Colombia: differenze tra le versioni

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* Tutti i colombiani comprano stupidi [[souvenir]]. E li mettono all'ingresso di casa per far vedere quanto hanno viaggiato. Nove volte su dieci, sono mandati da uno dei parenti residenti all'estero
* Tutti i colombiani comprano stupidi [[souvenir]]. E li mettono all'ingresso di casa per far vedere quanto hanno viaggiato. Nove volte su dieci, sono mandati da uno dei parenti residenti all'estero
* Tutti i colombiani sono poliglotti. Diranno sempre "Io l'inglese non lo parlo, ma lo capisco"
* Tutti i colombiani sono poliglotti. Diranno sempre "Io l'inglese non lo parlo, ma lo capisco"

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[[Categoria: Nazioni]]
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Versione delle 15:05, 26 set 2007

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« Cazzo, questi sono veramente avanti »
(Bogotá)
« Colombia? si, è un bel gesto intitolare un quartiere di Milano al nostro grande navigatore pisano Cristoforo Colombo »
(Romano_Prodi)
« Chiiiiiiiiiiii???? »
(Maurizio_Mosca)
« Madonna Benedetta dell'Incoroneta! »
(Lino_Banfi)
« Macchéoooooooooooooooh!!! »
(Germano Mosconi)


La Repubblica di Colombia, nota anche come Cocalandia, "Il giardino di Don Pablo" e per i nativi semplicemente "Chibchombia", "Locombia", "Machetelandia" oppure "La Tierrita", ha come capitale Bogotá.

Breve Storia

Fondata negli anni 70 dal sommo Don Pablo Escobar, questa ricca ma sfigata nazione e' sempre stata al centro dell'attenzione per essere la prima produttrice al mondo di un tale prodotto, considerato la rovina di molte popolazioni, soprattutto in Gringolandia ma anche attualmente in Europa: I colombiani.

Accolti a braccia aperte dai fratelli nordamericani nei primi anni 80, i colombiani hanno cambiato strada: si rifiutano di portare eroina e cocaina di ottima fattura per riempire il naturale fabbisogno dei giovani under 12, e in cambio pretendono di restare nelle grandi città americane, riuscendo a spiazzare grandi comunità del crimine organizzato, come i russi, i cinesi, i cubani e perfino i portoricani. Con la mafia italiana non hanno avuto niente a che fare perché come tutti noi ben sappiamo la mafia NON esiste. Le maggioranze di abitanti di origine colombiana in quartieri come Queens a New York, hanno fatto di questa città una delle più sicure al mondo, con indici di criminalità appena al di sopra di quelli di città modello, quali Kabul, Islamabad, Caracas, Bagdad ma soprattutto Bogotà.

Dagli anni novanta in poi, diversi episodi di violenza nel paese hanno sconvolto l'opinione pubblica internazionale. Per i media locali, semplici "regolamenti di conti". Questo a testimoniare l'ondata di disinformazione creatasi intorno al paese. E se non siete d'accordo, non rompete i coglioni con domande scomode. Ricordatevi che sono colombiano. E da bravo colombiano, porto sempre con me il machete.

I conflitti interni e la crescente ondata di viulenz' e risentimento che era apparsa dopo l'uccisione di Don Pablo per mano di fuoco amico (infatti è stato freddato dalla Polizia, di cui era il capo spirituale, in ogni ufficio c'era la sua foto tipo santino) vennero totalmente risolti e spazzati via dalla mano (ovviamente la destra) del nuovo messia Dr. Alvaro Uribe, arrivato alla presidenza durante il 2002 e auto-rielettosi nel 2006 per un breve (e ultimo) periodo di governo di 50 anni. La politica estera di Uribe va a scontrarsi fortemente con quella del presidentissimo Chavez del vicino Venezuela. Con un po' di fortuna si scatena una guerra sul confine e si annullano a vicenda queste due popolazioni totalmente inutili. Visto che dei colombiani all'estero tutti si sono rotti i coglioni, e che le varie eroina, marijuana e cocaina possono essere acquistate al Penny Market, a nessuno importerà una sega di quanto possa accadere.

Tutti i colombiani...

  • Tutti i colombiani che trovi all'estero vendono della droga
  • Tutti i colombiani sono degli ubriaconi rissosi
  • Tutti i colombiani dormono con un machete sotto il cuscino
  • Tutte le colombiane sono fighe quanto Shakira
  • Tutti i colombiani credono di parlare il migliore spagnolo al mondo
  • Tutti i colombiani applaudono quando il volo Bogotà - Parigi atterra. E sono sbronzi. E ci provano con la hostess usando il frasario comprato per strada a Bogotà prima di partire
  • Tutti i colombiani comprano stupidi souvenir. E li mettono all'ingresso di casa per far vedere quanto hanno viaggiato. Nove volte su dieci, sono mandati da uno dei parenti residenti all'estero
  • Tutti i colombiani sono poliglotti. Diranno sempre "Io l'inglese non lo parlo, ma lo capisco"