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== Contesto sociale nel quale opera l'associazione ==
== Contesto sociale nel quale opera l'associazione ==
Nel mondo, tre miliardi di bambini soffrono per la fame e la sete, due milioni hanno perso tutto a causa della guerra, oltre un terzo della popolazione è quotidianamente afflitta da problemi derivanti dall'inquinamento e più di settantamila persone riportano ancora le conseguenze di aver sentito per intero un discorso di [[Giulio Tremonti|Tremonti]], ma l'alcolismo, sfruttando l'istabilità dovuta a questi problemi, schiavizza poveri, ricchi, e membri influenti della nostra società.
Nel mondo, tre miliardi di bambini soffrono per la fame e la sete, due milioni hanno perso tutto a causa della guerra, oltre un terzo della popolazione è quotidianamente afflitta da problemi derivanti dall'inquinamento e più di settantamila persone riportano ancora le conseguenze di aver sentito per intero un discorso di [[Giulio Tremonti|Tremonti]], ma l'alcolismo, sfruttando l'istabilità dovuta a questi problemi, schiavizza poveri, ricchi, e membri influenti della nostra società.




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{{Cit2|Tacete, stronzi! Adesso parlo io.|Cicerone su ogni cosa}}
{{Cit2|Questo è tradimento... Io sono il Senato!|Il nostro eroe anticipando [[Star Wars|un celebre film]] al momento della sua condanna all'esilio.}}
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{{Cit2|Ma fare il falegname no?|Studente dei giorni nostri che mostra la sua riconoscenza al grande personaggio}}
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'''Marco Tullio Cicerone''' è stato un oratore, poeta, [[filosofo]] e scrittore della [[Roma]] [[Eufemismo|repubblicana]]. La sua opera ha portato ad esempio la sconfitta di Catilina, lo sviluppo della retorica e uno smisurato, intenso odio dei giovani per il [[latino]].

== La giovinezza ==
Nato da un padre e da una madre nel gennaio del 106 a.C., il nostro beniamino apparteneva alla classe equestre di Arpino, città del sud [[Italia]]<ref>Eh, già. Cicci non era romano.</ref>. Una volta ottenuto il permesso di soggiorno, però, potè entrare a Roma e cominciare gli studi di filosofia, retorica et similia. Sembra che un ministro dell'epoca, tale Humbrum Bossis, non vedesse di buon occhio il fatto che un [[Terrone|tizio nato cento chilometri a sud di Roma]] potesse arrivare e fare come a casa sua, ma il giovane Cicerone era un fanciullo educato e rispettoso, e non si oppose mai al crocifisso nelle aule<ref>Sì, lo so che all'epoca non c'era il cristianesimo, ma un crocifisso arreda!</ref>. Anzi, il pupo era molto intelligente e desideroso di sapere, così fu mandato in [[Grecia]], con la speranza che potesse decidere di non tornare. Il viaggio fu un successo, Cicerone acquisì le basi della [[Rompere i coglioni|sua arte]] e dopo qualche anno tornò alla sua umile dimora romana. La madre ne morì.

== Prime esperienze in campo ==
[[Immagine:Lucio Silla.jpg|250px|left|thumb|No, non è [[Voldemort]]. È Lucio Silla, l'avversario di Cicerone. Fu ridotto così dopo una lite scoppiata in tribunale quando nemmeno Cicerone stesso sapeva più difendersi a parole.]]
A [[Roma]] un giovane che avesse nella capoccia la [[politica]] poteva, sognando in grande, sperare nel ''cursus honorum'', parola bellissima ma dal significato sconosciuto<ref>Ma va', sciocchini! Ci siete cascati! Vuol dire "corso degli onori", ma tanto non vi interessa, vero?</ref>. Siate sicuri che un personaggio [[Ironia|modesto e umile quanto il nostro Cicerone]] puntasse proprio ad ascendere alle vette del potere senatorio, e infatti si mosse proprio in quel senso. Consolidata ormai la sua conoscenza del diritto, cominciò quindi a perfezionare rovescio, servizio, voleé e smash. Pronto per iniziare la sua carriera, affrontò baldanzoso il suo primo processo. <br>
<big><center>'''STICAZZI!'''</center></big> <br>Si trovò a difendere un uomo accusato di aver ucciso il padre, mentre i veri colpevoli erano sostenuti nientepopòdimenoche da Lucio Silla, il politicone dell'epoca. Sarà stata magia? illusionismo? la prestidirigirimirizzazione? Sta di fatto che, forse con l'aiuto della [[Forza]], Cicerone vinse la causa. <br>
Poi, spaventato per la reazione che Silla poteva avere, fuggì in [[Grecia]]. Tornò a Roma solo nel 78 a.C., alla morte di Silla<ref>Audace e temerario il nostro Cicci, vero?</ref>.

