Cazzo

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Cazzo càzzo sm (plur.cazzi)

Etimologia del termine

Il termine cazzo deriva dal sanscrito, quindi dalla popolazione

File:Cazzuola1.jpg
un antichissimo cazzo

sanscrita (la prima a costruire edifici in muratura) per indicare l'utensile da lavoro che gli permetteva di spalmare la malta.

Evoluzione del significato

Nella società sanscrita possedere uno di questi oggetti, appunto, era considerato simbolo di potere e influenza. Era uso dei più noti costruttori appendere il proprio cazzo, o almeno una miniatura del suddetto, al collo, allo scopo di dimostrare la propria categoria sociale. L'impero Sanscrito entrò poi in un periodo di decadenza sociale, con l'avvento al potere dell'imperatore

un cazzo d'oro, la casta principale della società sanscrita. (Cagliari museo d'arte sanscrita)

anubi. Egli promulgò un'Editto che imponeva a qualsiasi abitante Maschio (in quanto capofamiglia) di portare sempre il proprio cazzo in bella mostra, per essere facilmente catalogabile dalle guardie. In seguito alla caduta dell'imperatore Anubi, e alla salita al potere di Babbo natale, la legge fu abolita, ma gli abitanti della sanscretudine, ormai abituati a portarlo con sè in bella mostra, continuarono con i loro costumi.

Nelle società occidentali

Con l'avvento della Globalizzazione, nell'occidente del pianeta, si ricevevano spesso notizie della società sanscrita, ma i pochi sociologi occidentali validi, quali Pasolini e Umberto Eco, ritenevano la società sanscrita un conglomerato Sessocentrico e come tale lo studiarono. Fu allora ritenuto, in base al fatto che il cazzo fosse un'oggetto di cui ogni uomo deve andare fiero e se non cel'ha diventa una persona inutile, in base al fatto che esistono uomini migliori e uomini peggiori e ciò sia riscontrabile unicamente tramite il cazzo, e che chi più ne fa uso più viene rispettato, Insomma, fu dedotto che il cazzo fosse quell'affare per cui è diventato famoso Rocco Siffredi. Nonostante poi la smentita di un sanscrito DOC quale Luca Giurato, Il termine passò poi, per elezione goliardica popolare ad indicare il migliore amico dell'uomo, il cane, appunto, l'affare per cui è diventato famoso rocco siffredi.

Riutilizzo nell'ambito dello spettacolo

File:Mastella.jpg
una moderna testa di cazzo sogna di essere in sanscrito

Nonostante fosse passato di moda, il cazzo è poi tornato in auge per andare a descrivere quelle persone che fanno della propria testa un elemento di riconoscimento sociale, proprio come fecero a loro tempo i sanscriti. Appunto, come descrive argutamente Umberto Eco : ...Che di testa fecer cazzo...

Ultimamente, grazie al mecenatismo del conduttore televisivo Maria de Filippi, è diventato processo comune e oltremodo gettonato in televisione apparire, per tutte le teste di cazzo del pianeta.