Maturità, facendosi spiegare nel più piccolo dettaglio tutti gli eventi che hanno portato alla promozione.
  • Abboccare in pieno a tutte le leggende metropolitane che fioriscono nelle settimane precedenti all'esame: per tal motivo non è raro vedere qualche pollo studente ingenuo entrare in classe urlando: "Ragazzi, notizia bomba! La prova scritta sarà un riassunto di un libro di Dan Brown!"

Ammissione all'esame

Un celebre presidente di una commissione d'esame.

All'esame di maturità sono ammessi davvero cani e porci, i quali tuttavia devono avere una media soddisfacente e, perché no, anche sganciare una bella mazzetta.
Il lasso di tempo che precede l'ammissione all'esame è quello preferito dai professori carogna, che decidono di sfogare tutta la loro bile repressa con ipotetiche minacce agli studenti tipo "Attenti che se continuate così non vi ammettiamo alla maturità!" e "Conta anche la condotta, cari miei!".
Ovviamente a questi miseri trucchetti abboccano solo i già citati alunni logorroici, che del resto nelle loro fragili condizioni psichiche crederebbero pure che per venir promossi bisogna sgozzare un agnello su un altare votivo durante un plenilunio.
Dopo la certificata (e scontata) ammissione, il gioco si fa più duro per gli studenti: essi infatti hanno a che fare con il vero nemico, ossia la Commissione d'esame, una mitologica loggia massonica capeggiata da un presidente e costituita da professori esterni alla scuola capitati lì per caso e da docenti interni, scelti in base alla loro bastardaggine e al loro astio verso gli esaminandi.
Tra la fine della scuola e l'inizio delle prove d'esame, vengono concessi agli alunni un po' di giorni di riposo, durante i quali è possibile ripassare il programma, pregare, piangere, comprare biglietti aerei per la Nuova Guinea o, nella maggioranza dei casi, iniziare a scrivere la tesina.

Prima prova

Un manipolo di prodi eroi alle prese con la famigerata prima prova: solitamente la prima domanda (Nome e Cognome) è quella che genera più difficoltà.

Dato che la prima prova è sempre un tema, risulta evidente anche al più becero degli studenti che copiare o prepararsi dei bigliettini è completamente inutile.
Tuttavia la quasi maggioranza dei maturandi lo fa lo stesso, confidando forse nella funzione di placebo dei suddetti suggerimenti cartacei.
Quando vengono consegnate le tracce grazie alle quali è possibile orientarsi nello svolgimento della prova scritta, nella classe si scatena il panico: in special modo in quegli studenti che capiscono solo in quel momento di non essere in grado, nonostante cinque anni di superiori [2], di scrivere frasi e periodi di senso compiuto.

La prova consiste in una delle seguenti tipologie:

  • L'analisi di un testo di un letterato italiano, scelto ovviamente fra i più depressi e monotoni, in modo da cancellare ogni brandello residuo di speranza di promozione anche negli studenti più fiduciosi.
  • Un saggio breve o un articolo di giornale da svolgere su una notizia di forte impatto economico e sociale. Non importa che si frequenti una scuola alberghiera.
  • Una traccia di tipo storico, che vergerà con ottime probabilità su un oscuro episodio mai studiato e di cui non si sa assolutamente nulla.
  • Un tema di attualità dal titolo orecchiabile e coinvolgente come La condizione dello spazzacamino oggi o "Cosa ne pensi della caccia al gurzo?".

Per facilitare il compito degli studenti, tuttavia, la magnanima commissione offre un tempo di sei ore, durante le quali non si può andare in bagno e si deve rimanere seduti nell'aula (ovviamente) più calda della scuola.

Seconda prova

Terza prova

Prova orale

File:Antisfiga.gif
Tipico scongiuro pre-esame.

Conclusione

Curiosità

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Note

  1. ^ Di solito la tragica presa di coscienza avviene ad aprile o maggio
  2. ^ O anche sei o sette, nel caso di studenti particolarmente affezionati alla scuola