===Questura, edilizia e precariato===
Il primo passo avanti fu fatto con la nomina a questore, infatti prima Cicerone camminava solo all'indietro. Gli fu affidata la Sicilia, terra dove scoprì la tomba di [[Archimede]], permettendo così di avere una maggior conoscenza del suo operato; altro fatto di cui gli studenti gli sono [[Sarcasmo|incredibilmente grati]]. <br>
In terra sicula non stette certo con le mani in mano, anzi, sapeva molto bene [[masturbazione|dove metterle]]... Gli venne affidato il processo contro Caio Verre, accusato di aver reso la [[Sicilia]] povera e triste. Cicerone vinse la causa, sconfiggendo l'oratore più importante dell'epoca, che si chiamava... beh, vi ho già detto che era l'oratore più importante dell'epoca? Il giorno dopo la vittoria lo si vide distribuire caramelle e psicofarmaci per risolvere il problema. <br>
Caspita! Che ganzo il nostro Cicerone! Ormai sulla cresta dell'onda nella scena politica fu eletto ''edile curule<ref>Non mi chiedete cosa vuol dire...</ref>'' e in seguito pretore. Chi mai poteva fermarlo senza poi beccarsi un'arringa?

== Il Consolato ==
Quel figo d'un Marco Tullio ormai puntava dritto al consolato. Proposta la sua candidatura, non rimaneva quindi che da aspettare il risultato. Forte del sostegno del pubblico da casa che gli garantiva il televoto, Cicerone fu eletto console insieme ad un altro, tale Ibrida<ref>Non è il nome della nuova Fiat, è una persona.</ref>, nella cui campagna elettorale figuravano, tra gli altri, i nomi di Catilina e di [[Andreotti]]. Traggggedia! Catilina ordiva segretamente contro lo Stato! Non l'avesse mai fatto! E via Cicerone come una furia ad arringare questo povero disgraziato e a ridurlo all'esilio, i compagni condannati a morte e le speranze distrutte. Analizziamo meglio.
[[Immagine:Uomo depresso.jpg|150px|right|thumb|Catilina. Guardatelo... non vi fa tenerezza? In fondo, stava solo scherzando!]]
===La congiura di Catilina===
{{quote|Quousque tandem abutere, Catilina, matre nostra?|Cicerone spiega le vere motivazioni del suo disprezzo per Catilina}}
Cicerone attaccò Catilina duramente. Accusandolo di aver predisposto l'incendio doloso di Roma<ref>Idea che più tardi gli fu rubata da un certo Nerone...</ref> e l'uccisione di membri influenti della [[politica]], primo fra tutti il Grande Cicerone stesso, Catilina & company<ref>s.r.l</ref> furono sconfitti. Ma... COLPO DI SCENA!<br>
Cicerone fece in modo che essi non potessero affidarsi al popolo come stabilito dalla legge né decidere di commutare la pena di [[morte]] in esilio verso lidi lontani. Eccolo qui il nostro Legiferaio Pazzo! I seguaci di Catilina furono uccisi. Cicerone aveva vinto ancora una volta!<ref>Evvai!</ref>

== Cicci durante il primo Triumvirato ==
Cicero, onis non fu certo un grande sostenitore di [[Cesare]], anzi! Caesar, aris sapeva bene che per arrivare alla lussuriosa scalata del potere aveva bisogno di eliminare Cicerone dalla scena politica. Provò con Omino bianco 100+ e con nuovo Aiax, ma senza successo. Si risolse quindi di esiliarlo, facendo passare una legge che condannava coloro che avevano fatto uccidere dei [[Roma|Romani]] senza conceder loro l'appello al popolo: proprio, cioè, come aveva fatto Cicerone con Catilina. Oibò! Cicci esiliato? Ebbene sì. Partì verso lande desolate e straniere triste e solo, si unì ai [[testimoni di Geova]] e cominciò a vendere enciclopedie, fino a quando, un giorno, fu richiamato in patria. Dicono che la notte del suo richiamo si ubriacò come non mai.<br><br>
Poi, quando ormai i rapporti fra [[Cesare]] e Pompeo si inasprivano, probabilmente per ragioni riguardanti il nome del secondo, Cicerone subì una sconfitta<ref>Tranquilli, scherzavo.</ref><ref>E invece no, purtroppo.</ref>. Nel difendere ''Milone'', in un processo per omicidio, fece un fiasco colossale, dovuto com'è noto alla [[Droga|carica in più che Cicerone si dava la mattina, e che non sono i biscotti della Mulino bianco]]. Più in là per salvarsi il culo pubblicò una difesa strenua ed efficace, ma ormai a chi sarebbe servita? Le cose non andavano propriamente bene, e Cicerone si schierò dalla parte di Pompeo contro [[Cesare]].

