Christian De Sica: differenze tra le versioni

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== La coppia ==
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Con Massimo Boldi forma una coppia duratura e vincente: più popolare di [[Gianni e Pinotto]], più atletica di [[Bud Spencer]] e [[Terence Hill]], più spassosa di [[Berlusconi]] e [[Mariano Apicella]] in concerto.
Per [[quintordici]] anni forma con Boldi una coppia duratura e vincente: più popolare di [[Gianni e Pinotto]], più atletica di [[Bud Spencer]] e [[Terence Hill]], più spassosa di [[Berlusconi]] e [[Mariano Apicella]] in concerto.<br />Poi qualcosa si rompe: Boldi si stanca di passare per il bello senza cervello della coppia e decide di intraprendere la carriera solista.<br />Sembra la fine professionale per De Sica, ma il nostro ha un'idea da vero istrione e rimpiazza il collega traditore con un manichino dei [[grandi magazzini]]: nessuno si accorge della differenza. De Sica può così continuare a vomitare la sua demenza in [[Natale al cesso|pellicole sempre innovative e frizzanti]], per la gioia di grandi e piccini.


== Vita privata ==
== Vita privata ==

Versione delle 19:35, 12 set 2009

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« Ringraziando Dio, io non ho nessun Christian Pasolini che va a smerdare quanto di buono ho fatto in vita. »
(Pier Paolo Pasolini su Christian De Sica)
« Non è per cattiveria, ma è per l'immagine. »
(Vittorio De Sica sul non riconoscimento del figlio)
De Sica mima una gara di rally.
Ammazza che risate!

Christian De Sica (Roma, 5 gennaio 1951 – in tutti i cinema, il prossimo Natale) è un fine intellettuale e un cultore del cinema d’essai.
Figura preminente dell’industria cinepanettifera italiana, è riuscito a ridare lustro al buon nome della famiglia, ignobilmente infangato dall’attività del padre Vittorio, regista e attorucolo di B-movie.
Ha diretto e interpretato numerosi film di nicchia appartenenti al filone neorealistico, e le sue performances drammatiche hanno ottenuto ampi consensi tra intellettualoidi frustrati del calibro di Enrico Ghezzi. Tra i suoi capolavori immortali vanno senz’altro ricordati: Ricky e Barabba, Lo zio d’America e la celeberrima serie di film-inchiesta Vacanze di Natale, iniziata nel 1954 e ben lontana dal concludersi.
Inventore della strepitosa commedia all'italiana che affonda le sue radici direttamente nella tragedia greca e nei classici del maestro Alvaro Vitali, De Sica è considerato un genio della guittata e dell'avanspettacolo più sordido. Negli anni ha formato un sodalizio artistico e sentimentale con un altro grande interprete, Massimo Boldi, come lui attore di formazione teatrale specializzato nel repertorio classico: scorreggie, sodomia accidentale e tradimenti coniugali con puttanoni.

La coppia

Per quintordici anni forma con Boldi una coppia duratura e vincente: più popolare di Gianni e Pinotto, più atletica di Bud Spencer e Terence Hill, più spassosa di Berlusconi e Mariano Apicella in concerto.
Poi qualcosa si rompe: Boldi si stanca di passare per il bello senza cervello della coppia e decide di intraprendere la carriera solista.
Sembra la fine professionale per De Sica, ma il nostro ha un'idea da vero istrione e rimpiazza il collega traditore con un manichino dei grandi magazzini: nessuno si accorge della differenza. De Sica può così continuare a vomitare la sua demenza in pellicole sempre innovative e frizzanti, per la gioia di grandi e piccini.

Vita privata

Christian è figlio di Vittorio De Sica e cognato di Carlo Verdone: ecco spiegato il motivo per cui continua a sfornare film nonostante l’unico essere che li abbia mai guardati sia il suo cane e solo dietro previa minaccia di castrazione.
Christian ha un figlio, Brando, che ha già intrapreso la carriera di attore. Le premesse per diventare il peggior attore della storia ci sono tutte, dato che secondo il Teorema di De Sica (o di Dj Francesco secondo altre correnti di pensiero) ogni membro della famiglia si rivela un artista diecimila volte peggiore del padre. Il Teorema di De Sica si calcola nel seguente modo:


dove sono gli spettatori che escono soddisfatti dal cinema, è il tasso di volgarità nei film del figlio e sono i rigiramenti compiuti dal padre nella tomba.

Chissà dunque cosa ci aspetta con Brando! Un recente studio condotto dai ricercatori dell’Università del Paesino di Don Matteo ha ipotizzato una distopia in cui i film di Brando saranno usati dai regimi militari per provocare stragi e attentati.