Game Therapy: differenze tra le versioni
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Versione delle 01:29, 3 apr 2016
Game therapy è, o vorrebbe essere, un film fantascientifico, uscito ad ottobre 2015 in oltre 250 sale italiane completamente deserte, quando sarebbe stato decisamente più proficuo trasmetterlo "a gratis" su YouTube o Vimeo. La pellicola avrebbe potuto essere un buon cinepanettone, se la sua qualità avesse superato anche di poco una qualsiasi cinespongata ammuffita. Purtroppo così non è stato, severamente stroncato dalla critica che ha introdotto per l'occasione i numeri negativi, Game therapy si rivela uno dei più grandi flop del cinema italiano, anche se in mezzo al mucchio non ci si fa neanche tanto caso. Forse a causa della scarsità di effetti speciali che peraltro sono visibili per intero nel trailer, oppure a causa del cast non del tutto eccezionale[Eufemismo necessario] composto da celeberrimi youtubers e gamers di fama condominiale, onestamente troppo vicini all'autismo, o forse a causa dell'inesperienza del regista Ryan Thravis (all'anagrafe Rosalino Cutruzzolaro), al suo debutto come regista e come bersaglio per ortaggi avariati. L'insuccesso del film potrebbe altresì impuntarsi alla colonna sonora indecente, alle voragini della trama, al doppiaggio incomprensibile, al montaggio analoggico o ai costumi ricavati dagli scarti della Caritas. Nonostante l'idea fosse così originale da essere stata sfruttata non più di una quarantina di volte, e con smisurati spazi per far correre la fantasia, come è stato possibile creare una simile cagata? Cioè, lo volete sapere veramente? Vabbè, allora proseguiamo... Da non credere! Template:Primapagina
Il cast
Con un gesto decisamente pasoliniano il regista ha preferito attori non professionisti e
minorati, assumendoli con un contratto a chiamata e a salario minimo, avendo saggiamente considerato che già la metà del budget (150 € in totale) sarebbe stata stata spesa per gli effetti speciali.
- Favij: Uno Youtuber così sfigato che secondo i produttori (La norcineria "Cojoni de mulo" di Arezzo) avrebbe dovuto attirare frotte di ultraundicenni obese con acne pustolosa nelle natiche.
- Federico Clapis: Un venticinquenne col volto da cinquantaduenne, con una spiccata sensibilità verso... ehem... verso...
- Elisa Piazza: una acciuga da passerella, piazzata lì così... tanto per metterci un po' di gnocca. Quella non deve mancare mai.
- Leonardo De Carli: Un altro Youtuber con ciuffo e ptosi bilaterale, che era amico di Favij e voleva partecipare anche lui. Gratis...
- Daniele Sodano: In arte "Zoda", è la brutta copia di Marty Feldman da ragazzo, ma fa molto meno ridere. Un altro Youtuber, assoldato perché non se ne trovavano davvero altri.
Costumi
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Abbigliamento diFavij (Versione Clash of Clans): giacca da motociclista in similpelle chiusa da una cerniera altamente medievale con gomitiere in latta per borlotti. Bretelle ricavate da uno zaino Invicta di un suo cugino ripetente. Spada in poliuretano espanso abilmente dipinta con Uniposca argento.
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Abbigliamento diFavij (Versione Assassin's Creed): felpa Colmar con cappuccio e camiciola di seta da matrimonio zingaro. Bracciali con sbalzi incomprensibili e spallacci in pannolenci ricavati da un draghetto peluche. Sullo sfondo due rotoballe trasformate in un trabocco.
Trama
ATTENZIONE! QUESTO PARAGRAFO POTREBBE CONTENERE SPOILER, MA ANCHE NO. Considerato che nessuno della redazione di Nonociclopedia è abbastanza idiota da spendere 5 euro per visionare questa merda, la trama qui di seguito descritta è stata completamente inventata, quindi è assolutamente plausibile che sia identica a quella vera. |
Quattro ragazzini ritardati, che si rifugiano nei videogames per evitare la vita vera (anche Real Life è troppo per loro). Il più scemo dei quattro odia totalmente la realtà trovandola troppo imprevedibile, per questo la madre lo porta dallo psicanalista due volte al giorno, sentendosi ripetere ogni volta la solita frase: Signora mia, suo figlio non è pazzo, è solo un imbecille." Un giorno, il ragazzo, trafficando tra le stringhe del codice sorgente di un videogioco cade in un bug, probabilmente il Bug del Kul e viene catapultato, anima e corpo, nel mondo virtuale, vivendo in terza persona le avventure all'interno dei più famosi videogames, come GTA, Bubble Bobble, Tetris, Assassin's Creed e Space Invaders, ma senza mai menzionarne i titoli per evitare di dover pagare i Copyrights. Di seguito, è altamente probabile che uno dei quattro pagliacci si innamori della pornobimba e commetta qualche sciocchezza, tipo salvarla dalle grinfie del Bowser per poi ingravidarla ed essere costretto a sposarla prima di aver finito la terza media. Nel finale siamo certi che si risolverà tutto. Sempre che qualche fanatico di Zoda non si faccia esplodere in sala.
Sceneggiatura
Per la sceneggiatura sono state assoldate ben sei persone. Probabilmente dalla redazione di Charlie Hedbo appena dopo l'attentato. Il risultato è un minestrone indigesto e inconcludente che lascia migliaia di domande a cui nessuno ha voglia e tempo di rispondere. Emozionante e ben realizzata invece, la sequenza davvero mozzafiato dei titoli di coda.
Epilogo
Il buon regista, nonostante il flop, ha racimolato i soldi necessari per acquistare un orto in comodato d'uso da un'anziano pensionato. I costumisti sono scappati in Argentina per timore di ritorsioni. I tecnici hanno aperto una cooperativa di pulizie. Clapis, Decarli e Zoda sono tuttora impegnati a ripulire i loro clippini dagli insulti. Fabij ha dichiarato pubblicamente di non essere interessato a continuare la carriera di attore, anche se non è ben chiaro di quale carriera stesse parlando, e nemmeno di quale attore.
Altre catastrofi che si potevano evitare
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