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Il titolo di questa pagina non è il titolo di questa pagina perché così ci tirava il culo. Il titolo corretto è Alcolisti anonimi.
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Contesto sociale nel quale opera l'associazione

Nel mondo, tre miliardi di bambini soffrono per la fame e la sete, due milioni hanno perso tutto a causa della guerra, oltre un terzo della popolazione è quotidianamente afflitta da problemi derivanti dall'inquinamento e più di settantamila persone riportano ancora le conseguenze di aver sentito per intero un discorso di Tremonti, ma l'alcolismo, sfruttando l'istabilità dovuta a questi problemi, schiavizza poveri, ricchi, e membri influenti della nostra società.




« Tacete, stronzi! Adesso parlo io. »
(Cicerone su ogni cosa)
« Questo è tradimento... Io sono il Senato! »
(Il nostro eroe anticipando un celebre film al momento della sua condanna all'esilio.)
« Bugiardi! Pezzenti! Io sono fedele a mia moglie! »
(Cicerone fraintendendo il significato di "Padre della patria")
« Ma fare il falegname no? »
(Studente dei giorni nostri che mostra la sua riconoscenza al grande personaggio)


Marco Tullio Cicerone è stato un oratore, poeta, filosofo e scrittore della Roma repubblicana. La sua opera ha portato ad esempio la sconfitta di Catilina, lo sviluppo della retorica e uno smisurato, intenso odio dei giovani per il latino.

La giovinezza

Nato da un padre e da una madre nel gennaio del 106 a.C., il nostro beniamino apparteneva alla classe equestre di Arpino, città del sud Italia[1]. Una volta ottenuto il permesso di soggiorno, però, potè entrare a Roma e cominciare gli studi di filosofia, retorica et similia. Sembra che un ministro dell'epoca, tale Humbrum Bossis, non vedesse di buon occhio il fatto che un tizio nato cento chilometri a sud di Roma potesse arrivare e fare come a casa sua, ma il giovane Cicerone era un fanciullo educato e rispettoso, e non si oppose mai al crocifisso nelle aule[2]. Anzi, il pupo era molto intelligente e desideroso di sapere, così fu mandato in Grecia, con la speranza che potesse decidere di non tornare. Il viaggio fu un successo, Cicerone acquisì le basi della sua arte e dopo qualche anno tornò alla sua umile dimora romana. La madre ne morì.

Prime esperienze in campo

No, non è Voldemort. È Lucio Silla, l'avversario di Cicerone. Fu ridotto così dopo una lite scoppiata in tribunale quando nemmeno Cicerone stesso sapeva più difendersi a parole.

A Roma un giovane che avesse nella capoccia la politica poteva, sognando in grande, sperare nel cursus honorum, parola bellissima ma dal significato sconosciuto[3]. Siate sicuri che un personaggio modesto e umile quanto il nostro Cicerone puntasse proprio ad ascendere alle vette del potere senatorio, e infatti si mosse proprio in quel senso. Consolidata ormai la sua conoscenza del diritto, cominciò quindi a perfezionare rovescio, servizio, voleé e smash. Pronto per iniziare la sua carriera, affrontò baldanzoso il suo primo processo.

STICAZZI!


Si trovò a difendere un uomo accusato di aver ucciso il padre, mentre i veri colpevoli erano sostenuti nientepopòdimenoche da Lucio Silla, il politicone dell'epoca. Sarà stata magia? illusionismo? la prestidirigirimirizzazione? Sta di fatto che, forse con l'aiuto della Forza, Cicerone vinse la causa.

Poi, spaventato per la reazione che Silla poteva avere, fuggì in Grecia. Tornò a Roma solo nel 78 a.C., alla morte di Silla[4].

Questura, edilizia e precariato

Il primo passo avanti fu fatto con la nomina a questore, infatti prima Cicerone camminava solo all'indietro. Gli fu affidata la Sicilia, terra dove scoprì la tomba di Archimede, permettendo così di avere una maggior conoscenza del suo operato; altro fatto di cui gli studenti gli sono incredibilmente grati.
In terra sicula non stette certo con le mani in mano, anzi, sapeva molto bene dove metterle... Gli venne affidato il processo contro Caio Verre, accusato di aver reso la Sicilia povera e triste. Cicerone vinse la causa, sconfiggendo l'oratore più importante dell'epoca, che si chiamava... beh, vi ho già detto che era l'oratore più importante dell'epoca? Il giorno dopo la vittoria lo si vide distribuire caramelle e psicofarmaci per risolvere il problema.
Caspita! Che ganzo il nostro Cicerone! Ormai sulla cresta dell'onda nella scena politica fu eletto edile curule[5] e in seguito pretore. Chi mai poteva fermarlo senza poi beccarsi un'arringa?

Il Consolato

Quel figo d'un Marco Tullio ormai puntava dritto al consolato. Proposta la sua candidatura, non rimaneva quindi che da aspettare il risultato. Forte del sostegno del pubblico da casa che gli garantiva il televoto, Cicerone fu eletto console insieme ad un altro, tale Ibrida[6], nella cui campagna elettorale figuravano, tra gli altri, i nomi di Catilina e di Andreotti. Traggggedia! Catilina ordiva segretamente contro lo Stato! Non l'avesse mai fatto! E via Cicerone come una furia ad arringare questo povero disgraziato e a ridurlo all'esilio, i compagni condannati a morte e le speranze distrutte. Analizziamo meglio.

Catilina. Guardatelo... non vi fa tenerezza? In fondo, stava solo scherzando!

La congiura di Catilina

« Quousque tandem abutere, Catilina, matre nostra? »
(Cicerone spiega le vere motivazioni del suo disprezzo per Catilina)

Cicerone attaccò Catilina duramente. Accusandolo di aver predisposto l'incendio doloso di Roma[7] e l'uccisione di membri influenti della politica, primo fra tutti il Grande Cicerone stesso, Catilina & company[8] furono sconfitti. Ma... COLPO DI SCENA!
Cicerone fece in modo che essi non potessero affidarsi al popolo come stabilito dalla legge né decidere di commutare la pena di morte in esilio verso lidi lontani. Eccolo qui il nostro Legiferaio Pazzo! I seguaci di Catilina furono uccisi. Cicerone aveva vinto ancora una volta![9]

Cicci durante il primo Triumvirato

Cicero, onis non fu certo un grande sostenitore di Cesare, anzi! Caesar, aris sapeva bene che per arrivare alla lussuriosa scalata del potere aveva bisogno di eliminare Cicerone dalla scena politica. Provò con Omino bianco 100+ e con nuovo Aiax, ma senza successo. Si risolse quindi di esiliarlo, facendo passare una legge che condannava coloro che avevano fatto uccidere dei Romani senza conceder loro l'appello al popolo: proprio, cioè, come aveva fatto Cicerone con Catilina. Oibò! Cicci esiliato? Ebbene sì. Partì verso lande desolate e straniere triste e solo, si unì ai testimoni di Geova e cominciò a vendere enciclopedie, fino a quando, un giorno, fu richiamato in patria. Dicono che la notte del suo richiamo si ubriacò come non mai.

Poi, quando ormai i rapporti fra Cesare e Pompeo si inasprivano, probabilmente per ragioni riguardanti il nome del secondo, Cicerone subì una sconfitta[10][11]. Nel difendere Milone, in un processo per omicidio, fece un fiasco colossale, dovuto com'è noto alla carica in più che Cicerone si dava la mattina, e che non sono i biscotti della Mulino bianco. Più in là per salvarsi il culo pubblicò una difesa strenua ed efficace, ma ormai a chi sarebbe servita? Le cose non andavano propriamente bene, e Cicerone si schierò dalla parte di Pompeo contro Cesare.

  1. ^ Eh, già. Cicci non era romano.
  2. ^ Sì, lo so che all'epoca non c'era il cristianesimo, ma un crocifisso arreda!
  3. ^ Ma va', sciocchini! Ci siete cascati! Vuol dire "corso degli onori", ma tanto non vi interessa, vero?
  4. ^ Audace e temerario il nostro Cicci, vero?
  5. ^ Non mi chiedete cosa vuol dire...
  6. ^ Non è il nome della nuova Fiat, è una persona.
  7. ^ Idea che più tardi gli fu rubata da un certo Nerone...
  8. ^ s.r.l
  9. ^ Evvai!
  10. ^ Tranquilli, scherzavo.
  11. ^ E invece no, purtroppo.